Capitolo 18( fine )

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Il mio risveglio fu caratterizzato da diversi rumori di sottofondo è da una forte emicrania.

<< non so come curarlo, per il momento non sembra dilagarsi, quindi non credo sia in pericolo di vita, ma dovremo tenerla sotto controllo >>

La voce era di Ann e proveniva da una stanza accanto la mia.

Mi guardai intorno e spalancai gli occhi quando realizzai dove mi trovassi, eravamo tornati nella casa del lago e sembrava non l'avessimo mai lasciata, nessun segno di sporcizia o invecchiamento, era esattamente come quando ci vivevamo.

<< vedo che sei sveglia, come ti senti?>>

<< indolenzita ma bene, grazie Ann>>

<< figurati, piuttosto devo cambiare il bendaggio alla spalla >>

Mi alzai leggermente e mi tolsi la maglia, lasciando ad Ann il resto, ma qualcosa catturò la mia attenzione.

<< è di questo che stavi parlando prima?>>

Dissi indicano una grande macchia nera intorno alla mia spalla, non aveva un bell'aspetto , benché la mia spalla fosse praticamente nera, le vene e le arterie avevano cominciato a sporgere dalla pelle e ad essere sempre più visibili, sembrava che la mia pelle stesse cominciando a decomporsi.

Rivolsi di nuovo il mio sguardo ad Ann, visibilmente stressata.

<< so che l'aspetto non è dei migliori, ma non sembra avere conseguenze con la tua salute, deve essere una conseguenza del contatto con l'acqua santa.>>

Capivo che neanche lei sapeva di cosa stava parlando e che questo la spaventava abbastanza, ma volevo crederle.

<< Ann dov'è Luca?>>

<< tra poco arriva tranquilla, stava cercando di sistemare una cosa >>

Toc Toc

<< credo abbia finito, vi lascio soli >>

Ann uscì dalla stanza e il suo posto venne preso da Lucas che si sedette di fianco a me accarezzandomi il viso dolcemente.

Gli afferrai la mano e la strinsi contro la mia guancia, sentendo quel calore che per anni avevo sperato disperatamente di sentire un'altra volta.

<< ho una cosa per te>>

Disse mentre cominciò a rovistare tra le tasche dei pantaloni.

Tirò fuori la collana con il ciondolo azzurro e me la mise attorno al collo.

<< sono riuscito ad aggiustarla, anche se l'altro ciondolo era irrecuperabile, però sono contento di essere riuscito a salvare almeno quello azzurro, mi ricorda il colore dei tuoi occhi di quando eri umana>>

Finalmente, dopo anni , ero felice e sorridevo, quel piccolo gesto mi aveva resa la donna più felice del mondo.

<< ti amo Lucas >>

<< lo so, non ho la minima intenzione di lasciarti andare d'ora in poi>>

<< anch'io >>

4 anni dopo
Lucas pov

Sono passati un bel po' d'anni da quando siamo tornati dall'inferno e tante cose sono successe: Ann ha cominciato a vivere insieme all'angelo, io e Erin ci siamo sposati e l'anno scorso ha dato alla luce il nostro piccolo Ed.

Il suo vero nome sarebbe Edgar, in memoria del padre di Erin, l'ha voluto chiamare così lei, disse che avrebbe voluto che diventasse proprio come lui, forte e orgoglioso di ciò che era.

Ed assomiglia molto a suo nonno, ha gli stessi capelli ribelli e gli stessi occhi taglienti di lui ed Erin, ma azzurri come il ciondolo della collana, strano per un puro, si lui è un demone puro, non sappiamo come sia potuto succedere, ma è nato con tutte le caratteristiche di un demone completo.

Viviamo ancora nella casa sul lago,dove viviamo serenamente e in tranquillità, senza alcuna preoccupazione.

Purtroppo non è così, sarebbe bello se fosse davvero così.

Dopo il parto, la malattia di Erin ha cominciato a dilatarsi in tutto il corpo, le uniche zone non infette erano la testa e il braccio sinistro.

Avevamo cercato un rimedio in ogni angolo della terra, ma nessun demone o angelo aveva mai visto una cosa del genere.

Ormai era solo una questione di tempo prima dell'inevitabile, speravo solo che quel giorno fosse il più lontano possibile.

Ora era dal lago col bambino, le piaceva stare lì e anche ad Edgar non sembrava dispiacere.

La raggiunsi e mi sedetti di fianco a lei, Edgar si era addormentato tra le sue braccia e lei lo contemplava dolcemente.

<< è davvero bello >>
Disse senza distogliere lo sguardo

<<vorrei vederlo crescere, vedere la sua prima cotta, i primi giorni di scuola, la sua adolescenza...
Sarebbe davvero bello se potessi>>

La abbracciai e cominciai ad accarezzarle la nuca.

<< lo farai, riusciremo a trovare una cura>>

Mi guardò e con occhi pieni di gioia mi diede un bacio.

<< questa è una meravigliosa bugia Lucas>>

<< vedrai troveremo il modo, ritorno in casa non fate tardi voi due tra poco mangiamo>>

Diedi un bacio sulla fronte di Ed e rientrai in casa.

Erin pov

Restai a guardare il lago e le montagne che mi riportavano ai giorni felici che avevo vissuto qui.
man mano che il tempo passava sentivo il mio corpo alleggerirsi e il dolore affievolirsi, era una bella sensazione che non avevo mai provato finora era come se il mio corpo si stesse vaporizzando, forse se avessi dovuto morire così non sarebbe stato poi così male.

Lucas pov

<< Erin è pronto>>
Nessuna risposta

Le avevo detto di tornare in casa presto, accidenti.

Ritornai fuori, ma Erin non c'era, solo Edgar.

Corsi subito da lui e tutto ciò che vidi furono i vestiti di Erin il suo ciondolo è un innumerevole quantità di cenere ricoprire il tutto.

Sapevo che sarebbe successo ma non mi aspettavo così presto.

Ed cominciò a piangere e a guardarsi intorno spaventato, probabilmente lo aveva già capito anche lui.

Erin era morta.

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