Capitolo 8 pt.1 ( la storia di Zeira ed Edgar )

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Mi affacciai alla finestra del mio studio e cominciai ad assaporare quella pace e tranquillità che regnava in quei momenti.

Presto Erin sarebbe arrivata e tutto questo sarebbe terminato.

Quella ragazza era la fotocopia del padre, fiera e impulsiva come pochi.

Forse era un bene il suo arrivo, tutta questa tranquillità era quasi avvilente.

L'oscurità che aveva segnato la mia vista aveva reso la mia esistenza solitaria e monotona.

E il suo ricordo non faceva altro che portare tristezza e nostalgia nei miei pensieri.

Durante l'infanzia di Zeira

<< Edgar ridammi la mia bambola!>>

Dissi cercando di raggiungere le sue lunghe e robuste braccia.

<< se la vuoi dovrai prendermi!>>

Disse il ragazzo prima di mettersi a correre.

Io ed Edgar ci conoscevamo dalla nascita, anche se lui aveva due anni in più di me.

Era un bambino testardo e vivace, nonché uno dei  partiti più famosi dell'inferno, infatti, benché fosse solo un bambino di soli dieci anni , dimostrava già una grande forza e molto fascino, in più discendeva da un'ottima famiglia aristocratica.

Aveva occhi taglienti che tendevano al rosso scuro, capelli ,spesso arruffati ,neri corvini che gli cadevano disordinatamente sul viso di carnagione chiara e puro da qualsiasi imperfezione .

Ma tutto questo veniva rovinato dai suoi modi spesso fastidiosi e irritanti.

Edgar era permaloso, assillante, testardo, fiero, infantile e , spesso e volentieri, ero  colei che doveva subirsi tutti questi suoi lati, che, in occasioni formali o semplicemente in pubblico ,non poteva mostrare per non far scendere il prestigio della sua famiglia.

Io invece ero l'esatto opposto.

Fin dalla nascita ero stata dotata del potere della chiaroveggenza, e questa mia caratteristica era da sempre sfruttata per arricchirsi o ottenere successo.

Tutto ciò mi ha sempre allontanata dalla società e mi ha fatta sempre sentire sfruttata, ma mai sola, ho sempre avuto al mio fianco Edgar, che mi ha sempre protetta.

Per quanto possa essere petulante e fastidioso è altrettanto gentile e premuroso.

A causa della mia situazione ho dovuto assumere un comportamento più formale e serio, diventando una bambina estremamente silenziosa e fredda.

In quanto all'aspetto fisico, sono una semplice bambina dagli occhi grandi scarlatti e dai lunghi capelli neri.

Caratteristiche molto comuni tra la gente del mio popolo.

Finalmente lo raggiunsi e recuperai la mia bambola, poi mi sedetti sul prato del giardino in cui ci trovavamo.

Edgar mi raggiunse e si sdraiò al mio fianco.

<< Zeira?>>

Mi voltai verso di lui

<< tu, da grande ti sposerai?>>

Chiese quasi imbarazzato.

<< è ovvio, una volta adulta, sposerò il miglior pretendente scelto dalla mia famiglia e gli darò un successore.
Questo è il compito di ogni demone >>

Dissi posando il mio sguardo sulla mia bambola.

<< cosa?! Quindi non deciderai tu chi sarà tuo marito!>>

<< certe cose dovresti saperle...>>

Di scatto si alzò e fece fare lo stesso a me, poi si inginocchiò e mi prese la mano.

<< ti giuro che diventerò un demone onorevole e sarò alla tua altezza,perciò preparati, perché tu diventerai mia moglie Zeira >>

Quando mi disse quelle parole non fu imbarazzato o serio, me lo disse con con sincerità e determinazione, e io non potei fare altro che rimanere a contemplare il suo giovane viso e annuire in segno di approvazione.

Gli anni passarono e ci furono molti cambiamenti.

Entrambi diventammo adulti e maturammo.

Edgar divenne comandante della guardia reale e io divenni la dama di corte della regina Lilith.

Le mie capacità erano molto amate dal nostro sovrano, e questo mi concesse di entrare nelle sue grazie.

Molte stagioni e anni erano passati dal giorno della promessa, ma nulla del nostro rapporto era mutato e ogni giorno, ritornavo in quel giardino.

E oggi non feci eccezione

Passeggiai per un po', poi mi sedetti su una sedia e ammirai il paesaggio.

Era calmo e confortevole, il posto adatto a me.

<< disturbo?>>

Mi voltai e vidi Edgar in tenuta militare osservarmi con un lieve sorriso.

<< prego>>

Si sedette accanto a me e osservò anche lui il paesaggio.

Durante tutto questo tempo i suoi lineamenti si erano definiti e il suo corpo si era fatto più massiccio e muscoloso, nonché molto più alto.

Era diventato un bellissimo uomo.

Io , invece, avevo tenuto i capelli lunghi e anche i miei lineamenti erano divenuti meno paffuti.

Il mio aspetto attirava molti pretendenti e questo non faceva altro che aumentare la gelosia di Edgar, che puntualmente negava.

Ma adoravo quel suo lato, mi ricordava quel bambino che mi ronzava sempre in tondo e che mi aveva promesso di prendermi in moglie.

<< domani è il grande giorno >>

Disse prendendomi la mano e portandosela alla bocca.

<< già, domani riuscirai finalmente a tener fede alla tua promessa>>

Dissi sorridendogli dolcemente.

<< da domani sarai definitivamente mia Zeira >>

Disse prima di darmi un dolce bacio sulla fronte.

A quella stessa ora, il giorno dopo, ci sposammo e andammo a vivere nella mia attuale residenza, insieme a tutta la servitù.

Vivemmo giorni felici, ma non pensammo minimamente a ciò che ci avrebbe potuto riservato il futuro.

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