Capitolo 4-PIACERE,MATT

971 50 13
                                    

-Cazzo!-ansimò infilando uno stivaletto mentre scendeva per le scale. Era in netto ritardo quel lunedì,come non era mai capitato. Corse nel tragitto da casa verso scuola e si sentì sollevata quando,giunta in cortile,trovò Patricia seduta affianco il muro-Hey Bec-Hey-salutò Becca riprendendo fiato. Patricia si levò da terra-La sveglia non è suonata?-No no,è suonata. Il problema è che l'ho spenta io.-risero entrambi-Hai saputo della Donald vero?-Sí,mi ha informata Kelly. Visto? L'avevo detto che Healy non voleva nulla da me-Beh..mi spiace sai. Insomma tu sei bella e le attenzioni di Matt sarebbero state più che giustificate-Ahah grazie per il "bella"ma non sono tutto questo gran che...-rimasero in silenzio. Becca tornò a rimuginare su ciò che aveva appena detto "non sono tutto questo gran che". Lo pensava davvero? Magari non era una di quelle visioni mozzafiato ma non era neanche uno sfacelo,in quanto a bellezza. Ad interrompere quel susseguirsi di ragionamenti fu il suono della campanella. Salutò Patricia ed imboccò il corridoio per poi salire al secondo piano.

-Vi suggerisco di ripassare bene se non volete far la stessa fine della signorina Phoebe Johns e prendere un bel 4 in chimica.-sottolineò Mr.Cook,con sguardo autoritario. L'intervallo suonò e Becca ne approfittò per scendere al piano inferiore e sostituire i libri per la lezione seguente. Giunse difronte l'armadietto ,girò componendo la sequenza di numeri ed aprí gettando il libro all'interno. Frugò con le mani ripescando il suo block notes fra i fogli ed i quaderni. Cacciò fuori il libro di testo di Inglese e richiuse l'anta,rimanendo sorpresa da chi trovò dietro di essa.
Un sorriso spavaldo,sicuro,tipico sguardo tentatore. Passò una mano fra i capelli ben ingellati ed infine si strinse nella sua giacca di pelle. I suoi occhi color caramello la squadrarono dalla testa ai piedi. Becca rimase impassibile,abbastanza perplessa ma non lo diede a vedere. Alzò gli occhi al cielo,si guardò attorno e poi ruppe il silenzio che si era creato-Ci conosciamo?-il ragazzo rise-Abbastanza. Piacere Matt-riprese,porgendole la mano. Becca si limitò a far un sorriso palesemente finto-Tu sei Rebecca giusto?-chiese,ritirando la mano-Esatto-Bene,credevo d'aver sbagliato persona-Ma davvero? Come mai? Insomma mi stai fissando da giorni,penso che riconoscermi sia più che semplice o sbaglio?-Matt rise,massaggiando le tempie con l'indice ed il pollice-Acuta osservatrice-Tu non sei da meno mi pare-Touche. Senti Rebecca,ti va di fermarti nel Caffè qui vicino oggi pomeriggio? Sai per scambiare due chiacchiere-Mmh..ed il passo successivo sarà farlo sul bancone del bar? No grazie Healy-Non prenderla a male,usciamo solo. Niente secondi fini-Vedrò-rispose lei per poi voltarsi di spalle e andar via. Inutile dire che le sue amiche avevano visto tutto e stavolta ad assistere alla scena c'era anche Christina. Non appena girò l'angolo venne assalita da una marea di domande-Bec!-la chiamarono,trascinandola con loro fino nel bagno. Chiusero la porta velocemente e iniziarono l'interrogatorio-Che ti ha detto?-Profumava?-Bello vero?-Che voleva?- Becca le scansò con le mani e rispose ad ogni domanda-Si è presentato,puzzava di fumo misto ad un odore di colonia maschile,non è tutto questo gran che e mi ha chiesto di bere un caffè con lui oggi-le tre ragazze rimasero a bocca aperta,stupite ed incredule-Oh mio Dio!-disse Kelly,in preda ad un attacco isterico.-E ci andrai?-Non credo-Cosa?! Tesoro ti rendi conto?-Sì ma sti cazzi. Andandoci gli farei credere di essere interessata a lui e non è proprio così-No no,devi andare,è venuto lui personalmente da te senza intermediari. Significa una cosa sola-Sarebbe?-Ti vuole conoscere a tutti i costi-Peccato che per me sia il contrario-Quanto sei stronza eh-rise Patricia-Avanti! Healy ti invita ad uscire e tu lo rifiuti? Non puoi far così. Assolutamente tu andrai.-Becca sbuffò,portando i capelli dietro le orecchie. -Scusate ma ho lezione-Allora andrai?-Forse-sorrise,uscendo dal bagno.

Si sedette dietro il banco,tirando fuori dalla borsa il libro di Inglese. Fanny,la sua vicina,ovviamente al corrente di ciò che era successo,le rivolse la parola per la seconda volta in circa tre mesi di scuola-Ho saputo di te e Healy-le sorrise. Becca fece finta di niente-Anche con me una volta è uscito. Se sei fortunata ti lascia il suo numero altrimenti la faccenda si chiude lì-Speriamo finisca lì-Nel tuo caso non ne sarei sicura. Fin quando manda i suoi amichetti a chiamarti vuole solo divertirsi un po'. Quando però è lui a venire da te,direttamente,allora fa sul serio.-Che faccia sul serio o no a me non interessa minimamente. Per me è uno come tanti-Fanny rimase come scioccata dalle parole di Becca. Era come se avesse detto qualcosa di proibito. Durante il resto della lezione rimase appoggiata contro la parete bianca,con la testa sul banco,racchiusa fra le sue esili braccia. Il suono dell'ultima campanella la fece risvegliare. Mise la borsa in spalla,si alzò e scese le scale velocemente. Proprio all'uscita trovò Healy ad aspettarla-Becca!-la salutò da lontano. Lei lo ignorò,passando oltre. -Ci vediamo alle quattro e non accetto un no come risposta-Peccato per te-replicò lei,togliendo il braccio dalla presa di Matt.

-Sono a casa ma'!-urlò per farsi sentire-Ciao tesoro,vieni pure è pronto-la invitò. Si sedette a tavola,con sguardo assente. Pensava ancora alla proposta di Healy. Da una parte fremeva alla sola idea di incontrarlo. Dall'altra preferiva starsene a casa senza,magari,la presenza di Alexander.-Tutto bene Bec?-si limitò ad annuire,sospirando appena-Problemi a scuola?-scosse il capo.-Non hai fame per caso?-No-biascicò rimanendo con lo sguardo fisso sul piatto di spaghetti. La madre sparecchiò,togliendole il cibo da sotto il naso. Si tirò leggermente indietro con la sedia,sistemando i capelli ai lati del capo.-Alexander arriva fra poco. Gli ho chiesto di venir prima perché ho cambiato turni. Almeno la sera torno presto. Meglio no?-Becca le rivolse un sottile sorriso e tornò poi a fissare il tavolo.-Aspetta-ragionò-Se tu sei fuori il primo pomeriggio vuol dire che quel tipo verrà praticamente tutti i pomeriggi a badare a James mentre io studio?-Teoricamente si.-Becca annuì. Si morse il labbro inferiore,sbuffando diverse volte. Da qualche ora il suo cervello era fuso. Non ragionava praticamente più.
Alexander si presentò poco dopo. Salutò James e la signora Holmes,aspettando anche Becca che era di sopra in camera sua. Quando la vide arrivare,dalle scale,le sorrise-Hey Becca-Ciao-rispose lei,senza alzare lo sguardo da terra. Posò i libri sul tavolo ed aspettò che Alexander finisse di giocare con suo fratello per studiare.
-Quindi cosa sono i miscugli?-Non ne ho la più pallida idea-sbraitò la ragazza,portando alla bocca il bicchiere colmo di succo di mela. Alexander sospirò cercando di restare calmo. Molto pazientemente rispiegò alla ragazza ogni regola,permettendole di ripetere. Alla fine del ripasso,durato circa due ore,Becca optò per una pausa. Si sedette sul divano,mettendosi all'angolo quando vi si posizionò anche Alexander-Quanti anni hai?-chiese Becca-23-Davvero? Ne dimostri molti di meno. Pensavo avessi 17 anni-Non so se prenderlo come un complimento o un'offesa.-Valuta tu-bisbigliò lei,giocando con i lembi della maglia. -Alexander-Sì?-Per quanto verrai ancora da noi?-Non ne ho idea. Comunque sia,chiamai Alex.-Okay..-annuì Rebecca. Rannicchiatasi su se stessa,lo osservò mentre seguiva un programma musicale in TV. Lo trovava davvero diverso dagli altri. Era inusuale rispetto agli standard a cui era abituata. A partire dai capelli:un caschetto color nocciola,con riflessi chiari e scuri. Ciuffi ribelli ricadevano sulla fronte ed ai lati del viso pallido. Le sopracciglia sottili e scure si stendevano ad arco sui grandi occhi scuri. I classici occhi marroni per intenderci. Ma i suoi erano più profondi ed espressivi degli altri. Le labbra sottili e rosee,si inarcavano dolcemente quando sorrideva,o mostravano i denti del ragazzo quando rideva. Molto spesso scompigliava i capelli con le sue mani,cercando di sistemarli di modo tale che non gli recassero fastidio. Alex si voltò,rivolgendole un mezzo sorriso,incurvando solo un angolo della bocca. Becca distolse immediatamente lo sguardo da lui,cercando di prestare attenzione ad altro. Il cane da guardia non era poi così male.

A Certain Romance Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora