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Durante la notte incubi e urla hanno rapito la mia mente procurandomi ancora più ansia e paura nel giorno della partenza.
Coloro con un po di nero i miei occhi ed esco di casa senza una giusta direzione. È notte fonda, ma è meglio così. La mattina presto dovrò partire, e di dormire non ho nessuna intenzione.
Da quando vivo a Miami le uniche volte che sono uscita sono state per andare a fare la spesa o acquistare nuovi vestiti. 
Per le strade non c'è più molta gente e la musica dei Pub rompono il silenzio per le strade.
Tolgo una sigaretta da dentro la tasca e l'accendo mentre passo davanti ad una piazza.
<<Ehi bionda, ti vuoi divertire?>> Dice un ragazzo di fronte a me
Lo sorpasso senza guardarlo in faccia e un altro ragazzo mi precede.
<<È da maleducati non rispondere, sai?>> Mi afferra al mento mentre sputa queste parole con orgoglio e cattiveria.
<<Lasciami>> Cerco di dire mentre lo guardo in faccia
<<Ragazzi! Non è modo di comportarsi con una ragazza questo.>> Dice un ragazzo mentre viene verso di noi <<Lasciatela subito>> I due ragazzi sembrano avere paura. <<Chiedetele scusa>> Continua.
I due ragazzi abbassano la testa mentre all'unisono chiedono scusa, mentre, tornando al centro della piazza, dove altri ragazzi ridevano di gusto alla scena che hanno appena visto, borbottano parole che non riesco a decifrare.
<<Scusali. Dovresti sapere che non devi passare di qui, soprattutto a quest'ora>> Dice gesticolando con le mani.
<<Non sono di qui>> Mi giro di spalle. <<Grazie comunque>> Mi limito a dire.
Dopo vari giri riesco ad intravedere casa mia in lontananza e un sollievo toglie ogni brivido di paura dal mio corpo.
Ho passato l'intera notte in giro per le strade deserte di questo posto, mentre magari, aspettavo un qualcosa che non sarebbe mai successo.
O un qualcuno..
Le luci calde del sole illuminano piano la mia camera facendo spuntare un sorriso sul mio volto.
Ma nemmeno io capisco se sia davvero un sorriso.
Prendo tutte le mie valigie ed esco fuori casa dove ad aspettarmi trovo già il taxista che avevo chiamato un'ora prima.
<<all'aereo porto, vero signorina?>> <<Si, grazie>> Sorrido mentre lui cerca la frequenza giusta nel lettore musicale.
Dopo un ora e mezza di viaggio arriviamo a destinazione e dopo aver pagato il taxista e aver sceso le valigie dall'auto mi incammino per cercare il mio aereo con il cuore in gola.
Chissà quante cose saranno cambiate in un anno.

Promise. [SOSPESO]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora