5 Capitolo

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Mi svegliai con un forte mal di testa e mi ritrovai sul divano,i ricordi della serata precedente ritornarono facendomi dispiacere molto,non vidi Ian quindi pensai fosse tornato a casa,dovevo parlare con Paul ma prima volevo dire grazie a Ian.
Mi alzai lentamente e andai di sopra,mi affacciai per vedere la sua finestra,la luce era accesa quindi era in casa,andai a farmi una doccia e mi vestì,attraversai la strada e bussai alla sua porta,sentì delle voci da ragazza e poi dei passi pesanti ,mi aprì Ian in mutande,in viso non sembrava affatto sorpreso di vedermi ne dispiaciuto o imbarazzato,senza farmi vedere lo guardai velocemente dalla testa ai piedi,mi mancava il respiro,vidi una ragazza mezza nuda nel corridoio che urlava il suo nome,rimasi pietrificata . <<Che ce? vuoi unirti alla festa?>> Disse lui sorridendo,ero disgustata dal suo comportamento,non so cosa mi aspettavo da uno come lui ma non di certo questo dopo la sera precedente.
<<Sono venuta per dirti grazie per ieri sera.>> Dissi velocemente mentre sentivo i battiti del mio cuore accelerare notevolmente <<Ma vedo che hai compagnia>> dissi facendo cenno verso la biondina che rientrò in camera,lui si girò e mi sorrise <<Mi sto solo divertendo un pò con la mia amica>> alzai le sopracciglia,ero scioccata <<Bene allora,io vado dal mio di amico a divertirmi un po'>> stavo per andarmene mi mi tirò per il braccio riportandomi faccia a faccia con lui <<Se provi ad andartene te lo spezzo,è chiaro? Non vai da nessuna parte>> disse a pochi centimetri dal mio viso <<Lasciami>> dissi scandendo bene ogni lettera,mi sbattè al muro e provó a baciarmi,io mi spostai e gli diedi uno schiaffo,vidi la ragazza che se ne andava salutando Ian,provai nuovamente ad andarmene ma mi prese e mi caricò sulle spalle <<Ho detto che non vai da nessuna parte>> disse entrando in casa,io mi dimenai in tutti i modi,mi portò nella sua camera e mi buttò sul letto e prima che potessi alzarmi chiuse a chiave la porta <<Adesso ci divertiamo un pò>> disse biasciando,capì solo dopo che era ubriaco,continuava ad avvicinarsi sempre di più,gli diedi un calcio e provai a scappare dalla finestra,ma mi raggiunse e la chiuse <<No no no,da qui non si fugge>> disse,mi buttò nuovamente sul letto e provai a liberarmi <<Ian non farlo>> dissi urlando mentre si metteva sopra di me e provava a togliermi la maglietta,non poteva farmi questo,non lui,qualcuno suonò alla porta e ne fui immensamente grata <<Tempismo perfetto>> disse alzandosi,mi alzai velocemente anche io e corsi verso la porta ma lui l'apri velocemente per uscire e la chiuse a chiave prima che riuscissi ad uscire <<Non provarci>> disse da dietro la porta,sentì i suoi passi allontanarsi,vagai in giro per la stanza in cerca di una via d'uscita ,la finestra era sigillata,andai in bagno ma c'era solo una finestra ed era molto in alto e troppo stretta,mi misi le mani tra i capelli,sentì i suoi passi stava tornando,cosi mi misi dietro la porta,quando l'aprì mi cercò,gli sbattei la porta contro e si fece male alla testa e mentre si piegava per il dolore uscì e chiusi a chiave lui dentro. <<Katherine apri subito>> urlò sbattendo i pugni contro la porta <<Adesso sono io che voglio divertirmi>> dissi ridendo,corsi verso la porta e uscì finalmente,andai a casa mia ed entrai buttando un sospira di sollievo,ne avevo davvero abbastanza. Mi buttai sul divano esausta,presi il telefono e vidi due chiamate perse da Paul,dovevo parlargli,ne avevo bisogno,presi tutto il coraggio che avevo e richiamai.
<<Katherine >> disse esitante,si percepiva già da come disse il mio nome che era enormemente dispiaciuto,un'altra delle cose che amavo di lui era che non perdeva mai il controllo,vederlo ubriaco fradicio la sera precedente era stato traumatico <<Paul>> dissi sospirando,lo sentì respirare profondamente <<Giuro che mi dispiace tantissimo per ciò che è successo ieri,io ero frustrato ,siamo stati tutto il giorno insieme a ricordare i vecchi tempi,poi ho provato a baciarti e...mi dispiace anche per quello>>lo bloccai subito <<Paul,tranquillo ti perdono,ti conosco bene e so che non l'avresti mai fatto se fossi stato in te,tu non sei così>> lui sospirò sembrava sollevato <<Scusa ancora>> sorrisi mordendomi il labbro inferiore <<Ti va se domani andiamo a mangiare una pizza? Ho una sorpresa per te>> chiese,andai in cucina a prendere l'agenda per vedere se dovevo lavorare <<Okay,sono libera>>dissi sorridendo <<Perfetto,allora a domani?>> Disse dolcemente <<A domani>> chiusi la chiamata e sorrisi come un ebete,andai di sopra e mi buttai sul letto ma ripensai a Ian,perché ogni volta la mia mente tornava sempre da lui? Mi chiesi,non trovai una risposta valida e mi arresi,andai a mettere la musica e mi ritrovai a ballare per tutta casa,andai in salone e continuai a ballare anche lì,salì sul tavolino basso in legno che c'era al centro della stanza ,buttai a terra i libri che avevo posato e ballai,provai il mio balletto che avrei fatto una volta andata a lavoro tra qualche giorno,infine mi buttai sul divano,chiusi gli occhi e dei ricordi pervasero la mia mente.
Flash back
<<Balla con me>> dissi ridendo,lo presi per il braccio e lo portai al centro della pista per ballare,la palestra della scuola era tutta per noi,lui odiava ballare al contrario di me,ma era un abile ballerino,ballammo sulle note di "shall we dance" era la nostra canzone preferita.
<<Katherine>>disse iniziando a parlare <<tempo fa ti dissi  che ero tornato in questa città per iniziare una vita con te e che non potevamo scordarci di viverla,per quanto tu ti ostenta ad ammetterlo,so che non lo stai facendo,non stai vivendo come vorresti>> io ovviamente provai a controbattere ma mi fermò <<Lasciami finire>>disse accarezzandomi il viso.
<<Non sarei dovuto tornare a casa. Conoscevo il rischio. Ma non avevo scelta. Dovevo conoscerti.Ho rinunciato a tutto qui per assicurarmi che tu fossi al sicuro,ma ho capito che è per colpa mia se non lo sei mai stata.Ti devo tutto. Perchè attraverso tutto questo, tu sei l'unica cosa che mi ha trattenuto dal lasciarmi andare, dallo spegnere tutte le emozioni.Ma il saperti al sicuro e sapere che vivi una vita normale è per me molto più importante di quello che provo io, nel lasciarti andare adesso>> le lacrime si formarono velocemente e non le trattenni, le lasciai scendere,rigavano la mia pelle come quello che Paul stava dicendo rigava il mio cuore che stava per separarsi in mille pezzettini <<addio Katherine>> disse baciandomi la fronte
Fine flashback

Mi svegliai di scatto,mi ero addormentata,sentì delle lacrime bagnarmi il viso e le asciugai velocemente,mi alzai mettendomi le mani sul viso,perché questo ricordo? Perché dopo tutto questo tempo? Qualcuno suonò alla porta.Erano le due di notte,chi poteva essere?andai in cucina per prendere un coltello e andai ad aprire.

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