19 Capitolo

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Arrivammo dopo qualche minuto nel bar che mi aveva indicato mio padre,l'insegna era molto vecchia come il bar d'altronde e sembrava chiuso,scesi dalla macchina seguita da Elena,guardammo l'interno del bar dalla vetrina ma non vedemmo nessuno...
<<Okay,bisogna fare alla vecchia maniera allora>> Elena si legò la sua sciarpa alla mano sinistra e diede un pugno alla porta in vetro così L'aprí ed entrò <<Andiamo Pierce,hai intenzione di rimanere fuori tutta la notte?>> chiusi la bocca rimasta aperta per lo shock ed entrai,il bar era distrutto,vetri rotti,divanetti rovinati,tavoli a terra,nessuno usava quel posto da tempo ormai... <<Non c'è niente Katherine...>> disse Elena arrabbiata,io vidi una tenda dietro il bancone e mi avvicinai ad essa,l'aprì e vidi una scala che portava ad una porta,salì e provai ad aprire la porta ma era chiusa a chiave così gli diedi un calcio ed entrai,trovai la stanza dove alloggiava Richard,era tutto in disordine,letto disfatto,avanzi di pizza e robe varie per terra,ma poi trovai un vecchio telefono sul letto,lo presi e l'aprì,controllai le ultime telefonate ed I messaggi,vidi che aveva telefonato ad un certo "Willy" lo chiamai per vedere cosa avrebbe detto vedendo il numero di Richard <<Pronto,Richy Hai dimenticato l'appuntamento? Stai arrivando? Forza ti sto aspettando davanti il Black Bar >> chiusi subito la chiamata e ruppi il telefono,scesi di sotto e cercai Elena.. <<Elena,so dov'è>> urlai,lei venne verso di me e mi guardò scioccata <<allora che aspetti,dimmelo>> disse impaziente <<È a Backery Bridge!>>
***
<<Katherine,sei sicura che fosse quello il posto? Insomma cosa ci dovrebbe fare a Backery Bridge...>> chiese Paul <<quello che facciamo tutti...nasconderci!>>
Arrivammo in città e indicai la strada del bar,arrivammo lì di fronte e scendemmo tutti insieme,conoscevo bene quel bar ci andavo spesso...entrammo e le luci rosse ad intermittenza mi offuscavano la visuale,cercai attentamente Richard,non lo conoscevo ma era mio zio,doveva pur avere qualcosa in comune con mio padre! Notai un uomo sulla quarantina che parlava con un altro uomo sulla cinquantina,mi avvicinai a loro discretamente insieme ad Elena,ci girammo di spalle per non farci vedere e ascoltammo la conversazione... <<Richard,sei sicuro di volerlo fare? Potrebbe ucciderti!>> disse l'uomo sulla quarantina <<Willy,scappo da vent'anni,devo trovarla,lei deve sapere cosa è successo veramente>> disse Richard,guardai Elena che tratteneva a stento le lacrime,vidi che stava per uscire dal bar e feci segno ad Ian e Paul di bloccarlo così lo spinsero a muro,uscimmo dal bar e ci avvicinammo a lui...
<<Ciao Zio,felice di vedermi?>> disse Elena con tono tagliente <<Dovrei chiederti due o tre cose...in privato>> Ian e Paul lo colpirono alla testa ed Elena fece segno ai ragazzi di portarli in auto,salimmo e ci recammo a casa di Ian,lo legarono ad una sedia e Elena si mise di fronte a lui <<Dunque,vado dritta al punto,cosa hai fatto a mia madre?>> disse alzando il tono di voce <<Dio mio,hai i suoi occhi...>> disse guardandola come se fosse una visione<<Così vuoti e spenti...senza ombra di amore e dolcezza>> disse guardandola attentamente dopo passò subito a me <<Katherine,come sei cresciuta...sei identica a tua madre>> disse sorridendomi <<Si beh,lo è anche a me,adesso che abbiamo fatto le presentazioni,dimmi di mia madre!>> disse furiosa <<Elena,tua madre era una persona malata...non stava bene,tutto ciò che voleva era una vita agiata ed essere amata,le interessava solo di se stessa e nessun altro,non ti avrebbe mai amata>> disse guardandola dritto negli occhi,lei cominciò ad avere un respiro affannato,prese un coltello dalla posateria e lo puntò al suo cuore <<No>> urlai <<Non gli farai del male>> dissi mettendomi davanti a lui per proteggerlo <<Ti dirà ciò che vorrai senza ricorrere a questo>> dissi togliendole il coltello dalle mani,lo posai sul tavolo e slegai Richard <<Ascoltami...lei ha perso sua madre,ha bisogno di sapere,ed io ho bisogno che tu le dica la verità>> dissi in modo gentile,lui mi sorrise ed annuí <<Quella notte,la notte della scomparsa,tua madre avrebbe dovuto incontrare mio fratello alla fiera per scappare insieme,io lo venni a sapere e mi recai lì prima dell'arrivo di Robert,tua madre si meravigliò di vedermi e mi chiese come mai fossi lì ,io le mentì e le dissi che Robert era scappato senza di lei,che non l'amava,lei non mi credette,allora la portai in un posto tranquillo lontano da occhi indiscreti e le dissi che L'amavo e volevo stare con lei per sempre,lei mi rifiutò,mi disse che voleva mio fratello che l'avrebbe portato via da me e dalla mia famiglia e che non l'avrei rivisto mai più ,allora io impazzì le diedi uno schiaffo,lei cadde e andò a sbattere la testa a terra,cominciò a uscire molto sangue allora la portai di corsa in ospedale ma mi dissero che ormai era troppo tardi e che non avrebbero potuto fare più niente per lei!>> non appena finì di raccontare la storia Elena cadde a terra sulle sue ginocchia e le lacrime cominciarono a scendere lungo le sue guance,era come se tutto il suo mondo le fosse caduto addosso,mi avvicinai a lei provando a consolarla ma mi respinse,Lorelei aveva scelto mio padre,non era come credeva lui,ma voleva anche portarlo via da tutte le persone che lo amavano,mio zio voleva solo proteggerlo <<Portatelo via>> disse guardandolo disgustata <<Portatelo via>> urlò,io lo accompagnai fuori insieme a Ian e lasciai Elena con Paul,gli chiamai un taxi e lo salutai <<Addio Katherine,spero che tu vivrai una vita felice!>> disse accarezzandomi i capelli <<Grazie zio>> dissi abbracciandolo <<Non permettere che succeda quello che è successo a noi>> ,si riferiva ovviamente a Ian e Paul,mi lasciò abbastanza frastornata come faceva a sapere quello che Ian e Paul provavano per me ? il taxi arrivò e prima di entrarci dentro disse: <<Loro ti amano,metterebbero te al primo posto su tutto ma sono fratelli,e quell'amore non potrai mai superarlo>> entrò dentro il taxi e poi andò via per sempre <<Tutto okay?>> chiese Ian,io annuì <<Sa la verità,adesso ci lascerà in pace>>

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