Mi misi a letto sfinita, era stata davvero una serata stressante, carica di emozioni e chiarimenti. Dovevo riprendermi un po' altrimenti sarei scoppiata. Era già la mezzanotte ed ero appena tornata. Non sapevo come mi sarei dovuta alzare l'indomani mattina, era davvero un mistero.
Avrei affrontato una delle sette fatiche di Ercole ma me l'ero cercata. Mia madre era già in un sonno profondo ed era meglio altrimenti mi avrebbe sgridato per l'ora tarda. Mi misi su un lato e cercai di addormentarmi. Cosa che mi riuscii facilmente data la stanchezza.Sognai i fatti accaduti la sera precedente, come il discorso avuto con Shawn.
- Forse ho sbagliato a baciarti, forse non dovevo. Non chiedermi il motivo perché l'ho fatto perché non saprei darti una risposta sensata. Però non lo so... forse ho sbagliato però mi è piaciuto ed è questa la cosa strana. Non voglio che si rovini il rapporto che ci siamo andati a creare pian piano. Facciamo come se non fosse successo nulla... Okay? - mi aveva detto.
Il problema è che anche a me, come lui, era piaciuto molto e non potevo evitarlo. Ma aveva assolutamente ragione lui, era uno sbaglio, avremmo rovinato il nostro rapporto.
A malincuore accettai la proposta.
***
Alzai la mano trepidante.
- Collins? - chiese Mrs Price, la professoressa di matematica.
- Tre virgola due - scattai - Giusto - rispose lei con un sorriso complice. Era da mezz'ora che Catherine stava cercando di risolvere un problema alla lavagna, era andata anche Alex, una nostra campagna, ad aiutarla ma niente. Forse non ero un genio come Tyler ma quel problema lo avrebbe saputo svolgere anche un bambino di due anni!
Stavo pensando che magari avrei dovuto parlare con lui, cioè Tyler, per il fatto di Shawn ma lasciai stare per quel giorno.
Era finalmente arrivato il venerdì, il secondo venerdì di ottobre. Significava proprio che quella sera sarei dovuta andare al ballo con Kate. Forse non era un cavaliere ma era pur sempre la mia migliore amica. E poi che mi importava! L'importante era andarci e divertirci, non era necessariamente importante sapere con chi andare.
- Avete fatto la verifica di matematica? - chiese Sandy. Sbuffai - Sì, la scorsa settimana... -.
Era una nuova arrivata e mi aveva preso di mira, odiavo essere cercata in continuazione, anche per sciocchezze. Altri avrebbero ucciso per essere cercati ma io lo odiavo.
A salvarmi fu proprio il suono della campanella. Misi lo zaino in spalla e portai alcuni libri in mano fino all'armadietto. Lo aprii e riposai i libri al suo interno prendendo la tuta. Avrei avuto educazione fisica e dovevo sbrigarmi a scendere in palestra. Acciuffai la tuta e involontariamente lasciai ricadere un foglietto rosa shocking. Lo aprii lentamente e poi lo lessi, con altrettanta apprensione.
So che siete stati voi a lasciare la finestra aperta. Stai attenta piccola Annie, non tutti sono contenti di vedervi insieme.
Sbiancai e riposai il foglio nell'armadietto. Questa volta non c'era nessuna firma ma era chiaro che fosse stata sempre la stessa persona.
Scesi giù in palestra ancora agitata e mi cambiai velocemente per evitare di dover rimanere ancora in compagnia di Catherine, che sfortunatamente frequentava il mio stesso corso anche in quella materia. Avevo il vago presentimento che quella C con cui erano stati firmati i vari bigliettini era proprio la C di Catherine.
Legai i capelli castani in una coda alta ed entrai nella palestra. Fortunatamente le temperature non erano poi così basse.
Trovai alcuni miei compagni correre e mi unii a loro senza perder tempo. Prima iniziavo, prima finivo, no?
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Quel ragazzo con la chitarra in mano
ФанфикAnnie non se lo aspettava, non se lo sarebbe mai immaginato. Non avrebbe mai potuto prevedere che aprendo quella porta la sua vita sarebbe cambiata. "Non sapevo che dietro quella porta si nascondesse il mio destino" *** INFORMAZIONI E AVVERTENZE Tu...