Capitolo 2

680 45 2
                                    

" i can't promise that i'll be good to you"

Nella foto Helian

Le ricerche ci portano a Dublino, dove strani incendi erano stati appiccati di notte e delle vittime erano rimaste solo le ceneri.

Non sapevamo se si trattasse di lei, ma ormai era inutile rimuginarci sopra.

Se volevo trovarla avrei dovuto seguire qualsiasi traccia, anche fino all'inferno se fosse stato necessario.

⚫️ ⚫️

Appena arrivate ci dirigemmo verso la scena del crimine per dare una rapida occhiata.

La zona era stata delimitata da lunghe strisce gialle ed era pienamente affollata da passanti e vari poliziotti che fotografavano le zone bruciate e interrogavano i proprietari del negozio vicino.

L'odore di carne bruciata, ancora ben percettibile dalle nostre narici, provocò una forte nausea in Ann, che la portò a dirigersi verso la panchina più vicina.

Io, invece, rimasi lì ad osservare la sagoma bruciata del mezzo demone, ormai deceduto.

L'odore di un demone è inconfondibile e non fu difficile stabilire che quelle ceneri non erano di un umano.

Finiscila con questa pazzia, adesso sei un demone, devi tornare al posto che ti spetta all'inferno.

Non puoi salvarlo, i morti non posso essere resuscitati.

Ed ecco che risento quella voce.

In questi due anni si è fatta sentire sempre di più.

Cerca sempre di convincermi di andare all'inferno e rinunciare alla mia caccia, ma tutto questo non è ancora possibile.

Quindi la ignoro.

⚫️ ⚫️

Continuammo a girare per la città, in cerca di qualche traccia.

Quando uno strano odore catturò la mia attenzione.

Comunicai a seguirlo, finché non ci portò fuori dalla città.

Quell'odore l'avevo già fiutato nella zona dell'incendio e  nei dintorni.

Ci ritrovammo davanti ad una vecchia fabbrica abbandonata, nella quale entrammo senza esitazione.

Non avevo un buon presentimento.

Adesso percepivo una presenza e non era né un demone né un umano, ne ero sicura.

Ci dividemmo in cerca dell'essere.

Cominciai a cercare e cercare, ma non trovai niente di anomalo, finché non sentii un urlo di Ann.

Corsi verso la sua direzione e la vidi stringersi il braccio sinistro, completamente ustionato.

Poi diressi il mio sguardo verso il suo aggressore e vidi un ragazzino di 11/13 anni che stringeva una borraccia in mano.

Appena mi vide cercò di attaccarmi, ma prima che potesse toccarmi, lo feci cadere a terra e gli bloccai la schiena con un mio piede.

Voltò a fatica il viso verso di me e mi mostrò una espressione di puro odio.

Lo osservai meglio.

Aveva capelli biondi leggermente spettinati, occhi di un azzurro chiarissimo e la sua carnagione, oltre ad essere molto chiara, era stranamente molto fredda.

<< lasciami subito andare! Lurido essere!>>
Disse con grinta il ragazzino.

In altre circostanze lo avrei ucciso senza esitazione, ma quello strano odore che avevo fiutato proveniva da lui.

<< come ti chiami >>
Chiesi mantenendo lo sguardo severo.

<< io non ti dico proprio niente!>>
Ribatté subito il moccioso, spuntando per terra come segno di disgusto.

Mi abbassai e gli presi la testa, per poi sbatterla violentemente contro il pavimento.

<< te lo chiedo un'altra volta, come ti chiami?>>
Dissi freddamente, osservando la sua testa ferita.

<< H-Helian >>
Disse balbettando.

<< cosa sei?>>
Chiesi di nuovo io

Per un attimo mi guardò con la paura dipinta negli occhi, poi rispose.

<< u-un angelo>>

Demon huntDove le storie prendono vita. Scoprilo ora