Figura/sfondo
Ho messo giù la foto e ho ripreso l'agendina. Ho cercato dei riferimenti a Giselle e Bianca. Niente. Sembravano del tutto fuori dalla sua vita.
Certamente non me ne aveva mai fatto parola. Mi sono chiesta se avessero divorziato o se ci fosse dietro una storia ancora più tragica. Un incidente d'auto. Un disastro aereo.
A parte la fotografia, era come se non fossero mai esistite.
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Sono tornata all'annotazione di oggi è l'ho guardata per bene.
31 gennaio
*** 17-18 Nuova Poltrona ***Ma io sono arrivata alle sei meno un quarto e l'ho sentito uscire dalla porta sul retro. Come era possibile se era a un appuntamento?
Se eri un pittore o uno psicologo, prima o poi ti capita di vedere un disegno: un semplice disegno a due colori di un calice.
Lo fissi per qualche secondo e all'improvviso il calice si trasforma nel disegno di due facce di profilo.
Si chiama "inversione figura/sfondo", quando il tuo assunto di base si ribalta e vedi le cose in modo totalmente diverso.
A me è successo nel momento esatto in cui ho pensato: E se non fosse stato Victor quello che è uscito dalla porta sul retro?
All'improvviso gli elementi di quel pomeriggio si sono riordinati così:
● Ho trovato la porta aperta perché l'aveva aperta qualcuno.
● Questa persona non era Victor.
● Questa persona non mi ha risposto e non è venuta alla porta perché non avrebbe dovuto trovarsi in casa.
● La scrivania era incasinata non perché Victor l'aveva lasciata così, ma perché l'intruso vi aveva rovistato, alla ricerca di qualcosa.Ho guardato di nuovo il cassetto in cui avevo trovato il borsellino.
Non era rotto: aveva un doppio fondo. E il borsellino non stava scivolando dentro. Qualcuno lo stava tirando fuori quando io ero arrivata alla porta d'ingresso e avevo suonato il campanello.
Un ladro era entrato nella casa di Victor e l'aveva perquisita, e probabilmente aveva rubato qualcosa. Ho controllato l'orologio. 18:32.
Victor sarebbe tornato da un momento all'altro e avrebbe scoperto di essere stato rapinato. E le mie impronte digitali (le impronte digitali della sua ex ragazza gelosa) sarebbero state dappertutto.
ZING!
Il mio cuore ha fatto un salto come se avessi appena appoggiato la punta della lingua sulla batteria di un'automobile. Oh, cavoli!
Sono corsa in cucina, ho preso un asciugapiatti e ho strofinato la maniglia del frigorifero e quella della porta sul retro, cercando di cancellare le impronte che avevo lasciato.
Ho fatto lo stesso con la bottiglia di Chateau Petrus che avevo tirato fuori, poi sono zombata di nuovo nello studio cercando di pensare a cosa avevo toccato.
Quella lettera, l'agendina, la fotografia di Victor con la moglie e la bambina.
Poi ho sentito dei passi che si avvicinano sulla veranda.
L'adrenalina mi ha colpito come un proiettile dritto al cuore. Posso spiegare, ho pensato. Posso dirgli esattamente come è andato tutto.
Era del tutto normale che io fossi entrata di nascosto in casa sua e me ne stessi lì con in mano una foto della sua ex moglie e di sua figlia.
Delle chiavi hanno tintinnato alla porta d'ingresso. Ho raccolto le cose che sapevo di avere toccato e sono schizzata fuori dalla porta sul retro.
1° febbraio, tardissimo
(Ora della Ex Ragazza Confusa)...Ed è così che adesso sono seduta qui in camera mia, a mezzanotte passata da un pezzo, con un mucchietto di ricordi di Victor.
È stato affascinante guardare tutta questa vecchia roba, ma anche un po' da brividi. Vecchie foto, vecchie lettere, annunci di nascite e morti... è stato come fare una passeggiata nella cripta della famiglia Chan.
Un tempo quelle erano persone vere, ragazze desiderose di sistemare i loro abiti da sposa, ragazzini che infilavano le dita nella torta di compleanno e aspettavano soltanto le vacanze estive.
Coppie che si innamoravano e si preoccupavano di come pagare le bollette. Ma adesso di quelle vite erano rimasti solo dei pezzetti di carta sparpagliati, come ossa e capelli sparsi dentro una bara dopo che tutto il resto è finito in polvere.
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Chi è la donna nella foto?
Non riesco a smettere di guardare questa fotografia, Victor e Giselle e la bambina.
Non può essere stata scattata più di un paio di anni fa. Victor è identico al giorno in cui mi ha portata sull'aereo.
Anche la mia famiglia ha delle foto del genere. C'è n'è una di mamma, papà e me al Tall Ship Festival di due anni fa.
Io ero nella mia fase dark, però sto mangiando un cono gelato con un sorriso goffissimo in faccia. Anche mamma è rilassata e sta ridendo.
Proprio come Victor e Giselle: sembriamo felici come delle pasque. Nessuno di noi sa cosa succederà, a parte la piccola Bianca. Povera bambina. Chissà se ha mai conosciuto il suo papà.
Oh, cavoli. Sto piangendo.
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Il Diario di Cathy- 1° libro
RomanceDi Stewart/Weisman Se non sei Emma non leggere questo diario! Emma, so che può sembrare una cosa assurda. Tu e la mamma vi starete chiedendo dove sono finita e quando tornerò. È per questo che vi ho lasciato le prove in una busta, nel caso succeda q...