Capitolo 7

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Il moro cercò di alzarsi da terra ancora dolorante. Il naso gli faceva molto male ma cercò di sembrare indifferente. Troppo orgoglioso, pensò.
Gli si avvicinò Salvatore che aveva un'espressione in viso a dir poco confusa.

<<Dobbiamo parlare.>> Fu tutto ciò che gli disse. Sascha sbuffò e con non poca fatica si alzò.

<<Cosa vuoi?>> Disse scocciato. Osservò Salvatore per qualche secondo: aveva un'espressione seccata, carica di rimprovero ma anche di pena e tristezza.

Prima di parlare sospirò.
<<Sascha che cazzo hai combinato?>> Sospirò di nuovo.

Il ragazzo alzò gli occhi al cielo. Era già la seconda volta, forse la terza, che qualcuno gli faceva la ramanzina per quella stupida scelta. Avvertire marina del tradimento e poi andarlo a spifferare alla nuova ragazza del suo ex migliore amico non era stata una scelta molto saggia, a parere di tutti.

Aveva agito senza pensare alle conseguenze, non si aspettava una reazione così... Violenta da parte di chi considerava un fratello.

"Cosa posso saperne io di fratellanza visto che sono stato il primo a tradirlo?" Ascoltava distrattamente le parole di Salvatore e nel frattempo si torturava le dita pensando a ciò che aveva appena combinato.

<<Sascha... Ma mi stai ascoltando?>> Le parole di Salvatore lo riportarono alla realtà. Si guardò distrattamente intorno poi vide la faccia di Salvatore, non proprio felice.

Il ragazzo fece cenno di no e Salvatore sbuffò spazientito, passandosi una mano sulla faccia. <<Cerca solo di non combinare altri casini ok? Non vogliamo trovarti su un letto di ospedale questa volta.>> Sascha annuì ma non capiva a cosa si riferisse.

In lontananza vide Stefano e Roberta camminare mano nella mano e sorridersi. Istintivamente si voltò, stringendo ancora di più i pugni.
Cercò di distrarsi guardando altro, quando i suoi occhi si fermarono verso una figura femminile che avanzava verso di lui. Cercava di metterla a fuoco, quando capì che quella figura non era altro che lei. Era Marina. Una Marina furiosa.

Le corse incontro, rigirandosi di tanto in tanto per controllare che i due piccioncini fossero ben distanti.

<<Ehilà! Mary!>> Urlò in tono scherzoso. La faccia della ragazza era tutto fuorché divertita o felice. Da sotto gli occhiali, Marina, scrutava Sascha in modo minaccioso.

<<Spostati.>> Gli disse cercando di superarlo. Sascha si mise davanti a lei.

<<Ehi ehi, non si saluta?>> Disse fingendo un broncio. Marina stava perdendo la pazienza e Sascha doveva perdere tempo.

<<Ti sposti o no?! Devo uccidere quel bas...>> Quasi urlò, poi si ricompose. <<Semplicemente, spostati.>> Concluse prendendo un respiro profondo.

La ragazza riuscì a superare Sascha che si malediva da solo. Stefano e Roberta erano ancora molto distanti, aveva ancora almeno quindici secondi. Digitò in fretta il numero di Stefano.

Uno... Due... Tre... Quattro squilli. Nessuna risposta. <<Oh andiamo.>> Sussurrò.
Digitò il numero di Roberta sperando che almeno lei gli rispondesse. Fu fortunato.

<<Roberta!>>
<<Sascha... Come mai hai chiamato?>>
<<Non c'è tempo. Marina è qui.>>
<<Come è qui?! L'hai fatta venire tu?>>
<<No... Senti, l'unica cosa che devi fare è...>> Roberta riattaccò.

Guardò da lontano Marina gesticolare furiosamente verso Stefano.
Che casino, pensò.

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<<Dovevi uscire con i Mates eh?! Non mi sembra che lei ne faccia parte! Era solo una fan! Col cazzo che è solo una fan!>> Marina era fuori di se. Vedendo Roberta e Stefano sorridersi e tenersi per mano, era scoppiata. Riversò tutta la sua rabbia su quella povera ragazza che cercava di calmarla, senza esiti positivi.

<<Marina...>>
<<No no! Non puoi parlare! Sei solo un lurido bastardo! Come puoi? Come puoi avermi tradita con questa... Questa... Questa squaldrina!>> Le parole della ragazza erano sputate come veleno. Un veleno mortale per la povera Roberta che si sentiva meschina, nonostante non avesse fatto nulla.

<<Adesso basta! Non ti permetto di parlarle così, capito? È stata una mia scelta!>> Stefano aveva alzato la voce e non sempre era un buon segno.

<<Potevi dirmelo chiaro e tondo che ti piacevano le ragazzine di quindici anni! Mi fai schifo Stefano, mi fai proprio schifo.>> Quelle parole continuavano a risuonare nella testa della quindicenne.
Era stata lei la causa di tutto questo.

<<Marina...>> Fu lei a parlare. Ricevette uno sguardo pieno di odio da parte della ragazza.
Si sentiva minuscola sotto quello sguardo, ma parlò.

<<Stefano non ha nessuna colpa. È iniziato tutto a causa mia. Ti prego non voglio che litighiate...>>
<<Oh ma per favore!>> La sua risata amara risuonò nelle orecchie di tutti.
<<Non venire a fare la santarellina, perché scommetto che già ti sei anche divertita col mio ragazzo!>> Roberta arrossì di colpo sentendosi accusata di aver... Fatto cose poco caste con Stefano.

<<Non... Non è successo nulla...>> Disse deglutendo, con sguardo basso.
<<Questo non cambierà le cose. Ti sei intromessa tra noi, rovinando il meraviglioso rapporto che c'era tra me e Stefano. Io lo amo, per me è tutto. Ma evidentemente non sono più di suo gradimento.>> L'espressione di Marina si fece nostalgica. Aveva gli occhi lucidi, spostò lo sguardo verso Stefano.

<<Spero che tu sia felice con lei.>> Fece dietro-front. Lentamente moriva in lei la rabbia, lasciando spazio ad un'infinita tristezza. Tutti i momenti più belli passati insieme al suo Stefano le passarono davanti, portando con se l'amore di una vita.

Disse addio a tutto. Tutti i momenti che aveva vissuto, tutti baci che aveva dato, tutte le notti in cui rimanevano accucciati l'un l'altra, scambiandosi gesti affettuosi. Disse addio a tutto ciò che gli avrebbe per sempre ricordato di Stefano. Disse addio per sempre ad una parte di se.
Una lacrima le rigò il viso.

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Ciao a tutti. Spero che il capitolo vi abbia fatto riflettere ma che vi abbia anche emozionati. Quando qualcuno ci porta via ciò che amiamo di più è sempre doloroso. Che sia un familiare, che sia un amico, che sia l'amore della nostra vita. Ci sarà sempre quell'addio che ci spezzerà il cuore. E sul ricordo di questo sentimento che ho scritto il capitolo. Perché dopo la rabbia c'è sempre un momento in cui tutto dentro di noi si spezza e che una volta ricostruito non sarà più come prima. Grazie D, per avermelo insegnato tu.

Grazie per le 600+ views!
Grazie per le 100+ stelline!

Ci vediamo al prossimo capitolo!

Through Your Heart || Stefano LepriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora