~7~

1.8K 74 3
                                    


Ed eccomi di nuovo qui,per la terza sera consecutiva al ristorante con queste persone dell'alta società a mangiare caviale e agnello e a sentire gli strani aneddoti di vita di questi ricconi,battute,risate e brindisi

Ho davanti agli occhi tutta la mia vita come se l'avessi già vissuta un'infinita processione di feste,balli di società,yacht, partite di polo,sempre la stessa gente gretta,lo stesso stupido cicaleccio,mi sento sempre come sull'orlo di un precipizio e non c'è nessuno a trattenermi,nessuno a cui importi o che se ne renda almeno conto

Sto per scoppiare a piangere in un pianto disperato,non posso permettere che tutti loro mi vedano,così mento a Cal,gli dico che sono stanca e me ne vado singhiozzando

Entro nella mia camera,mi sfilo i guanti e inizio a chiamare la mia cameriera Trudy,non ricevendo nessuna risposta,mi volto verso lo specchio,per cercare l'apertura del vestito,non riesco a toglierlo,ci provo con tutte e due le mani ma niente,lo prendo per le maniche e inizio a tirare con tutta la forza che ho,mi strappo la collana via dal collo,mi sciolgo i capelli,provo di nuovo a chiamare la cameriera,arrabbiata come non mai prendo degli oggetti poggiati sulla specchiera e inizio a gettarli a terra,spezzo i libri e inizio a urlare

Sento una forte rabbia dentro di me,ho la mente annebbiata non riesco a pensare a nulla tranne che al dolore,credo di stare impazzendo qui,appartengo ad un mondo non mio

Mi appoggio sul tavolo e respiro profondamente

Alzo lo sguardo e vedo riflesso sullo specchio il mio stupido viso,scoppio a piangere,colpisco lo specchio e inizio a correre,voglio andarmene da qui

Esco dalla cabina e inizio a correre con il volto ricoperto di lacrime,mentre corro urto alcune persone che stanno passeggiando

Voglio allontanarmi il più possibile da qui,allontanarmi dalla mia vita e da tutto ciò che ne fa parte,scendo e risalgo le scale per andare alla terza classe dove posso stare da sola senza essere giudicata.

Su una panchina c'è qualcuno che sta fumando al mio passaggio si alza a sedere per vedere cosa sta succedendo.

I miei tacchi fanno rumore.

Mi aggrappo a una specie di paletto e faccio dei respiri profondi cercando di ricompormi

Alzo lo sguardo verso il mare.
É così libero e profondo,proprio come voglio essere io,libera.

Voglio farla finita.Non ha senso continuare a vivere una vita infelice,dove non posso essere me stessa dove non posso svegliarmi alla mattina chiedendomi cosa succederà voglio una vita di imprevisti e non programmata ogni singolo secondo

Mi avvicino alla ringhiera lentamente vivendo gli ultimi secondi della mia vita mi volto a controllare che non ci sia nessuno

Ci sono davanti guardo il mare e ripercorro tutta la mia vita con la mente,dal giorno in cui sono nata,all'abbandono di mio padre,al fidanzamento con Cal e all'imbarco sul Titanic

Allungo molto lentamente le mani alla ringhiera e quando ci arrivo la stringo,é molto fredda,continuo a guardare il mare

Salgo con i piedi alla ringhiera ,il mio vestito lungo mi da alcune difficoltà a scavalcarla così mi aggrappo con le mani al palo,uno dei veli che orna il vestito mi sta in mezzo perciò lo scosto con le mani,mi giro e metto il piede dall'altro lato della ringhiera

Con una mano sono attaccata al palo l'altra la metto sulla ringhiera

Guardo un ultima volta la nave,come per dire addio a mia madre e Cal e mi rigiro verso il mare ,ora mi butto,conto fino a dieci e lo faccio...va bene inizio

Uno...
Due...
Tre...
Quattro...
Cinque...
Sei...
Sette...
Otto...
Nove...
Die "Non lo faccia"

Proviene dietro di me é una voce maschile, dolce e calma che interviene

Mi giro per vedere chi é:é un ragazzo biondo ha la mano rivolta in avanti come segno di fermarmi,é vestito miseramente, un cappotto nero e dei pantaloni marroni

"Indietro!Non faccia lei un'altro passo"gli dico tra le lacrime

"Avanti mi dia la mano l'aiuto a tornare a bordo"mi dice lui muovendo la mano

TITANICDove le storie prendono vita. Scoprilo ora