Sciacquai i capelli da tutta quella schiuma e uscii dalla doccia avvolgendomi in una tovaglia.
Prima di uscire dal bagno avvolsi i capelli in una tovaglia più piccola.
Arrivata in camera indossai l'intimo, un paio di jeans e una felpa di due taglie in più alla mia.
Asciugai i capelli lasciandoli ricadere mossi sulle spalle e dopo aver sistemato per bene la camera scesi in salotto dove Mr Mendes, Shawn e Ashley stavano guardando il telegiornale. Sicuramente Sarah stava preparando la cena.Shawn e il padre erano sul divano, al contrario di Ashley che era seduta a gambe incrociate sul tappeto davanti il divano. Mi accomodai accanto a Shawn sul divano, per rilassarmi un po', anche se durante tutta la giornata non avevo combinato nulla, oltre che studiare un po'.
- Ashley hai finito il progetto? - domandò il padre alla figlia. Mr Mendes non era un uomo molto socievole, parlava poco o niente. Ma era un buon osservatore, a quanto avevo capito. Doveva avere un buon rapporto con i figli, soprattutto con Ashley.
Sotto sotto, doveva essere un uomo dall'animo buono.
- Sì, grazie papi. È venuto bellissimo, prenderò sicuramente un voto alto - trillò la figlia in risposta.
- Sai Annie, mio papà è bravissimo nei lavori manuali e mi ha aiutato a realizzare un modellino di vulcano per un progetto di scienze - continuò la ragazzina.
- Wow, me lo fai vedere dopo? - chiesi, facendola sorridere e annuire.
L'uomo dall'altra parte del divano sorrise guardando la scenetta.
- Deve bruciare quella maledetta scuola - si lamentò Shawn coprendosi gli occhi con il braccio e gettando la testa all'indietro, sulla spalliera del divano.
Sorrisi per la sua espressione, prendendo il cellulare e mandando un messaggio a Kate.
"Ehii. Tutto okay?"
"Si si" rispose subito dopo "Sei da Shawn?".
"Si" digitai.
- Ragazzi, a tavola! - urlò Sarah, da oltre il grande arco in legno, per farsi udire.
"Vado a cena, ci sentiamo dopo, okay?"
"Okay. Buona cena" rispose la mia amica.
Il mattino seguente mi svegliai decisamente di buon umore, e dopo aver indossato la divisa e aver fatto un'abbondante colazione, uscii fuori al seguito di Shawn.
- A che devo questo sorriso? - chiese camminando con le mani in tasca al mio fianco. Lo guardai di sottecchi alzando un sopracciglio. Era ovvia la risposta. Ero al culmine della felicità perché avevamo chiarito tutto e in quel momento non mi sembrava neanche vero che stessimo camminando insieme tranquillamente, e non come le altre mattine.
Ghignò divertito.
Sospirai quando l'autobus si fermò davanti il cancello della scuola.
Prima che potessi alzarmi dal mio posto Shawn mi fermò.
- Annie, non voglio che Catherine scarichi la sua furia su di te. Non ti offendere se starò lontano da te a scuola. Va bene? - sussurrò.
Annuii prima di alzarmi al suo seguito. Prima di scendere i quattro gradini del bus Shawn mi lasciò un bacio sulla guancia. Sorrisi come un ebete andando verso Chanel, che era seduta vicino ad un muretto.
- Ciao! - salutai.
- Ehi - ricambiò alzandosi da terra - Oggi di buon umore? -.
- Sì - risposi sovrastata dal suono della campanella. Sbuffai rumorosamente unendomi a Chanel per entrare.
STAI LEGGENDO
Quel ragazzo con la chitarra in mano
FanfictionAnnie non se lo aspettava, non se lo sarebbe mai immaginato. Non avrebbe mai potuto prevedere che aprendo quella porta la sua vita sarebbe cambiata. "Non sapevo che dietro quella porta si nascondesse il mio destino" *** INFORMAZIONI E AVVERTENZE Tu...