Capitolo 3

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Le due ore di laboratorio musicale passano molto velocemente, e prima che me ne renda conto, sono finite.
Oggi ho ricevuto parecchi commenti positivi per la mia versione al piano di Starlight, e nonostante la fastidiosa presenza dei "due piccioncini" è andato tutto a gonfie vele.
Avrò sicuramente un ruolo da protagonista nello spettacolo di fine anno, e mi va bene così.
Ho sempre voluto primeggiare, ho sempre lavorato duro per arrivare primo nelle cose, e ho sempre preteso il meglio da me stesso. La musica, la mia musica, è una costante nella mia vita, sin da quando ero bambino, ed è la cosa che tendo a fare meglio, trascurando tutto il resto: trascurando affetti, amicizie, famiglia, scuola.
Ricordo ancora le urla di mia madre quando in camera cantavo al posto di fare i compiti, e quando finalmente un giorno si è arresa a quello che ero, che sono.
Arrendersi a me sembra sia piuttosto facile, esaspero le persone con la mia testardaggine.

Mi avvio fuori da scuola e inizio a camminare perdendomi in pensieri sconosciuti a cui non darò mai voce. Come faccio ad ammettere che sto pensando a tutto quello che non vorrei pensare?
Mi rendo conto dopo un po' di aver messo le cuffie a vuoto, così faccio partire la musica.
Trouble dei Coldplay mi invade la mente, e per un po' non penso ad altro che non sia il testo della canzone.

Quando arrivo a casa sono le sei di pomeriggio: mi arrendo ad una doccia, e anche lì i pensieri hanno la meglio. Durante il ripasso mentale della giornata ecco che appare lei, di nuovo.
È piuttosto difficile dire che sensazioni provo verso la ragazza di Lele, non conosco nemmeno il suo nome, ma mi è bastato vederla due volte per appurare che probabilmente mi sta piu' sui coglioni lei di lui. Certo, a me stanno sui coglioni tutti e ho pochi amici- e mi è sempre andato bene così- ma ci sono giorni in cui vorrei che le cose si ribaltassero. Vorrei essere bello e dannato, vorrei avere dei bei capelli e meno brufoli, vorrei avere piu' amici e- no.

No. Vado bene così. Tutto il lavoro che ho fatto negli anni non andrà buttato ora, ora che me ne frego di tutto e di tutti e vado avanti per la mia strada.

Chiudo l'acqua e mi vesto velocemente, tornando in camera.
Quante volte durante il giorno lotto con il mio cervello?
Ecco, il mio cervello è una di quelle cose che a volte vorrei non avere, per non essere costretto a pensare.
Ancora una volta mi affido alla musica, sedendomi al mio piano personale, probabilmente il regalo piu' bello mai ricevuto.

-Logico sì, è Logico
per tutti persino per te
Ragazza dagli occhi caleidoscopio
Solo la luce corre nel vuoto

Non succede quasi mai, a due come noi
di credere, che sia possibile trovare un complice, in questo disordine
Tracciare un'orbita nell'atmosfera
Amore mio la logica non è sincera
Chissà se amare è una cosa vera

Siamo molecole, oltre le nuvole
Corsie chilometriche
Raggi di luce, di bombe atomiche
Pronte ad esplodere

Stasera la logica non è sincera

Chissà se amare è una cosa vera

Chissà se amare è una cosa... vera-

Il senso di libertà mi avvolge immediatamente, appena finisco di suonare le ultime note.
Non ho altro da dire, se non quello che canto.

Non ho niente da dare, da offrire, se non la mia musica.

La sensazione che sento quando vado a dormire quella sera non mi piace per niente, e, io che affronto sempre tutto, per la prima volta scelgo di ignorare.

Ignoro quella sensazione, e chiudo gli occhi.

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