Capitolo 32

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Nota: ho scritto questo capitolo ascoltando "Tutti i miei sbagli" dei Subsonica (versione acustica), mi ha dato tanta ispirazione ed è assolutamente la canzone per questo capitolo. Ascoltatela mentre leggete,  perchè ne vale la pena. Buona lettura x


La sveglia suona imperterrita, ma la metto a tacere immediatamente. Oggi è Lunedì, e vorrei stare solo sepolto nel mio letto per tutta la giornata. Purtroppo però non posso concedermi questo privilegio, così, dopo i consueti cinque minuti di preparazione mentale, mi alzo dal letto e vado a sciacquarmi la faccia. La gente odia i Lunedì, e mi sono sempre chiesto perchè. Il Lunedì per me ha sempre rappresentato un nuovo inizio, una specie di rinascita. Ora invece ogni nuovo Lunedì mi sento come se dovessi andare in guerra: in realtà ogni giorno è così da quando la conosco. Da quando la conosco ogni giorno devo combattere con mille cose che prima ignoravo: i miei capelli, il mio viso, la mia ansia, i miei vestiti, le persone e, per finire in bellezza, me stesso.

Quando ho posato gli occhi su di lei per la prima volta ho ufficialmente iniziato la guerra contro Cristiano. Se Cristiano non fossi io, riderei fino alla fine dei miei giorni.

Pensavo che queste cose potessero accadere solo nei libri per adolescenti e nei film, e ora mi sembra davvero di essere dentro la brutta copia di Twilight.

Rido, pensando che io potrei fare sicuramente la parte di Jacob, in quanto sicuramente verrò lasciato in disparte a guardare la coppietta felice che si ama, che va avanti con la propria vita, mentre io rimango qui, come una ruota vecchia e bucata, a guardare le cose scorrere.

Purtroppo o per fortuna non sto lasciando scorrere un bel niente, ma sto lottando.

Io sto lottando per lei. È bello vederla arrendersi ogni giorno di piu' a me, ma questo non vuol dire che ho il diritto di illudermi. Ripenso a ieri sera, e mi rendo conto di essere stato piuttosto sfacciato a baciarla così, in un luogo pubblico, dopo la sua richiesta insistente di darle tempo.

Come faccio a darle tempo? dovrei farlo, dovrei davvero farlo, ma questo significherebbe starle lontano e perderlo, il tempo. Perderei tempo dandolo a lei. In realtà ho paura che scelga lui. Ho la dannata paura che standole lontano lei si dimentichi in fretta di me: che si dimentichi dei miei baci e di ogni cosa che le ho dato. Volerla così tanto fa male, fa male tutto.

Starle vicino in questo modo fa male come l'aria fredda che mi sfiora il viso quando esco dal piacevole torpore di casa, mentre mi preparo per affrontare uno dei tanti, ora maledetti, Lunedì.


***


Quando esco da scuola ignoro la sensazione che provo all'altezza del petto.

Oggi a laboratorio musicale lei non c'era. Avrei dovuto aspettarmelo, e da una parte, è stato meglio così. Non c'era nemmeno Lele però, e non posso reprimere la fitta di gelosia che mi assale.

La gelosia, questa maledetta. Se fosse un oggetto la scaraventerei contro il muro a non finire. Vorrei distruggerla, annientarla, ma non posso.

Magari fosse così semplice, magari fosse un oggetto da spaccare contro il muro. Ora starebbe lì in mille pezzi, rotta, inutile. Potrei decidere se buttarla o meno, avrei io il controllo delle cose.
Invece no. Invece è incontrollabile, come tutti i sentimenti umani. A volte, vorrei non essere umano.


Arrivo a casa, e, come mi succede da qualche tempo a questa parte, lascio perdere tutto e mi butto sul letto, infilandomi subito le cuffie.

Chiudo gli occhi, e non c'è altra cosa, non esiste nulla, se non le parole che mi trafiggono come lame.


"A caduta libera

in cerca di uno schianto

Ma fin tanto che sei qui

Posso dirmi vivo


Tu, affogando per respirare

Imparando anche a sanguinare

Nel giorno che sfugge

il tempo reale sei tu

sai difendermi e farmi male

Sezionare la notte e il cuore

Per sentirmi vivo

In tutti i miei sbagli



Non importa molto se

Niente è uguale a prima

Le parole su di noi

Si dissolvono così



Tu affogando per respirare

Imparando anche a sanguinare

Nel giorno che sfugge

Il tempo reale sei tu

sai difendermi e farmi male

Sezionare la notte e il cuore

Per sentirmi vivo

In tutti i miei sbagli


Tu affogando per respirare

Imparando anche a sanguinare

Nel giorno che sfugge

Il tempo reale sei tu

sai difendermi e farmi male

Sezionare la notte e il cuore

Per sentirmi vivo

In tutti i miei sbagli



Tu il mio orgoglio che può aspettare

E anche quando c'è più dolore

Non trovo un rimpianto

Non riesco ad arrendermi

A tutti i miei sbagli

Sei tutti i miei sbagli

Sei tutti i miei sbagli

Sei tutti i miei sbagli"




Il cuore mi batte furiosamente, quando la canzone finisce.

Ogni cosa ormai è sua. Lei si è presa ogni cosa: ogni pensiero, ogni parola, ogni canzone.

Trovo lei in ogni cosa, e continuo a sbagliare, perchè lei è,

Lei è tutti i miei sbagli.


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