//Cinque.

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Sentii dei passi avvicinarsi alla mia porta, e successivamente questa bussare: "Chi cazzo è?" chiesi arrabbiato, urlando, ancora con la voce piangente.
"Apri" sentii comandare. Riconobbi subito la voce. No, non volevo crederci: Harry, quell'Harry che mi aveva appena picchiato, viene e mi comanda di aprire la porta?
"Vaffanculo!" esclamai, urlando ancora di più, sempre più incazzato.
"Se non apri la porta la sfondo!" ribatté lui. Decisi di aprirla. Non perché avevo paura di lui. Cioè, un po', ma anche perché volevo levarmelo subito di torno.
La aprii, uscii ed esclamai, con gli occhi sicuramente gonfi e rossi, infastidito ed arrabbiato: "Cosa vuoi?!"
"Louis..." disse, avvicinandosi a me. Mi venne istintivo indietreggiare
"Non mi toccare!" esclamai, con evidente paura nel mio tono.
"Louis, ti prego..." disse lui, e mentre continuavo ad indietreggiare e lui a farsi sempre più avanti, andai a sbattere contro la parete. Ero in trappola.
"Sta' lontano da me, Harry!" esclamai, continuando a camminare lentamente indietro
"Louis, fammi parlare!" insistette lui
"Cosa? Cosa devi dirmi? Che ti sei divertito a picchiarmi? Come...io non..." ero talmente arrabbiato che non riuscivo a trovare le parole giuste. "Sapevo fossi un brutto stronzo, ma non fino al punto di alzare le mani sulle persone!" dissi, iniziando nuovamente a piangere.
Lui avanzò con passi veloci, ed in un attimo ci ritrovammo faccia a faccia. Mi sentivo davvero a disagio. Lui era così alto, e dovetti alzare la tesa per guardarlo.
"Louis, per favore, ascoltami!" disse lui, ed io ammutolii. 'Sentiamo che ha da dire' pensai. Così decisi di lasciarlo parlare.
"Mi dispiace, non avrei mai voluto fare tutto questo..."
"Ma lo hai fatto!" lo interruppi subito
"Lo so, lo so! Ma ti chiedo scusa..."
"Pff, "scusa". L'ho sentita tantissime volte questa. Sono sicuro che se te lo chiedessero, mi ammazzeresti" risposi, fissandolo dritto in quei suoi bellissimi occhi verdi
"Cosa? Come cazzo ti viene in mente? No! Non lo farei mai!"
"Harry..." dissi, facendo una sospensione
"Sì?" chiese. Io mi avvicinai a lui, lentamente
"Va' a farti fottere" gli risposi semplicemente, uscendo successivamente via dal bagno, con il sangue al naso ormai un po' incrostato.
Uscii di lì ed entrai nella mensa. I miei amici non esitarono ad assumere un tono preoccupato e spaventato appena mi videro, incominciando a fare tante domande.
"Calma, calma ragazzi! E' tutto normale. Brad mi ha picchiato. Ma questa volta ha trovato un altro aiuto molto utile" risposi, sarcasticamente
"Cosa? Chi?" chiese Ariana
"Sì Louis, chi è lo stronzo?" intervenne Miley
"Il ragazzo nuovo, Harry" risposi, con gli occhi fissi sul mio vassoio, che mi avevano gentilmente preso i miei amici, con il cibo, in cerca del mio fazzoletto. Poi lo presi e lo inzuppai nell'acqua, asciugandomi il naso. La guancia era leggermente violacea, ma poco. Forse i miei genitori non se ne sarebbero accorti.
Poi ripresi a mangiare, con lo sguardo impressionato dei miei amici al sentire quella risposta.
Di una cosa ero sicuro: non avrei mai e poi mai perdonato quellostronzo. 

Don't touch me - ||Stylinson||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora