«Quindi mi stai dicendo che ti ha lasciato da solo in una squallida stanza d'albergo?» mangia una fetta di pizza e io annuisco.
«Stronza» continua a mangiare e rido.
«Non mi importa più di lei» alzo le spalle.
Lei annuisce «Comunque ogni tanto continua a chiamare» sbuffa.
«E che vuole?»
«Te»
«No, seriamente dimmi cosa vuole lei non tu» la guardo e la vedo alzare il suo dito medio verso di me.
Rido.
«Casomai è quello che vuoi tu» sorride mandandomi uno sguardo di sfida.
La guardo, oh ti voglio così tanto.
«Non guardarmi così sei inquietante» ride.
E tu troppo bella...
E poi lo faccio,vla cosa che mai avrei dovuto rifare in vita mia, mai.
La bacio, la bacio annullando ogni distanza tra noi.
«Si, ti voglio.» dico nel bacio, la sento sorridere sulle mie labbra.
Continuiamo a baciarci finché non si allontana e si toglie la maglia, la guardo mordendomi il labbro.
Indossa un reggiseno di pizzo rosso e sembra molto piccolo per lei essendo che metà seno le esce fuori.
Inverto le posizioni e subito dopo prendo a baciarle e morderle il collo lasciando segni rossi mentre lei stringe i miei capelli ansimando.
Scendo sempre più giù lasciando una scia di baci sul suo corpo, le abbasso i pantaloni e strofino la mia mano sulle sue mutandine sentendo quanto sia bagnata per me.
Non ci posso credere che lo sto facendo.
Lamenti di apprezzamento fuoriesco dalle sue labbra mentre continuo la mia tortura.
Le tolgo le mutandine e riesco ad avere un'intera visuale della sua intimità, sorrido e la vedo alzare gli occhi al cielo. Le mordo l'interno coscia quando sentiamo una piccola voce sulle scale.
Doris...
«Non riesco a dormire, Nina, vieni con me?» ci sporgiamo entrambi dal divano per vederlo strofinarsi gli occhi.
«Certo.» risponde ancora ansimando e sorride poi si gira a guardarmi mordendosi le labbra «Sali sopra, tra poco sono da te.» dice fissandomi.
Quegli occhi...
Doris sale sopra e lei si veste velocemente mentre io mi lamento.
«Vieni qui» la tiro verso di me facendola risedere sul divano «si sarà già addormentato»
Ride e scuote la testa «Sarà per un altro giorno» mi dà un bacio a stampo e raggiunge Doris sopra.
Riesco solo a ricordare che quella sera mi addormentai con il sorriso sulle labbra.