Capitolo 5

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Due giorni dopo a scuola incontro Lele nei corridoi.

Quando mi saluta e mi ferma non sono neppure troppo sorpreso.

"Ehi! l'altro giorno la mia ragazza è passata a prendere degli spartiti che avevo lasciato in sala musica, mi ha detto che avete parlato e che le hai detto che ci tenevi che guarissi presto."

Nascondo immediatamente l'irritazione che le sue parole hanno scatenato.

"Si, beh si."

Lele scoppia in una risata canzonatoria.

"Avanti, sappiamo entrambi che non è vero; noi ci odiamo no?"
"A quanto pare."
"Ecco, Alessia è fatta così, vuole sempre... sempre far andare tutti d'accordo. A quanto pare il suo prossimo obiettivo è di farci diventare amici del cuore."

A questo punto sono io a scoppiare a ridere.

"Ah si? e crede di riuscirci?" chiedo.
"Credimi, meglio non contraddirla. A questo punto penso ti serva un corso di recitazione."
"Ci serva."
"No, ti serva. Hai sempre messo un muro tra di noi. Siamo d'accordo allora?"
"D'accordo su cosa?"
"Sul fatto che da oggi in poi proveremo ad essere amici ovviamente."
"Stai scherzando."rido della pateticità della situazione "Solo perchè la tua ragazza fa i capricci dovrei iniziare a frequentarti?"
"A quanto pare ha deciso anche di invitarti alla festa che si terrà a casa mia questo Venerdì."
"Che?"
"Niente di speciale, mangiamo e suoniamo. In ogni caso te lo chiederà lei stessa."
"Non hai niente in contrario con questo?"
"Io ti ho sempre stimato Cristiano, sei tu quello che mette muri senza motivo. Ci conosciamo da anni, sarebbe potuta andare diversamente."

Rimango colpito dalle sue parole, e in qualche modo, sorpreso.

"Ci vediamo allora! Ciao Cri" Lele accenna un sorriso e mi dà una pacca sulla spalla prima di andarsene, e io mi chiedo se per caso il mondo si stia rivoltando.


La prima cosa che faccio quando torno a casa è buttarmi sul divano e accendere il mio amato pc.
Ho bisogno di rilassarmi e distrarmi un po'. Accedo a Facebook e trovo due nuove richieste di amicizia:
Mi strozzo quasi quando vedo i nomi di Lele e Alessia, a quanto pare Lele non stava scherzando. Inizio a ridere sguaiatamente davanti al computer, pensando alla comicità della situazione.
Ad ogni modo decido di accettare entrambi, ma chiudo immediatamente Facebook; non ci tengo a vedere le loro foto da fidanzati imbarazzanti, grazie.

Sto per andare a farmi qualcosa da mangiare quando sento il cellulare vibrare: lo sblocco, e trovo un messaggio da Alessia.
Questa pazza mi sta fottutamente stalkerando.

"Ciao Cri, mi piacerebbe tanto venissi a suonare alla nostra festa questo Venerdì. Dopo ti mando l'indirizzo, ci conto eh! facci sapere x"

Decido di rispondere immediatamente:

"Per quale motivo dovrei venire ad una "festa" dove ci sono persone che mi stanno sul culo? illuminami."

"Per il semplice fatto che queste persone non ti stanno davvero sul culo."

"Perchè pretendi di leggermi nella mente? stai fallendo miseramente."

"Mi stai dicendo che rinunci a una bella esibizione in pubblico?"

"Non ho bisogno di queste cose."

"Non avevamo stabilito una tregua? "

"La nostra tregua non comprende appuntamenti."

"Non è un appuntamento, ma una festa"

"È la stessa cosa."

"No."

"Beh preferirei sicuramente uscire solo con te che subirmi anche Lele"

"Ti stai dichiarando?"

"Sto dicendo che sei piu' sopportabile del tuo fidanzato."

"Grazie del complimento."

"Prego."

"Verrai?"

"Dove?"

"Uffa Criiiiiiii"

Rido davanti al cellulare. Perchè è così testarda? Crede davvero di esserlo piu' di me?

In ogni caso decido che forse, per questa volta, potrei provare.

"Va bene"

"Ci sarai??"

"Ci sarò. "

Non posso evitare di sentirmi, per una volta, importante per qualcuno.

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