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Abbiamo passato due ore a parlare e scherzare del più e del meno. Hannah continuava a piangere ogni secondo, mentre papà ha raccontato di come sta andando il lavoro e di quanto guadagna.
<<Si, ti avevo visto in un giornalino di Gossip quando stavo a Miami>> Dico assaporando un pezzo di torta al cioccolato fatta da Hannah.
Mio padre sorride e annuisce. <<Quindi è lì che sei stata>> Annuisco mentre scendo giù il pezzo di torta
<<E cosa hai fatto in tutto questo tempo?>> Hannah si avvicina di più per sentire meglio. Sono stata all'Università of Miami e tornerò alla fine dell'estate>> Sono fiera di stare in quella scuola e c'è voluto molto prima che mi accettassero l'iscrizione. Papà sorridi fiero e Hannah mi fa i complimenti.
<<Le assomigli tanto>> Mi dice guardandomi negli occhi. Il campanello suona come per salvarmi da una delle fitte al cuore più temute e vado ad aprire. Il campanello suona per la seconda volta e mi giro verso papà e Hannah che alzano le spalle.
Apro la porta e una ragazza dai capelli neri mi si presenta davanti. <<Signor Hall, ho portato le ultime scat...>> Non finisce la frase appena alza lo sguardo su di me e il suo colore di pelle cambia sull'innaturale. Anzi, credo abbia smesso di respirare. <<A-Angel?>> Dice mentre batte le palpebre per tre volte e fa cadere gli scatoloni a terra. Io sorrido mentre sento gli occhi lucidi e mi lascio scappare un sussuro. <<Ehi>> Lei non risponde e continua a piangere mentre mi viene incontro e mi abbraccia a sé. <<Sono le mie cose quelle?>> Dico ironica. Lei è la mia migliore amica e ci conosciamo da quando sono venuta ad abitare qui. <<Perché te ne sei andata?>> Riesce a dire tra un singhiozzo e l'altro. <<Dovevo>> Cerco di non esprimere emozione. <<Ylenia, tesoro grazie.. Se vuoi puoi restare, Angel avrà tante cose da raccontarti>> Dice mio padre attraversando il salotto. <<Credo che ora si voglia risposare.. Ha fatto un lungo viaggio>> Cerca di dire con un mezzo sorriso. <<Passerò più tardi>> Alza lo sguardo su di me e mi guarda con un mezzo sorriso. So che è una situazione brutta, ma non sono ancora pronta per affrontare le amicizie di prima. Devo prima affrontare la mia famiglia e i ricordi che questa casa emana.
Sorrido a mia volta a Ylenia e

Torno in cucina dove trovo Hannah seduta a fissare un bicchiere e vado verso il frigo senza svegliarla dalla sua ipnosi.
Prendo dell'acqua dall'ultimo scaffale per poi richiudere il frigo. <<Dovevi vedere come stava>> Dice guardando mio padre in salotto mentre apre gli scatoloni. <<Angel>> Continua alzando la voce. Mi giro verso di lei guardandola negli occhi, noto qualcosa che la turba. <<Quando te ne sei andata lui ha iniziato a bere>> Le trema il labbro. <<Ha provato il suicidio Angel>> Urla. Il bicchiere mezzo vuoto scappa dalla mia mano frantumandosi in mille pezzi appena tocca terra. Non è possibile. Hannah torna a fissare il vuoto mentre si morde il labbro e la mia testa inizia a girare.

"Ha provato il suicidio Angel."

<<Tutto bene la giù?>> Chiede mio padre dal salotto. <<Si papà.. Il bicchiere è solo scivolato>> Guardo ancora una volta Hannah e corro in camera mia cercando di dimenticare quella frase che sta impedendo a me stessa di realizzare tutto quanto.
Mi butto sul letto affondando la faccia sul cuscino e qualcosa mi graffia il fianco, facendo uscire un po di sangue.
Allungo la mano e tiro fuori un pezzo di carta stropicciato.

Lettera.

Ciao bimba mia.
Ti starai chiedendo perché io l'abbia fatto, vero?
Come può un'uomo ridursi in questo stato?
Non sono altro che una nullità. 
Voglio solo dirti una cosa.
Perdona un padre che ha lasciato la figlia da sola per mesi.
Perdona un padre che ha iniziato a bere perché non era in grado di andare avanti.
Perdonami se non sono il tuo eroe come il padre delle altre ragazze.
Perdonami se ora, magari, ti sto facendo piangere.

Sono solo un'uomo che ha perso sua moglie, e con lei, anche il sorriso di sua figlia.

Perdonami bambina mia.
Ma promettimi una cosa.
Prometti che tu sarai più forte.
Promettimi che non ti arrenderai davanti a nessun ostacolo.
Ti prego.. Promettimi un ultima cosa.
Promettimi che se un giorno tu avrai dei figli, conterai le loro lentiggini. Come faceva la mamma con te.
Come le stelle.
Promettimi che tu sorriderai ancora una volta.
Ciao bambina mia.

Ti amo.

-TuoPadre."

Le lacrime corrono sul mio viso scaldando ogni lineamento fino ad andare alla gola.
Allora è vero..
I miei singhiozzi girano per ogni stanza delle casa, e un piccolo urlo di dolore fa crollare tutti i muri intorno a me.
Io te lo prometto papà.
Promesso.
Mi addormento con le lacrime agli occhi e la lettera stretta al petto.
È solo uno dei soliti incubi.. Solo uno dei soliti incubi.

Promise. [SOSPESO]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora