Capitolo 33

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Lele mi rivolge un debole sorriso quando entra in casa, mentre si toglie la giacca e la posa sul mio divano.

Percepisco subito che qualcosa non va, ma voglio che sia lui ad iniziare a parlare, perchè semplicemente non ci riesco: vorrei dirgli tante cose, ma un peso nello stomaco mi blocca, e preferisco stare in silenzio. Posso sentire la sua freddezza nei miei confronti, e questo mi fa male. Ha capito che qualcosa non va, non è stupido, e mi conosce quasi meglio di chiunque altro.

Le nostre mani si sfiorano quando andiamo in camera mia, e, mentre io mi siedo sul letto, lui si mette a gambe incrociate sul tappeto, come è solito fare. Mi ritrovo ad osservarlo: è da giorni che non lo faccio, che non lo osservo veramente; vorrei che mi sorridesse e mostrasse le sue adorabili fossette, vorrei che andasse tutto bene, vorrei essere serena con lui come lo ero fino a pochi mesi fa. Ho fatto tanti errori, e molte volte l'ho dato per scontato, e non vorrei trovarmi a questo punto. Quanto mi fa male rendermi conto che qualcosa si è rotto, e quanto mi fa male rendermi conto che non è piu' lo stesso. Mi guarda, e noto la tristezza nel suo sguardo.

"Non mi va di girarci intorno" dice, " Quindi vado subito dritto al punto: perchè non hai voluto vedermi ieri?" mi fissa con i suoi occhioni giganti e limpidi.

"Non stavo bene, te l'ho detto." vorrei saper mentire, ma mi accorgo che non funzionerà mai.

"Quindi non stavi bene nemmeno quando sei uscita con Michele?" cazzo. Come fa a saperlo?

"Da quando mi controlli?"

"Io non ti controllo, sei tu che menti e mi nascondi le cose!"

"Devo dirti anche quando esco con il mio migliore amico?"

"No, ma se dopo te ne vai con un altro ragazzo, quello si, ho diritto a saperlo." Dio, no. Non ora. Come fa a sapere di Cristiano? Ci ha visti mentre ci baciavamo? Mi rendo davvero conto della gravità di quello che ho fatto nei confronti di Lele solo ora. Il senso di colpa mi attanaglia le viscere, mentre abbasso gli occhi. Non riesco a mentire, non posso farlo.

"Ho bisogno di una pausa Lele." ammetto finalmente, mentre alzo lo sguardo e lo poso nel suo, e non avrei voluto farlo. È ferito, è terribilmente ferito, mentre si mette le mani sul viso.

"Una pausa? sei seria?" annuisco, mentre mi si inumidiscono gli occhi.

Lele mi viene vicino, e posa le sue mani sulle mie.

"Cosa ci è successo Ale? Ho bisogno di sapere." la sua voce è rotta, debole.

Io lo amo, lo amo da morire, ma ora ho bisogno di stare da sola per capire. Ho bisogno di tenermi lontana da lui e di leggermi dentro. Sono così dannatamente complicata, perchè non voglio fargli del male, ma inevitabilmente gliel'ho già fatto, e non posso tornare indietro. In realtà anche se potessi, non so se ci tornerei: da quando ho conosciuto Cristiano vedo ogni cosa sotto una luce diversa, e quando gli sto vicino ogni cosa è amplificata. È come se sentissi tutto ciò che mi circonda in modo diverso, piu' approfondito. Guardare le cose con gli occhi di Cristiano è affascinante, e non puoi tornare indietro. Mi ha totalmente rapita, ogni cosa con lui è nuova, ed è come se stessi imparando a lasciarmi andare, ad essere finalmente me stessa. Mi è bastato stare con lui poche volte per provare cose che non avevo mai provato, e ora non posso piu' farne a meno.

"Non lo so." la mia risposta suona fredda. So che dovrei dirgli tutto, ora piu' che mai.

"È per lui? " il cuore mi batte forte alla sua domanda, e dio, come fa a stare così calmo? non può davvero reagire in questo modo.

"È per lui." non ho nient'altro da dire, mentre lascio che le lacrime mi scivolino sul viso.

"Dio, non ci posso credere." Ora ha gli occhi umidi Lele, e mi faccio schifo. Mi faccio schifo per averlo ridotto in questo stato, ma non posso fermare i miei sentimenti, che ormai scorrono a ruota libera. Io amo Lele, penso ancora di amarlo, ma il sentimento che mi lega a Cristiano è qualcosa di troppo forte e grande, e non posso continuare a nasconderlo.

"Mi dispiace Lele, mi dispiace davvero."

"Mi stai lasciando definitivamente? in questo modo? Per... per Cristiano?" la sua espressione è illeggibile.

"Ti ho detto che ho bisogno di una pausa, ho bisogno di leggermi dentro e capire cosa provo, per entrambi."

"Tu mi ami, tu mi ami ancora, lo so. Sei solo confusa." ha ragione. Io non posso immaginare le mie giornate senza Lele, ma forse devo cominciare a farlo. Devo distaccarmi da lui, perchè provo un sentimento forte per un'altra persona, e se lo provo, è perchè quello per il mio fidanzato non è così indistruttibile come pensavo.

"Io ti amo, ma provo anche qualcosa per lui. " le mie parole sono taglienti, e fanno male anche a me stessa.

Lele ha gli occhi lucidi e so che probabilmente ora si sta trattenendo dall'urlarmi contro.

"Da quanto va avanti fra te e lui?"

"Ci siamo visti poche volte, non siamo andati oltre il bacio." le lacrime continuano a bagnarmi il viso, ma non mi importa.
Lele annuisce: "Tu mi hai tradito, e questo non te lo perdonerò mai. Comunque vadano le cose, sai bene che non sarà piu' come prima." si alza da terra, e nel suo sguardo ferito vedo tanta delusione.

Mi fa male averlo deluso, mi fa male avergli fatto male, perchè è come se l'avessi fatto a me stessa.

Il peso di quello che ho appena fatto mi investe, mentre lo guardo uscire dalla mia camera.







Nota: questo capitolo è stato un parto. Spero comunque di riuscire ad aggiornare ogni giorno.
Grazie a tutti voi che leggete e votate sempre x

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