Capitolo 45

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7.30 pm lessi sul display del mio cellulare. Mi alzai dal letto prendendo la borsa appoggiata su di esso prima di darmi un'ultima occhiata allo specchio. Il vestito blu aderente mi fasciava dal seno alle ginocchia. Era comodo ed elegante. Pensavo che sarebbe piaciuto a Shawn, visto che aveva insistito lui per comprarmelo quel giorno che mi aveva portata al centro commerciale.

Indossai un cardigan chiaro, sui toni del beige, prima di uscire dalla stanza. I capelli raccolti in una coda alta mi slanciavano e anche i tacchi facevano la loro parte. Io amavo i tacchi, trovavo che davano un'altra aria alla persona che li indossava, ma purtroppo non ero così brava a camminarci. Per fortuna quella sera ne avevo indossato un paio, dello stesso colore del cardigan, che non erano molto alte, anzi erano comodissime.

Scesi le scale facendo attenzione a non cadere. Quando arrivai al primo piano udii la porta aprirsi e poi chiudersi, segno che mia madre era rientrata, e infatti quando arrivai al piano terra trovai mia madre con una confezione in mano.

- Che bello questo vestito! Ieri ti ho detto di andare a comprarne uno, ma non sapevo che ne avevi uno così bello -

- Me l'ha regalato Shawn - risposi sorridendo e avvicinandomi a mia madre.

- Ah... Ho preso questa, credo sia buona oltre che bella - annunciò con un sorriso smagliante porgendomi la torta confezionata.

- Grazie. Non la apro per vedere com'è, però - dissi prendendola in mano.

- Non riesco a credere che mia figlia sia già cresciuta - ammise guardandomi. Abbandonai la torta sul tavolo da caffè accanto a noi prima di abbracciarla e affondare il viso nei suoi capelli.

Il suono di un clacson ci interruppe. Aggrottai le sopracciglia staccandomi da mia madre. Shawn di solito aveva la moto, e non una macchina visto che dopo la multa, i suoi genitori gli avevano proibito di prenderla. Andai verso l'ingresso e aprii la porta. Riconobbi subito l'auto, era Shawn. Tornai in salotto per prendere la torta e dopo aver salutato mia madre andai verso la macchina.

Shawn scese dall'automobile per aprirmi lo sportello e ne approfittò per salutare cordiale mia madre. Stava facendo la parte del bravo ragazzo futuro gentiluomo. Risi divertita nel vederlo.

- Buona sera - salutò salendo in auto.

- Ciao Shawn, divertitevi - ricambiò mia madre chiudendo la porta. Speravo di divertirmi veramente, visto che in quel momento l'ansia era l'unica sensazione che riuscivo a provare.

Shawn girò le chiavi facendo partire la macchina e mettendosi alla guida.

Lo vidi guardarmi velocemente con la coda dell'occhio.

Lo studiai attentamente. Le braccia sul volante, la testa dritta puntata sulla strada davanti a noi, i lineamenti definiti ma allo stesso tempo dolci, le braccia e le spalle muscolose, la camicia azzurra aderente, i pantaloni blu perfetti per le sue gambe. Era bellissimo, chiunque si sarebbe potuta facilmente innamorare di lui. E ciò mi rendeva gelosa.

- Hai finito di studiarmi? - disse con un ghigno guardandomi per un attimo per poi ritornare con gli occhi davanti a sé. Sorrisi imbarazzata spostando lo sguardo fuori dal finestrino.

- Ti sta benissimo questo vestito... - sussurrò sorridendo. Arrossii leggermente.

Aprii bocca per parlare e lo stesso fece lui.
Ridemmo imbarazzati poi sospirai e parlai - Come mai hai preso la macchina? -.

- Oggi dobbiamo arrivare con i capelli a posto - disse con un sorriso a trentadue denti. Mi lasciai scappare una risatina.
- Tu cosa stavi dicendo? - chiesi stando attenta a non far cadere la torta che era adagiata sulle mie cosce.

Quel ragazzo con la chitarra in manoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora