Capitolo 27

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Ci ho messo poco ad arrendermi a Cristiano, talmente poco che le sue labbra ora sono sulle mie e ogni cosa sembra sparire, dissolversi nel nulla.

Ci siamo solo noi, e tutto il resto non esiste. Non penso a niente se non alle mie labbra sulle sue, ed è una sensazione talmente bella che vorrei non finisse mai. Finirà invece, inevitabilmente, ma non ci voglio pensare. Voglio godermi questo momento senza avere inutili ansie, senza pensare al dopo.
È così bello Cristiano, sotto il mio corpo; sono seduta sulle sue gambe, ho le mani nei suoi capelli e il suo profumo si fonde con il mio, mentre le nostre labbra si toccano. Non riesco a staccarmi da lui, e quando lo faccio, è solo per riprendere fiato. Mi sorride dolcemente, e adoro quando fa così. Quando sorride per metà, senza mostrare i denti, e nelle sue guance si formano delle piccolissime fossette. Non posso permettermi di pensare ad altro, e a quello che ho appena fatto. L'ho voluto, l'ho voluto fortemente. Non riesco a stargli lontana, anche volendo. Non riesco a rinunciare a lui da quando è entrato nella mia vita. Non riesco a rinunciare alla sua voce, al suo modo di parlare, ai suoi occhi, al modo in cui mi guarda. Non riesco a rinunciare al modo in cui mi sento quando sono con lui, ed è difficile accettarlo, perchè non è facile per me ammettere di aver bisogno di qualcuno, ma con lui è così facile, talmente facile che potrei abituarmi. Potrei abituarmi alle emozioni contrastanti che provo standogli solamente vicino o toccandolo, potrei abituarmi ad ogni cosa che fa parte di lui. Dopo stasera ho capito che non posso essergli solo amica, non posso stargli vicino e vederlo baciarsi con un'altra, perchè sono terribilmente gelosa.

È patetico. Ho un ragazzo, e lo sto tradendo nel peggiore dei modi, e ora, in questo momento, non mi sento nemmeno in colpa. Non mi sento in colpa perchè sono felice. Il mio egoismo mi fa stare male, perchè sono sicura di amare Lele, ma forse non lo amo così tanto da poter rinunciare a Cristiano. Ripenso ancora una volta al fatto che quando sono con lui è come se fossimo in un mondo a parte, nel nostro mondo, e non posso far altro che confermarlo. Siamo noi, e basta.
Cristiano mi ha fatto mettere in dubbio tutto, in così poco tempo. Mi ha fatto mettere in dubbio la mia relazione, la cosa piu' importante che avevo, che ho. Di colpo non mi sembra piu' così importante, e non posso credere ai miei pensieri.

Ho bisogno di stargli lontano, per capire cosa voglio davvero. Ho bisogno di stare lontano da entrambi. Ora non sono pronta però, non sono pronta a stare lontana da Cristiano.

Continuiamo a baciarci, e sembra che nulla possa separarci.

Vorrei dirgli tante cose: vorrei dirgli quello che provo, e vorrei dirgli che non posso promettergli nulla. Non deve aspettarsi nulla da me. Non lo sto illudendo, perchè voglio anche io tutto questo, provo qualcosa per lui ed è innegabile ormai, solo che ho una persona al mio fianco, alla quale sto continuando a mancare di rispetto. Dio, se Lele sapesse.

Devo rimuoverlo dalla mia mente, e subito.

Quando le mie labbra si staccano da quelle di Cris, poso la testa sulla sua spalla, e restiamo così per un po', senza parlare. Mi ricorda il nostro primo bacio, e sorrido. Sono felice, sono felice tra le sue braccia.

"Posso restare a dormire?" non voglio andare a casa.

"Certo." mi dà un bacio sul collo e mi vengono i brividi. Non posso non pensare che dovrei essere a dormire dal mio ragazzo, ma le cose stanno andando molto diversamente, e nonostante tutto, mi va bene così.

Inizio a ridere, e Cristiano mi guarda interrogativamente.

"Dovrai prestarmi un pigiama, non posso dormire così."

mi accarezza i fianchi, prima di rispondermi.

"Puoi anche stare nuda per me." rido, e gli tiro uno schiaffo sul braccio.

"Piantala."

"E va bene." sbuffa teatralmente mentre mi sposto dalle sue gambe e si alza per prendermi, suppongo, il pigiama.

"Questo va bene?" sorrido quando mi porge un pigiama grigio.

"Benissimo." ok, ora devo cambiarmi, e non lo farò di certo davanti a lui.

"Cosa stai aspettando?" ride, e so che mi sta imbarazzando di proposito.

"Sarei molto felice se mi dicessi dov'è il bagno."

"Io sarei molto felice se ti cambiassi qui."

"Non se ne parla."

"Chiudo gli occhi, promesso."

"Non mi fido."

"Dovresti."

"No che non dovrei, posso andare in bagno ora?"

Cristiano si arrende, e mi indica la porta infondo alla camera.

Bene, ha pure un bagno personale.

Quando finisco di prepararmi per andare a letto e indosso il pigiama, rido davanti allo specchio. Dio, come sono arrivata fino a questo punto?

Ho addosso il pigiama di un ragazzo che non è il mio ragazzo, ma che mi piace tremendamente. Inspiro il suo profumo: ogni cosa qui sa di lui, e mi sento in pace, mi sento bene, come non mi sentivo da tanto.

Esco dal bagno, e Cristiano è sdraiato sul letto.

"Come sto?" giro su me stessa, e rido.

"Sei sexy." nel suo tono non c'è traccia di ironia, e arrossisco.

Vado a sdraiarmi di fianco a lui: il suo letto è abbastanza grande per entrambi, ma voglio stargli il piu' vicina possibile.

"Dormiamo?" mi sorride, e il mio cuore batte un po' piu' forte.

"Buonanotte Cris." mi giro dall'altra parte e il mio cuore fa una capriola quando mi abbraccia da dietro.

"Buonanotte Ale."

Quando mi addormento, mi addormento tra le sue braccia.

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