30 gennaio, sera
(Ora del Topo. Ascolta un debole rumore di denti affilati nel buio). A casa di Emma.Il primo suono che sento appena entrata nell'appartamento di Emma: le sue dita che ticchettano sulla tastiera. Un suono buffo e familiare, tranquillizzante come la pioggia che picchietta sui vetri.
Entrando nella stanza ho cercato di sedermi sul suo letto, ricoperto di qualcosa come un fantastiliardo di schede per la nostra tesina. Ogni argomento era scritto con un inchiostro di colore diverso.
Ho sentito la prima botta di Sballo da Contatto Scientifico, così per difendermi ho tirato fuori il mio blocco da disegno e ho iniziato a scarabocchiare.
Ero appena riuscita a vendere il mio primo fumetto a un sito di internet. I soldi non erano tanti, ma era uno sballo essere una Vera Artista Pagata per Lavorare, e non vedevo l'ora di farlo ancora.
E poi era sempre meglio che cercare di seguire Emma ai Confini della Scienza...
"Allora, dov'è oggi tuo papà?".
"A Tai Pei, credo. O a Shenzen. Tornerà per San Valentino".
● ● ●
Emma si è voltata e ha fatto una faccia da Suora Maestrina, conseguenza dei troppissimi anni passati alla Scuola Religiosa Maryknoll di Hong Kong.
"Lo sapeva, signorina Vickers, che molti pipistrelli hanno un'aspettativa di vita 3 o 4 volte superiore a quella di un mammifero delle stesse dimensioni? Recenti ricerche scientifiche hanno ipotizzato che abbiano un gene che produce degli enzimi che eliminano i radicali liberi, ritardato l'ossidazione cellulare. In alcuni casi è stato addirittura rilevato un aumento della produzione di telomerasi e...". A quel punto mi ha guardato stringendo gli occhi. "Hai gli appunti per la nostra tesina, vero? Avevi promesso di portare degli appunti".
Ho fatto finta di non sentirla, profondamente assorta nello scarabocchio di un piccolo pipistrello con il tondo visino cinese di Emma e i suoi tondi occhialetti inglesi.
"Cathy! Dobbiamo consegnarla tra tre giorni! Mi avevi promesso che non mi sarei trovata a farla tutta sola!".
"Perché invece non la facciamo sui veleni" ho proposto. "Il curaro. La stricnina. L'arsenico. Veleni che ti fanno gonfiare la lingua finché non ti blocca la gola. Veleni che ti fanno uscire il sangue dagli occhi e ti fanno venire l'antrace".
"L'antrace non è un veleno, è...".
"Un veleno che si fa sciogliere nella cioccolata calda di qualcuno e poi si sta a guardare mentre tutte le vene della sua faccia esplodono e lui si trasforma in una specie di annaffiatoio rosso...".
"Immagino c'entri ancora Victor" ha detto lei secca. "Perché non provi a pensare positivo? Magari aveva un'ottima ragione per mollarti".
L'ho guardata male. A Emma non è mai piaciuto granché Victor, forse perché la prima volta che si sono visti lei ha vomitato di tutto nel retro del suo aereo. Emma detesta sentirsi in imbarazzo. Però avrebbe potuto almeno fare finta di mostrarmi un po' di solidarietà.
"Per esempio" ha detto tutta allegra "lui lavora per una società che si occupa di biotecnologia, giusto? Magari ha trovato un tuo capello sul suo cappotto e l'ha analizzato in laboratorio e ha confrontato il vostro DNA e ha scoperto che se vi doveste sposare i vostri figli sarebbero dei cuccioli di sciacallo".
"Ti odio" le ho detto.
"Lo so".
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Il Diario di Cathy- 1° libro
RomantikDi Stewart/Weisman Se non sei Emma non leggere questo diario! Emma, so che può sembrare una cosa assurda. Tu e la mamma vi starete chiedendo dove sono finita e quando tornerò. È per questo che vi ho lasciato le prove in una busta, nel caso succeda q...