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Una volta a galla inizio ad urlare il suo nome

"Jack!Jack!"guardo il volto di ogni persona attorno a me

Ci sono morti e gente che si dimena in cerca di aiuto,persone incoscienti a causa dell'ipotermia,ma lui non c'è.

Nuoto tra le persone continuando a chiamarlo

"Jack!Jack!Jack!Jack!"

"Jack!Jack"continuo ad urlare disperatamente.

Sento le gambe irrigidirsi dal freddo, ogni movimento diventa il frutto di un grandissimo sforzo, piano piano riuscire a rimanere a galla mi diventa quasi impossibile.

Poi improvvisamente sento qualcuno afferrarmi bruscamente la testa.

In meno di un secondo mi ritrovo con tutto il corpo sott'acqua.

Con le mani cerco di liberarmi dalla forte presa,ma senza alcun successo.

Poi torno in superficie,faccio un grande respiro e cerco di liberarmi da quella possente presa ma subito dopo mi ritrovo in acqua e poi di nuovo in superficie.

Acqua

Aria

Acqua

Aria

"Lasciami!"provo a gridare con il mare che mi entra in bocca

"Lasciala!"sento qualcuno imporsi tra le urla.

Riconosco all'istante la voce.

"Lasciala!Lasciala!"urla Jack

L'uomo continua a rimanere aggrappato cosí Jack inizia a prenderlo a pugni, una persona che per disperazione mi stava uccidendo.

L'uomo perde la presa, sono libera,mi allontano e vado verso Jack.

"Jack!"grido cingendogli il collo con le braccia

"Nuota Rose!Devi nuotare"mi incoraggia afferrandomi per il salvagente.

Io provo a muovermi ma ho i muscoli delle gambe bloccati.

Provo ad avanzare ma non ci riesco. Era come se qualcuno mi stesse lacerando il corpo con centinaia di coltelli.

Jack,vedendomi in difficoltà inizia a trainarmi.

"Continua a nuotare"

"É gelida"mi lamento

"Nuota,Rose!""insiste lui

Passiamo in mezzo ai cadaveri, gelidi, freddi cadaveri... sembrano delle statue, stroncati nel bel mezzo della vita, tra un respiro e l'altro. C'è chi ha ritratto nel volto l'espressione della disperazione, chi ha ancora le lacrime dipinte sulle guance albine e chi sembra in procinto di urlarle, ma da quelle bocche non uscirà più alcun suono.Anche loro come noi erano all'inseguimento di un sogno, alla ricerca di un'esistenza migliore.

Ci allontaniamo da quell'esercito di anime.

"Forza!"mi sprona sentendomi tossire.

"Coraggio,continua a nuotare" "Forza"

Finalmente capisco dove si sta dirigendo, scruto dietro di lui una porta galleggiante.

"Mettiti sopra,mettiti sopra"insiste appena ci siamo avvicinati.

Con tutte le mie forze mi aggrappo al pezzo di legno,gemo per la grande fatica ma dopo gli sforzi riesco a posizionarmi al lato della porta.

Jack tenta di salire vicino a me ma non appena appoggia il busto la porta si ribalta facendomi ricadere in quell'acqua gelida e oscura.

"Nooo!"gridiamo all'unisono.

"Rimani tu li,rimani tu"insiste Jack aiutandomi a montare.

Entrambi realizziamo che questo pezzo di legno non sarebbe stato in grado di reggerci entrambi.

Tiro un pugno a questa maledetta porta, questa divide il nostro amore, questa infrange i nostri sogni , Jack scuote la testa.

Lui ha deciso di sacrificarsi,ha deciso di sacrificarsi per me.

Le lacrime iniziano a bagnarmi il volto,singhiozzo disperata.

In questo momento tutta la sofferenza fisica che fino a un secondo prima sembrava mi portasse all'Inferno improvvisamente sparì. Ma un dolore ancora più forte mi prese al cuore. E questo era peggio di ogni male. Anima di fuoco, di rabbia che mi scaldava dentro.

Appoggio la testa sul dorso della porta, stringendo le mani e con tutte le mie forze cerco di rimanervici aggrappata.

Singhiozzante mi sposto verso Jack, per stare con lui fino alla fine, non lo lascieró andare.

TITANICDove le storie prendono vita. Scoprilo ora