Capitolo 10 - S. Valentino -

504 42 7
                                    

+ Jeonghan+ 

Ahh san valentino che bella festa per i dolci innamorati io e gli altri ragazzi stavamo preparando un piccolo pensiero per le nostre fan, ma rimasi concentrato su uno in particolare di regalo quello che avrei dato a Rin ormai già impacchettato con un bel fiocco rosa.

"Ehy Hyung! Hai deciso di darlo a Rin?"

"Come fai a sapere il suo nome Dino?"

"Me l'ha detto Joshua e poi qualcuno è andato da lei a farle compagnia" 

"Chi!!!" chiesi spalancando gli occhi, Rin non conosce nessuno nel campo musicale.  Immagino che reazione puo' avere vedendo un'altro idiota che non ha visto sulle riviste della sua amica.

"Ah questo non posso dirtelo il leader mi ha detto di tenerlo segreto!" e se ne andò via insieme agli altri "Dino!!! Aspetta!!" 

"Dino non te lo dirà mai lo sai questo?" S.coups si mise davanti a me, senza darmi la possibilità di seguire Dino e gli altri.

"Beh forse potrai dirmelo te" mi avvicinai di più a lui così che i nostri sguardi fossero a pochi millimetri l'uno all'altro "Che cosa credi di fare Jeonghan" si morse il labbro e intanto cominciai ad accarezzargli il viso fissandolo negli occhi, mi avvicinai al suo orecchio e gli sussurrai "Dai...Hyung lo so che mi desideri...dimmi chi è" 

"Sungcheol ti fai trattare così da Jeonghan dovresti essere il leader!"

Mi giari e c'era JR ad osservarci, mi guardò abbastanza male. S.coups si riprese e rispose "Non succederà più" e scappò lasciandomi solo.

"Lo sai che non devi usare queste tecniche" 

"Ahh volevo sapere chi era andato da..." mi fermai forse lui non sapeva di quello che stava succedendo 

"Rin giusto? Tranquillo c'è una persona affidabile a farle compagnia" mi passò davanti e anche lui se ne andò lasciandomi con i dubbi

"E chi sarebbeeee!"


+ Rin +

Quel tizio era appena entrato dalla mia porta e con uno sguardo assassino lo perlustravo dalla testa ai piedi. Lui sorrise

"La smetti di analizarmi non sono mica un mostro"

Non volevo crederci, era anzi è troppo uguale il viso così delicato e quasi femminile 

"Quindi tu adesso starai da me?!" chiesi puntandogli il dito adosso, lui sorrise un'altra volta e quelle labbra mi uccisero "Si, posso sistemare le cose?" 

"Sali le scale e seconda porta a destra, infondo al corridoio" gli indicai la stanza dei miei genitori, appena sparì dalla mia vista chiamai subito Mihi

•Pronto?•

•Ciao Mihi•

•Ah Rin sei te, cosa c'è?•

•Ti ricordi quella femmina che ti avevo indicato sul giornalino?•

•hahahaah si si me lo ricordo•

•Ecco..percaso come si chima quel gruppo?•

•Ahhh come mai lo vuoi sapere?!•

•Beh..ecco...•

"Ho sistemato la mia roba, posso sapere dov'è il bagno?"

Mi voltai e vidi il ragazzo a torso nudo, l'asciugamano in mano e i jeans di prima, ma non pensavo stretti. Rimasi pietrificata mentre Mihi mi cercava al telefono

•Rin!!! RIN CI SEI????•

•Ti richiamo dopo•

Lui mi guardò aspettando una mia risposta "E' infondo al corridoi, ti faccio vedere come funziona, perchè l'acqua crea problemi"

Gli mostrai come sistemare il rubinetto per la doccia, in casa mia l'acqua fredda e quella calda si odiano e si scambiano spesso

"Allora certe volte dovrai mettere il blu per quella calda o viceversa"

"Ah capito!" senti la sua frase vicino al mio orecchio e il peso del suo viso appoggiato alla mia spalla e poi sentì un suo sussurrò "Perchè non mi fai compagnia" sentì i brividi su tutto il corpo 

"Devo andare!" e chiusi la porta del bagno ero tutta rossa non sapevo cosa fare.

Andai sul divano e mi riposai 10 minuti per metabolizzare tutto quello che stava accadendo

"Bella addormentata" aprì gli occhi e mi ritrovai ancora quel tizio, ah già non gli ho dato il tempo di fargli dire il nome, mi sorrise e si sedette sul divano

"Scusami, non volevo far così prima era un picccolo scherzo. Jeonghan parla molto di te e volevo sapere come reagivi" 

"Jeonghan come fai a conoscerlo?" 

"Amico e ha ragione, sei molto credulona" 

"Non è vero!" diventai tutta rossa e lui fece una bella risata

"Che ne dici di andare a fare un giro?" 

Mi guardò come un piccolo cucciolo abbandonato in cerca di affetto

"Oggi?! Non possiamo aspettare domani.."

Chiesi imbarazzata, non volevo passare il mio primo san valentino in compagnia di un ragazzo sconosciuto

"Capisco...torno subito..."

Mi diede un bacino sulla guancia e se ne andò da casa mia.

"Ahhh cosa ho fatto di male"

- Sul Danubio Blu -

Il mio cellulare stava squillando, era impossibile perché l'unico contatto che ha quella sinfonia 3 soltanto una persona...

•Ehy sorellina mia•

•AHHH FRATELLONE PERCHÉ MI CHIAMI SOLO ADESSO •

•Scusami sono riuscito ad allontanarmi adesso dalla matrigna• 

 Prima di me, 10 anni prima è nato mio fratello, ma i miei genitori erano troppo giovani e all'inizio della loro carriera. 

Decisero di abbandonarlo all'orfanotrofio in america e lì una famiglia lo prese e Clarissa, la donna che l'ha conquistato, e riusci a chiamarla 'mamma' morì 5 anni dopo. L'uomo si risposò e la matrigna non vuole sapere niente soprattutto di me.

•Non vuole proprio• cominciai a piangere, non lo vedo da tanto tempo per colpa di quella.

•Lo so Rin, con Clarissa era diverso• 

•Almeno riuscivo a vederti•

<EHY TU INSOLENTE CON CHI STAI PARLANDO>

•Oh no, sta arrivando ci sentiamo•

•Verrai a trovarmi•

•Il prima possibile•

Ecco ora dovrò aspettare altri mesi prima di risentirlo, cominciai a piangere come una fontana e scivolati a terra, in questi casi neanche le sinfonie di Mozart possono consolarmi.

Ad un tratto qualcuno mi abbracciò, pensavo che era tornato il ragazzo di prima

 "Non voglio vederti così..Dolcezza"

Lo guardai nei occhi..... era Jeonghan.

"Cosa ci fai..qui.." mi accarezzò il viso e si avvicinò a me.

La differenza dei nostri sguardi era pochissima.

"Volevo augurarti buon san valentino"

Guardai la piccola scatola appoggiata sulle mie mani, l'aprì e vi era una collana con due ciondoli uno a forma di fiore e l'altro più piccolo a stella.

Sorrisi, le mie emozioni andavano tra gioia e tristezza, ritornai a guardare Jeonghan 

"Non dovevi.." 

"Oh si invece" senza riuscire a finire la frase che lui mi zittì con un dolce bacio. Era come se fosse un sogno troppo reale.

I Hate a Perfect AngelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora