Capitolo 15

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Oggi è Sabato ed è passata una settimana.

Una settimana da quello.

Una settimana da quando è cambiato tutto, per me.

Oggi è Sabato e devo affrontare una nuova pesante giornata.

Mi alzo dal letto senza alcuna voglia di vestirmi e prepararmi per andare a scuola, ma non posso assentarmi anche oggi.

In questi giorni ho fatto finta che non sia successo nulla, ma la verità è un'altra.

La verità è che sono completamente pazzo.

Sono pazzo e sono perso, perso di lei.

E non me ne frega niente, non mi interessa.

Non ho più freni e inibizioni, non ho più niente. La voglio con tutto me stesso e ancor di più .
La voglio come non ho voluto mai niente in vita mia e mi sta consumando. Tutto questo, mi sta consumando. Da quando le mie labbra hanno toccato le sue non penso ad altro, e vivo nel ricordo di quel momento. Rivivo quell'istante continuamente nella mia mente, e posso sentire ancora il sapore delle sue labbra, posso ancora sentire il suo respiro dentro il mio e le mie mani sul suo viso. Posso sentire il suo profumo e le sue guance morbide sotto il mio tocco, e i suoi capelli solleticarmi le dita.

Posso sentirla ancora pronunciare il mio nome e posso sentire il mio cuore battere più forte, ma non posso esternare quel che provo. Non dopo il suo rifiuto, non dopo che se n'è andata per lui.
Così una settimana è passata nel completo silenzio, e vorrei ignorare, ignorare tutto.
Vorrei ignorare la rabbia e la frustrazione, la delusione, la gelosia.

Vorrei non aver paura di vederla con lui.

E invece ne ho talmente tanta che Lunedì ho addirittura saltato laboratorio musicale. Non è da me essere codardo, ma semplicemente non ce l'avrei fatta a guardarla negli occhi o a vederla con lui così presto. Non dico che non lo farò, perché sarà inevitabile. Sarà inevitabile rivederla e rivederla con lui.

Anche oggi indugio prima di indossare l'anello. Il suo anello. Non è passato giorno in cui non l'abbia indossato, ma ogni mattina combatto mentalmente con me stesso, perché indossarlo significa portare un ricordo di lei sempre addosso, e fa male.

Esco di casa e mi chiedo se questi pensieri avranno mai una fine, mentre mi dirigo a scuola.








Quando esco da scuola il cuore mi batte più forte, ma non ci faccio caso. Sono ormai abituato a questa sensazione.

Cerco di sfuggire il più possibile le persone, mentre con lo sguardo a terra e le mani in tasca mi dirigo alla mia macchina.

Improvvisamente mi sento afferrare un braccio, e il mio cuore si ferma completamente. Non può essere lei.

Mi volto e rimango piuttosto deluso e sorpreso dalla ragazza davanti a me.

"Ehi!" Elodie mi sorride del suo sorriso bianchissimo. I suoi capelli non sono più fucsia ma di un viola scuro.

"Ciao Elodie." Dalla mia voce non traspare nessuna emozione.

"Non sembri molto contento di vedermi." Sorride. Ci trova gusto ad infastidirmi?

"Si vede così tanto?"

"Non sei uno che nasconde bene le emozioni. "

"Lele aveva ragione. Mi servirebbe un corso di recitazione. " Sorrido.

"A proposito, sono venuta qui per parlarti di questo. "

"Del corso di recitazione ?" rido.

"No scemo, di Lele. Questa sera dà una festa a casa sua e, mi chiedevo se... se ti andrebbe di accompagnarmi. " Elodie mi guarda speranzosa. Ma Lele non ha nient'altro da fare che organizzare feste?

Mentre penso ad una qualsiasi scusa per rifiutare ricomincia a parlare:

"Si, ci sarà anche lei."

"Non te l'ho chiesto."

"Lo stavi pensando. "

"No, è ovvio che ci sarà. Stavo solo cercando una scusa per rifiutare. "

"Ma davvero? non lo avrei mai detto. Di solito quando ti piace una persona si fa di tutto per vederla."

Diamine, proprio a me doveva capitare una rompipalle del genere?

"Non ho mai detto che mi piaccia." mi difendo.

"Oh, si vede, fidati." Elodie inizia a ridacchiare fastidiosamente, e vorrei davvero fare di tutto per togliermela di torno.

"Elodie, no." la mia risposta è titubante, perchè la voglia di rivederla è talmente tanta che prendo in considerazione la possibilità di andarci davvero.

Perchè voglio farmi del male? Perchè sono così stupido e pazzo?

L'adrenalina inizia a farsi strada dentro di me, mentre mi volto verso Elodie.

"Ok, va bene. Ci sono." so che mi pentirò a breve della scelta che ho appena fatto, ma non posso farne a meno.

Non posso fare a meno della sensazione che provo quando so che la rivedrò.

Elodie mi sorride.

"Ci vediamo fuori casa di Lele, va bene?" mi dà il suo numero e, così come è apparsa, svanisce nella folla di studenti.



***




Quando arrivo a casa di Lele, la musica è talmente alta che si sente da fuori.

Che mossa intelligente presentarsi a casa del fidanzato della ragazza che ti piace, dopo averla baciata. Ma non mi importa; non ho mai negato di avere la faccia tosta nè di essere uno stronzo. Questa volta nessuna ansia mi padroneggia, al contrario ho l'adrenalina da quando ho accettato l'invito di Elodie.

Sto giusto per mandarle un messaggio quando me la ritrovo davanti.

"Ehi." mi saluta, e noto che è molto piu' truccata del solito.

Ha un vestito nero che le fascia il corpo minuto e probabilmente si è spruzzata un'intera boccetta di profumo. Storco il naso mentre lei suona il campanello.

Come cazzo fanno a sentirci con la musica così alta? Probabilmente resteremo qui fuori al freddo tutta la sera.

Con mia grande sorpresa il cancello si apre subito dopo.

Saliamo le scale; la porta d'entrata è socchiusa, ed entriamo finalmente in casa.

La musica che proviene dal seminterrato è altissima, e c'è gente ovunque; Lele ha fatto le cose in grande. Dopotutto lui è popolare e può permettersi di dare feste tutti i weekend; perlomeno passerò, si spera, inosservato. Sorrido mentre penso che no, non è questo il mio obiettivo.

Non sono venuto qui stasera per passare inosservato. Tutto il contrario. Scendiamo le scale che portano giu' e quando entriamo nel seminterrato i miei pensieri vengono immediatamente spazzati via quando la vedo.

È in un angolo della sala ed è... diversa. È stretta in un vestito grigio chiaro piuttosto corto, e posso vedere la generosa scollatura sulla schiena. I capelli formano morbide onde e le accarezzano le spalle, e io perdo la testa. È sexy, cazzo. È sexy ed è bellissima. Penso solo che vorrei ancora baciarla, vorrei solo baciarla. Ma non posso. La serata è appena iniziata e ho già perso la testa. No, non andrà a finire così.

Sorrido di nuovo e mi volto; Elodie è ancora al mio fianco e mi sta guardando con un sorrisetto sulle labbra.

"Cristiano, sei palese, contieniti." ride. Dio, è così noiosa.

Mi volto di nuovo, e il cuore inizia a battere furiosamente.

Lele e Alessia si stanno baciando. Stringo i pugni e cerco di svuotare la mente. Non posso mollare proprio ora.

Cerco di non fissarli, e quando rialzo lo sguardo trovo quello di Alessia su di me. Sembra... stupita?

Sorrido, ancora una volta. Approfitto del suo sguardo su di me e metto una mano attorno alla vita di Elodie che mi guarda sorpresa, ma capisce.

La musica è altissima e l'adrenalina non ha ancora abbandonato il mio corpo.

Stringo piu' forte i fianchi di Elodie, mentre ci dirigiamo al centro della sala.

Che la serata abbia inizio.

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