Capitolo 5- MARCHIO DI FABBRICA

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Si svegliò di colpo,col trillo della sveglia che rimbombava nella stanza. Le sei e trenta. Si tirò giù dal letto trascinando la coperta con sé. Quella mattina aveva delle occhiaie enormi,il viso pallido più del solito ed un'espressione assonnata. Indossò dei jeans strappati sulle ginocchia,una canotta sormontata da una giacca di jeans. Scese al piano inferiore per far colazione assieme ai suoi.-Buongiorno Becca-la salutò la madre,tirando la sedia indietro per permetterle di accomodarsi. Bevve il caffè in una sola volta,senza zucchero. Aveva bisogno di qualcosa di forte per svegliarsi.

-Becca! Becca!-si sentì chiamare. Voltandosi riconobbe subito la sagoma di Kelly,seguita da quella di Patricia.-Ciao cara-salutò la prima-Beh allora?-Cosa?-Ieri,tu e Healy -Ah..non sono andata alla fine. Avevo altro da fare.-Patricia rimase sbalordita e perplessa dalla risposta che ricevette da Becca. Kelly stritolò la cicca contro il muro,in preda ad uno dei suoi attacchi isterici-Porca puttana Holmes. Non puoi fare così-disse,quando riuscì a parlare. -Sei stata praticamente l'unica che lo ha rifiutato in circa 5 anni di scuola.Che faccia tosta la ragazza!-sbraitò. Patricia la fermó,tenendola per un braccio-Calma Kelly. Becca spiegaci perchè non sei andata?-alzò gli occhi al cielo,incrociando le braccia al petto-Avevo da fare-Cosa avevi da fare di meglio di un'uscita con Healy?!-Cazzi miei-concluse fredda. Salutò le ragazze ed entrò a scuola,percorrendo i corridoi,senza guardare in faccia nessuno. Raggiunta la classe,si sedette dietro il banco,aprendo il suo block notes:da una parte i suoi disegni,gli scarabocchi;dall'altra la scrittura precisa delle formule di Alexander. Sorrise appena. -Hey tu,Holmes-la chiamarono-Sì?-C'è Healy qui fuori-quando venne pronunciato il cognome di Matt la parte femminile della classe sussultò. Becca rimase impassibile,tornando ad osservare il suo quadernino.-No,non esce-sentì bisbigliare. E accadde tutto in poco tempo:un forte,ma gradevole, odore di fumo si fece strada fino a Becca. Un'esile figura,vestita di nero le si avvicinò, sollevando il viso della ragazza con l 'indice scheletrico. I loro occhi si scambiarono uno sguardo "profondo". Da una parte la sicurezza del ragazzo,dall'altra l'indifferenza della ragazza. Respinse il dito,tirando il mento indietro-Da quando fai la scontrosa?-Da quando mi conosci?-ribattè lei,sorridendo falsamente. Healy si morse il labbro inferiore,strizzando appena gli occhi-Cosa vuoi?-domandò Becca,inarcando il sopracciglio-Chiarimenti-In merito a cosa?- e prima che potesse replicare,il professore di storia,entrò nella classe -Healy,cosa ci fa qui?-Salutavo la mia amica. Proibito?-Vada! avanti!-ordinò Mr.Brown. Uscì dall'aula,salutandola con il semplice gesto della mano. Becca sospirò,scuotendo appena la testa,in segno di resa. Rimase segregata in aula durante tutte le lezioni. Al momento dell'intervallo,Patricia si presentò da lei-Quindi ti va se ci vediamo da me per studiare storia?-Si per me è okay,poi avverto mia madre-Perfetto,se vuoi puoi restare a cena. Stasera mio padre preparerà la carne arrosto e ti giuro è una delizia-Becca sorrise-Magari a cena un'altra volta.-Okay,allora ci vediamo all'uscita.-si salutarono.
Quando l'ultima campanella suonò,Becca raccolse la sua borsa e si affrettò a scendere fino all'entrata. Patricia era già lì,in compagnia di Christina. -Andiamo?-Due secondi,il tempo di una telefonata a casa-compose il numero e attese una risposta dall'altro capo "Si pronto?" "Mamma,sono io" "Oh,dimmi Becca" "Ci sono problemi se resto da Patricia per ripassare storia?"domandò grattando il collo "Credo di no. Cerca di essere a casa almeno per cena,intesi?" "Certo! A stasera" riattaccò sospirando sollevata. E proprio quando Patricia stava per proporle di incamminarsi verso casa,Becca venne trattenuta per un braccio. Si voltò di colpo ritrovandosi faccia a faccia con lui. Sbuffò,alzando gli occhi al cielo-Ancora tu?!-Ti spiace?-Si. Anzi mi irrita la situazione-sorrise dolcemente e con scioltezza si rivolse a Patricia-Posso rubartela?-Becca fece segno di no col capo ma, evidentemente sotto shock, Patricia annuì arrossendo-Avrei altro da fare anziché star con te Healy-affermò seccata,staccandosi dalla presa del ragazzo.-Per oggi farai come ti dico io-rispose,sorridendo falsamente. Si voltò di spalle,trascinando Becca con sè. Prima di girare l'angolo,la ragazza rivolse uno sguardo cagnesco all'amica.
-Dove andiamo?-chiese infastidita. Healy non rispose. Continuò a tenerle stretto il polso fra le sue sottili dita.-Sei sordo tesoro? -accennò appena una risata,ma non diede risposte. Esasperata e innervosita, si bloccò di colpo costringendo il ragazzo a fermarsi. -Ora mi dici dove mi porti?-In un posto-Ci ero arrivata-E allora perchè tutte quelle domande?-Perchè non vorrei ritrovarmi nel bel mezzo del nulla-Una passeggiata nel nulla..mh..interessante come appuntamento.-Sono seria Healy-Chiamai Matt.-Okay Matt,mi spieghi che intenzioni hai?-Non farti strane idee. Di solito le altre non fanno tutte queste domande-Ecco,le altre. Non io. Sono diversa-Lo so. Forse è proprio per questo che mi piaci.-sentì le guance andare a fuoco.
Dopo aver imboccato alcuni vicoli,giunsero difronte un piccolo edificio abbandonato. Healy si fece avanti,aprendo la porta. Premette sull'interruttore accendendo,di conseguenza,la luce.Porse la mano a Becca,facendole segno di entrare. Salirono diversi scalini,fino ad arrivare nel solaio dello stabile. In mezzo al buio ed alla polvere, Becca intravide qualche oggetto simile ad uno strumento musicale. Sentì poi Matt spingere la mano verso l'alto e poco dopo sulle loro teste si aprì una botola.-Sali-Scusa?!-Sali sulle mie spalle. Avanti-No no-Holmes muoviti.-sbuffò-Come vuoi tu-fece leva sulle punte dei piedi e saltò sulla schiena del ragazzo in modo goffo. Si spinse fin sopra le spalle e guizzò fuori,sedendosi sulle tegole rosse. Poco dopo venne affiancata da Matt-Bello no?-Sì-biascicò Becca,restando ad ammirare il paesaggio:Sheffield per la prima volta le sembrò una splendida città.-Sei la prima che porto qui-A quante lo hai detto?-chiese schietta-...3 ragazze, senza contare te-Sgamato-commentò lei ridendo. Il ragazzo rimase ad osservarla,notando quanto il suo sorriso fosse adorabile e come la sua risata fosse contagiosa. La ragazza si lasciò cadere all'indietro,stendendosi.-Ti sei mai chiesto cosa ti rende così odioso?-Dici a me?-No parlavo con Healy. Credo tu lo conosca-No. Cosa mi rende così odioso,almeno per te-Il tuo carattere. La tua troppa sicurezza. Insomma,scusa no,ma chi credi di essere? Un casanova?-Almeno così si dice..-Come mai mi rompi i coglioni solo ora?-Cos'è una sorta di interrogazione?-Rispondi-Beh..ti ho vista solo qualche giorno fa perchè sei sempre chiusa in quella cazzo di aula-Becca fece spallucce-A proposito. Come mai mi hai dato buca?-Scusa?! Ti avevo avvisato che non sarei venuta.-Oh andiamo. Scherzavi-No e te ne ho dato la prova.-Sei di parola-Direi di sì. Vediamo...-continuò tirandosi a sedere-Qualche segretuccio?-Io? Bah nulla-Oh su Matt uno come te avrà una valanga di segreti-Okay qualcuno,ma sono robe da poco. Tu?-Qualcuno,ma preferisco tenerli per me.-Scendiamo a compromessi -No Healy. Sono note dolenti della mia adolescenza. Li conosce a malapena la mia migliore amica-il ragazzo,si piegò in avanti,riparando dal vento la sigaretta che stava accendendo. Fece i primi tiri,per poi boccheggiare e permettere al fumo di uscire-Vuoi?-chiese porgendole la cicca. Becca annuì. Non aveva mai davvero fumato in vita sua,solo una volta per una scommessa persa. Con la salute traballante che aveva sapeva che il vizio del fumo avrebbe peggiorato tutto. Ma ora si sentiva meglio,pronta. La tolse dalle dita di Matt,portandola all'interno della bocca. Imitò Healy,cacciando fuori tutto il fumo. Tossì diverse volte,sotto lo sguardo rilassato di Matt. Le prese la sigaretta dalla bocca,afferrandola coi denti e tornando tranquillamente a fumare. Becca si appoggiò nuovamente alle tegole,seguita dal ragazzo che le avvolse le spalle con l'esile braccio,stringendola a sé. -Quando ero alle medie ero il classico perdente,quello sfigato che prendeva di mira chiunque. Mio fratello,Luke,era tutto il contrario:popolare,giocatore di punta nella squadra scolastica di baseball,casanova,intelligente...era persino il preferito dei miei. Io avevo un ruolo marginale,ero la cornice insulsa di un quadro perfetto. A 16 anni,sono fuggito da Londra per venire ad abitare da mio zio. Naturalmente per i miei genitori non faceva tanta differenza. L'ultima volta che li ho visti è stata 3 anni fa,diciamo in circostanze poco piacevoli-si passò una mano sotto il naso sfregandolo con forza-Ecco,sai parte di un mio segreto. So che potrebbe sembrare strano paragonare la propria vita ad un segreto ma per me mascherare tutto il passato è più facile che affrontarlo...-Becca rimase ferma,ad osservarlo. Aveva un'espressione amareggiata,frustrata e triste sul volto-Non sentirti l'unico strano. Credimi,anche io difficilmente riesco a collegare alla mia infanzia tempi felici. Perciò faccio come fai tu:maschero tutto,evito di parlarne.-fece un gran respiro-Sai Matt,a volte non è così scontato. Intendo il passato di una persona. Ci sono buoni che diventano cattivi e cattivi che diventano buoni.-riprese dalla bocca di Healy la sigaretta e tirò con forza.

Si fermarono poco prima di essere arrivati vicino casa di Becca. Healy le prese la mano,lasciandole un bacio veloce sul dorso-È stato un piacere Holmes-Non sei male Matt-le si avvicinò all'orecchio proseguendo-Grazie-rabbrividì sentendo il fiato caldo del ragazzo sul collo. E senza accorgersene le labbra di Matt si stamparono sul collo di Becca,premendo sulla pelle. Morse appena inizialmente e prima che venisse respinto morse con forza. Becca passò la mano sul collo massaggiando la zona violacea. Healy le sorrise,spostandole i capelli dietro le orecchie-Ci vediamo Holmes-Ciao-rispose timida. Si voltò di spalle,affrettando il passo per arrivare fin davanti la porta. La aprì inserendo le chiavi. Entrò ritrovando davanti Alexander alle prese con James-Tu che ci fai qui?-Lavoro-Eh mia madre?-Fuori a cena. Torneranno più tardi-Cazzo-Sopportami per altre tre ore-Ci proverò-rispose gettando la giacca sul sofà-Mio Dio di chi è quel bel marchio di fabbrica?-Che?-Quel buco nero che hai sul collo-impallidì,portando i capelli sul succhiotto.-Nulla-La tua amica studia così?-Senti sei peggio di mia madre. Non rompere-Puoi anche dirmelo se sei uscita con qualche tipo-Non verrei mai a dirlo a te-Scommetto sia il classico cafone-Ci sei andato vicino.-si sedette sul divano,stendendosi- La giacca ti consiglio di metterla fuori a prendere aria,puzzerà di meno se non per niente-Becca si tirò su,sgranando gli occhi. Aveva notato tutto,dal succhiotto all'odore di fumo. Un cane da tartufo più che da guardia.

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