//Dodici.

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Finalmente finì la terza ora, e andai subito all'armadietto mio, per lasciare le cose. Feci subito dato che volevo evitare per quel giorno di essere pestato.
Ma, ovviamente, sbagliai a sperarci e non si fecero scrupoli nel farlo davanti tutta la scuola.
Stavo sistemando i libri, quando sentii qualcuno che mi prese per il colletto, dietro, e mi buttò violentemente per terra. Tutta la scuola si girò, e iniziò a vedere la scena.
"Brad, quando ti stancherai di rompere il cazzo?" gli risposi, ancora a terra
"Non rispondermi in questo modo, brutta merda!" disse lui, dandomi un forte calcio nella pancia.
Anche gli altri suoi amici si avvicinarono, iniziando poi a picchiarmi. Le persone del corridoio si racchiusero in un cerchio, osservando la scena. Nessuno, però, mosse un dito per far finire tutto quello. Come biasimarli, Brad era temuto da tutti.
Vidi poi un gruppo di ragazzi correre nel cerchio, per vedere la scena. Erano i miei amici, che guardavano chi con occhi spalancati e chi a bocca aperta.
"Smettila brutto stronzo!" esclamò Miley, che si buttò su Brad, ma questo la spinse esclamando: "E levati!". Luke la prese al volo, dicendogli qualcosa che io non capii. Forse le disse di star ferma lì.
Poi vidi un ragazzo, che si avvicinò alla folla, cercando di passare in mezzo a tutte quelle persone.
Non riuscii a focalizzarlo, di nuovo. Pestavano troppo quelli stronzi.
Poi si avvicinò subito a Brad, e lo allontanò da me, mentre gli altri smisero automaticamente di picchiarmi. "Finiscila!" esclamò. Era Harry. Ancora lui. Mi avrebbe picchiato, sicuramente.
Io approfittai del momento per cercare di scappare, ma il riccio mi bloccò, provando a farmi restare fermo. Io mi muovevo come un pazzo, cercando di oppormi a lui. Finché poi non mi prese per il colletto e non mi sbatté all'armadietto.
"E sta' fermo!" esclamò lui.
A causa di quella botta, mi feci male la testa.
"Dai Harry, fa' vedere a questo stronzo chi è che comanda" disse Brad. Lo sapevo, mi avrebbe picchiato. Ancora. Non ce la facevo più a sopportare tutto quello, cazzo.
Harry era davanti a me, a pochissima distanza dal mio viso, che mi fissava. Finché poi non ha bisbigliato: "Fa' finta di farti male".
"Come?" gli risposi io, sempre in un bisbiglio.
Cosa voleva che facessi?
Poi mi buttò per terra. Io feci come lui mi disse, lamentandomi dal dolore, e subito dopo si avvicinò a me, si abbassò e iniziò a darmi dei pungi in faccia, però finti. Si mise in posizione strategica, affinché nessuno notasse che fosse tutta una farsa. Poi mi diede dei calci, sempre finti. Partì veloce con la gamba e arrivò al mio stomaco, toccandomelo solamente con il piede. E per far sembrare il tutto più realistico ci mettevo anche del mio, urlando. Poi finii accasciato per terra, fingendo di aver perso i sensi. Harry capì, e si fermò subito. Sentii qualcuno camminare: "Ben fatto, Harry". Era la voce di Brad.
Quando sentii tantissimi passi allontanarsi, capii che furono quelli delle persone che assistettero all'accaduto.
Sentii Harry avvicinarsi a quello che avevo subito capito fosse il mio gruppo, e gli bisbigliò qualcosa di indecifrabile. E dopo sentii che anche loro presero ad allontanarsi.
Poi aprii gli occhi e vidi Harry avanti a me, in piedi, che mi fissava. Ci misi un solo istante per alzarmi e correre via di lì, lontano anche da Harry.
Aveva avuto un bel piano, certo, ma tutto quello che mi aveva fatto, detto, e che gli avevo visto fare mi era restato in mente per giorni.
Stavo correndo via, il più possibile lontano da tutto ciò. Quando poisentii una presenza che mi stava alle calcagna. 

Don't touch me - ||Stylinson||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora