8 Capitolo

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Mi alzai dal letto,misi le pantofole e mi legai i capelli,aprì le tende e mi affacciai alla finestra come ogni mattina,il mio occhio cadde sulla finestra di fronte ,vidi Ian a petto nudo che camminava per la stanza,sorrisi e continuai a guardarlo,lui mi notó così provai a nascondermi.
<<Andiamo Katherine,se vuoi vedermi nudo basta chiedere>> disse affacciandosi alla finestra,io Risi e chiusi le tende,scossi la testa sorridendo e andai a svegliare le mie amiche,aprì la porta e mi buttai sul letto accanto a Bon <<forza Bonnie sveglia>> dissi,nessuno sembrava volersi svegliare,aprì le tende e feci entrare la luce,tolsi le coperte in modo che rimanessero al freddo così si svegliarono <<se ci svegli ogni giorno così vado ad affittarmi una casa>> disse Candice alzandosi <~oh ma sta zitta!>> dissi ridacchiando,scesi al piano di sotto e preparai il caffè,qualcuno bussò alla porta,mi sistemai e andai ad aprire,ovviamente era Ian...<<cosa vuoi?>> lui sorrise maliziosamente <<semplicemente so che sei ossessionata da me e voglio solo renderti le cose semplici>> disse col suo sorriso beffardo e arrogante stampato in viso <<Ian..>> Dissi con tono di rimprovero <<okay,devo parlarti,puoi venire un attimo a casa mia?>>... <<no,l'ultima volta mi hai chiuso in camera tua>>lui roteó gli occhi sbuffando <<andiamo Katherine,ero ubriaco>> sospirai <<d'accordo,fammi vestire>> lui alzò le mani come segno di vittoria e si allontanò ,chiusi la porta e andai a vestirmi <<Uh! il capo sexy chiama>>disse Candice facendomi l'occhiolino,la ignorai e andai a vestirmi,misi i jeans stretti e una maglietta blu,presi le scarpe,le infilai,sciolsi i capelli e uscì,bussai alla porta di Ian e dopo pochi secondi mi aprì <<Forza cosa devi dirmi>> dissi impaziente <<Da quanto conosci Paul?>> chiese,era molto serio,mentre io cercavo di comprendere il perché di quella domanda <<Andavamo al liceo insieme,perché?>> Chiesi ero abbastanza confusa <<Ascolta,non ti devi fidare di lui,mai>> scossi la testa non fidarmi di Paul? L'unico di cui non avrei dovuto fidarmi era lui <<okay,ma perché?>> Lui sospirò e posizionò le sue mani sulle mie spalle avvicinandomi a se <<Te lo spiegherò un'altra volta sexy vicina,ti verrò a prendere io stasera per andare a lavoro>> corrugai le sopracciglia <<cosa? No!>> Dissi allontanandomi <<Katherine se mai dovesse succederti qualcosa io...perderei la testa>> rimasi stordita da quella frase,perché teneva così tanto a me? perché aveva così tanta paura di perdermi ? <<d'accordo>> dissi uscendo da casa sua <<ciao Ian>> dissi guardandolo,lui abbassò e alzò velocemente il capo in segno di saluto mentre i suoi occhi erano ancora sgranati per quello che aveva detto,non ci credeva neanche lui,andai via ed entrai in casa mia...
Cercai le mie amiche invano ma trovai un post-it che diceva che erano in giro per la città,colsi l'occasione per andare a prepararmi,mi pettinai i capelli e mi feci una doccia,uscì e andai a truccarmi,feci uno Smokey eyes in modo da mettere in risalto i miei occhi marroni,presi la mia gonna nera aderente e il top bianco in pizzo,misi i tacchi e uscì di casa,aspettai Ian mentre messaggiavo con Bon...Lo sentì uscire di casa dopo qualche minuto e alzai lo sguardo verso di lui,lo vidi in tutta la sua bellezza,aveva dei jeans stretti una maglietta a maniche corte bianca e un giubbotto nero in pelle,camminó verso di me con il suo solito sorrisetto irritante <<Prego signorina Pierce>> disse aprendomi lo sportello dell'auto <<Grazie>> dissi ridendo,entrai in auto <<volevo farti una semplice domanda>> roteai gli occhi e sospirai <<come hai fatto a fidanzarti con Paul? insomma siamo troppo diversi,e so che ti piacciono di più i ragazzi come me..>>Rimasi a bocca aperta come poteva essere così arrogante? <<Lui non è come te.Neanche lontanamente>> lui fece una smorfia e iniziò a parlare col suo acuto irritante <<Beh,lui non vuole essere come me,ma non significa che non lo sia>> incrociai le braccia e sbuffai <<E poi io non voglio i ragazzi come te...>> Feci una pausa pensandoci su <<io non so cosa voglio...A dire il vero>> ci avevo pensato tanto,pensavo di avere la risposta ma continuavo a cambiare idea,i miei sentimenti erano troppo contrastanti.
<<Non è vero..tutti sanno cosa vogliono,vuoi quello che vogliono tutti>> sorrisi <<E sentiamo cosa voglio?>> fece un mezzo sorriso e disse: <<Vuoi passione,avventura,pericolo,un amore che ti consumi,è per questo che sei venuta qui,per trovare tutto questo>> seppur la mia testa diceva che non era così il mio cuore non poteva mentire,aveva azzeccato,era tutto quello che desideravo da sempre.
Quando arrivammo al locale scesi immediatamente dall'auto e andai nello spogliatoio,sistemai i cappelli e presi un gran respiro,la tensione in auto si stava facendo intollerabile e non potevo sopportarla,quando si fece l'ora di entrare in scena uscì e salì sul palco,ballai sulle note di "we radiate" finito il mio balletto sotto gli occhi di Ian presi i soldi e andai in camerino,misi i soldi in borsa e uscì,prima di essere bloccata da Lui <<sei pronta?>> annuì <<Bene andiamo allora>> disse,ma rimase sulla soglia della porta,così passai di fronte a lui mente i nostri corpi si sfiorarono per la seconda volta,lo fece ovviamente di proposito,ma ci passai sopra <<Perché mi hai accompagnata?>> Chiesi guardando i suoi meravigliosi occhi azzurri,mi toglievano il fiato ogni volta che lui incrociavo <<Non sei uno schifo di compagnia Katherine,dovresti avere più autostima>>feci una smorfia <<il vero motivo?>> Lui fece quella cosa con gli occhi e sorrise <<non lo so eri lì,sulla strada in perfetto stile damigella in difficoltà.E non sei uno schifo di compagnia Katherine>> lo guardai fisso aspettando una vera risposta <<Te l'ho già detto uscirei fuori di testa se ti succedesse qualcosa Katherine,sono...molto protettivo nei tuoi confronti e non so spiegarmi il maledetto motivo di tutto ciò>> mi girai verso il finestrino e sorrisi senza farmi vedere,ecco la risposta che attendevo quella che avrebbe messo tutto al proprio posto.
<<Ciao bellissima damigella in difficoltà ci vediamo domani>> disse facendomi l'occhiolino mentre rientravo in casa <<Ciao...Ian>> dissi guardandolo per la prima volta con uno sguardo diverso.

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