Katherine

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Chapter 22

Katherine

"Forse in matematica
Non ero molto bravo,
Ma con te ho imparato
Che il doppio di 'sei' è 'siamo'."

~Gionny scald~

Il giorno seguente volò e ben presto arrivò il giorno tanto atteso: il primo giorno di scuola.

Mi vestii con un jeans stretto strappato e una canotta nera con scritto 'smile'.

Già, il giorno prima ero andata insieme a mia zia a fare un po' di shopping!

"Buon inizio tesoro!" La ringraziai per il passaggio e scesi rapidamente dalla macchina prendendo lo zaino e facendo particolare attenzione a non cadere davanti a tutti e iniziando il mio nuovo anno scolastico con una figura di merda.

Non c'era da scherzarci, ne sarei stata capace!

Controllai l'orario: alla prima ora avevo il corso di Inglese.

Cercai ovunque, e in culo al mondo, nell'angolino più improbabile e nascosto, trovai laula dove si sarebbe svolto il corso di inglese.

Bussai, visto che la porta era già chiusa, evidentemente dal professore, e dopo aver ricevuto il suo permesso entrai.

"Tu dovresti essere la ragazza nuova?!" Disse il professore abbastanza giovane con un piccolo sorriso.

"Si, mi chiamo Claire Olson." Dissi dando un'occhiata veloce alla classe.

"Si, Claire Olson, da New York." Disse lui leggendo qualche foglio.

Annuii rivolgendogli un altro sorriso tirato.

"Vai pure a sederti vicino a Katherine." Disse lui indicandomi una ragazza bionda al primo banco.

Fantastico...

"Piacere Katherine, ma chiamami Kate ti prego." Disse la ragazzi con un gentile sorriso.

"Claire." Dissi io ricambiando un sorriso e tirando fuori i libri ritirati la sera precedente.

"Adesso, per un mesetto faremmo un po' di ripasso sulle ultime cose studiate l'anno scorso, così che Claire potrà capire che dove siamo arrivati con il programma." Spiegò il professore e tutti annuimmo.

L'ora passò velocemente e ben presto mi trovai fuori a cercare di avere una conversazione con la mia nuova comoagna di banco.

"È da tanto che vivi qui?"domandai mentre davo un morso alla mia mela.

"Si, ci sono praticamente nata.- Rispose lei e annuii.-tu invece da quanto stai qui?" Mi chiese.

"Circa due settimane, sono venuta qua per le vacanze estive e mi sono innamorata di questo posto!"

'E di Harry ma..dettagli. ' aggiunse il mio subconscio.

"Bhe... non sono mai stata a Nwe York, ma sono sicura che è una bellissima città! " disse lei difendendo la mia città natale.

"Si, diciamo che è una città molto...em..attiva." dissi io e lei ridacchio.

La campanella suonò e la sentii sbuffare.

"Mi accompagni, devo prendere il libro di filosofia?" Annuii e ci incamminammo.

Si fermò davanti ad ub armadietto verde, come tutti gli altri, e dopo averlo aperto ne tirò fuori un libro gigantesco.

"Wow, perché io non ne ho uno?" Domandai aggrottando le sopracciglia.

Lei sorrise e mi prese per mano portandomi davanti ad unaltro armadietto uguale e poco distante dal suo.

"Questo è il tuo. Metti la password" disse lei voltandosi per lasciarmi un po' di privacy.

Inserii la password e dopo aver riposto i libri che mi tenevo appresso ce ne andammo al corso di filosofia.

"Bhe, almeno non ho fatto ritardo!" Dissi ridacchiando e sedendomi vicino a lei.

Nella mia vecchia scuola non c'era filosofia, perciò mi sarei dovuta dare da fare per recuperare l'anno perso.

"Chi è Claire Olson?" Chiese la professoresso dopo minuti che sfogliava il registro.

Alzai la mano e lei storse la bocca.

"Sei nuova?"

Ma come?Non lo vedi?

"Em..si" risposi alla domanda anche se mi sembrava ben evodente e lei iniziò la noiosissima lezione parlando cosi velocemente e farfugliando tanto che non riuscii a scrivere niente di sensato.

"Bene, per oggi è tutto." Disse e noi uscimmo dalla classe tutto annoiati.

"Filosofia con lei è uno strazio" commentò la bionda e annuii.

"Ho notato." Dissi sbuffando e cambiando classe.

"Vado a prendere un po' d'acqua alle macchinette. Vuoi qualcosa?" Mi domandò alzandosi.

"No grazie" annuì e usci mentre io controllai il telefono per la prima volta da ieri sera.

*inbocca al lupo piccola*

Era incredibile come un suo messaggio mi faceva venire la pelle d'oca e le farfalle nello stomaco.

*crepi*

Riposi velocemente il telefono nella rasco posteriore dei jeans nuovi e mi presentai per la millesima volta in questa giornata con un piccolo sorriso.

*ti passo a prendere?*

*no, non vorrei creare scandalo*

Uno stupido sorrisone mi cresceva nella labbra e Kate mi guardava in modo strando prima di notare il mio telefono dentro l'astuccio.

"Fidanzatino?" Alzai gli occhi al cielo scuotendo la testa.

"No, amico." Mi difesi arrossando.

"Sese, ci credo, per ora." Ridacchiai continuando a seguire la noiosa lezione.

Le cinque ore strazianti di lezione finirono e io e Katherine ci scambiammo i numeri di telefono e mi dette un passaggio a casa con la sua macchina.

"Bhe, ci vediamo domani."

"Si, grazie del passaggio."

Avrei dovuto sicuramente comprare un motorino, non potevo farmi dare continuamente strappi dai ragazzi o da mia zia, o da Kate.

Entrai in casa dove trovai Harry sdraiato nel mio divano.

"Cosa ci fai qui?"

"Ciao anche a te piccola".

Mi scuso per il capitolo breve, ma i commenti e i voti sono molto scarsi, perciò ho deciso che fino a che non continuo inutilmente. La storia, ovviamente, non la cancello, anche perché sarebbe stata una perdita di tempo scriverla, ma non la continuo cone prima, ovvero una volta ofni tre giorni. Spero che con il passare del tempo vi inizierà a piacere, così che commenterete e voterete in tanti.

Vi ringrazio comunaue voi, che state leggendo.

Vi ricordo le mie due page insta:

• @storie.romantic_novelsss

•@official_romanticnovelsss

Commentate in tanti per farmi capire e sapere che ci siete e che sostenete sia me che la storia.

Vi ricordo le altre mie due storie:

• "Ti amo fottutamente troppo"

• "An Other Possibility" ~ Seguel of Ti amo Fottutamente Troppo~

A, spero, presto!!

Gigia xoxo

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