Capitolo 17.

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Le mie sorelle hanno approfittato, della mancanza di nostra madre perché partita per qualche giorno con il suo compagno, per organizzare una festa a sorpresa a Nina per il suo compleanno.

La casa è piena di gente, tutti hanno in mano un bicchiere rosso pieno di alcol, me compreso, solo che mentre gli altri si divertono, ridono e ballano... io sono seduto su un divano provando ad ubriacarmi mentre fisso ogni suo movimento.

Forse sono pazzo?

Da tutta la sera i nostri sguardi si incrociano e mentre all'inizio mi guardava solo se si sentiva osservata e subito dopo girava la faccia... ora mi fissa intensamente sorridendomi o mordendosi le labbra.

Mi sta facendo impazzire.

Decido di salire sopra non riuscendo più a sostenere il suo sguardo.

**
Quando sento che quasi tutti stanno abbandonando la festa, scendo giù per tracannarmi l'alcol rimasto e finalmente riuscire a dormire.

Così forse smetto di pensarla

Scendo velocemente le scale e il disordine che vedo mi fa sentire quasi male eppure io amo il disordine...sento qualcuno canticchiare e mi dirigo verso quel suono, vedo Nina in cucina mentre raccoglie tutti i bicchieri da terra.

≪Che stai facendo?≫le chiedo.

≪Sto sistemando tuttooo questo casinoooo≫ dice ridendo e prolungano le 'o' chissà per quale assurdo motivo.

≪Solo tu?≫

≪Le tue due sorelline si sono addormentate≫ sbuffa alzando gli occhi al cielo ≪che stupideee≫ ride e poi prende un bicchiere a caso sul tavolo accanto bevendone il contenuto.

≪Penso tu abbia bevuto abbastanza≫ Le dico strappandole il bicchiere da mano.

≪Non sei mio papà≫ mette il broncio.

≪Non ho detto che io lo sia≫

≪Sicuro?≫ Ride ≪Ti piaceva≫ si lecca le labbra.

Il mio respiro diventa affannoso.

Calmati, Louis.

Non ti ricordi?

**

Louis la bacio non possiamo bacio ascoltami bacio ti prego geme nel bacio ci sono tutti al piano di sotto

So che lo vuole anche lei.

Tu non essere rumorosa e nessuno ci scopre le mordo il labbro ci riusciresti per me?

Annuisce velocemente.

Incomincio ad istigarla baciandole il collo e sfiorandole le mutandine sotto al vestito.

La sento sussultare sotto al mio tocco.

Ma forse è meglio di no la stuzzico.

Scuote la testa vigorosamente mentre cerca le mie labbra.

Non ti capisco, possiamo o non? La prendo in giro allontanandomi per non farmi baciare.

Possiamo Sussurra in prenda all'eccitazione mentre le sfioro, di nuovo, le mutandine.

Non capisco la prendo in giro.

Possiamo alza un po' la voce lamentandosi, finalmente le concedo di baciarmi e addirittura ansima.

Possiamo Lou, possiamo Loucontinua a ripetere nel bacio e io rido.

Chiamami papino la guardo e subito dopo riprendo a baciarla.

**

≪Oppure no, papino?≫

Smettila

≪Perché,papino?≫ ride guardandomi.

Ti faccio del male≫la guardo serio negli occhi.

≪Ti prego, papino

La bacio non riuscendo più a resistere.

Ansima nei baci mentre mi stringe forte i capelli, la sua lingua sa di vodka, ma non mi interessa.

La prendo in braccio quando sento uno strappo, ci stacchiamo entrambi dal bacio per vedere che le si è strappato il vestito fin sopra all'inguine.

Lei ride.

La porto sopra mentre continuiamo a baciarci e la stendo sul mio letto, mi allontano per spogliarmi e la sento lamentarsi molto rumorosamente quando improvvisamente cessa.

Mi sei mancato tanto, Lou≫ La guardo mentre mi abbasso la zip dei pantaloni.

Qualcosa dentro di me si muove, ma che cazzo sto facendo?

Guardandola lì sul mio letto quasi mezza nuda per colpa del vestito rotto, dei capelli arruffati, le labbra rosse e gonfie e gli occhi ludici... capisco che mi sarei approfittata di lei e che lei non si sarebbe ricordata nulla la mattina seguente.

E che io non me lo sarei mai perdonato.

≪Anche tu, troppo, Ninì≫ Mi stendo accanto a lei abbracciandola e dopo un po' si addormenta mentre mi stringe forte.

Si, sono pazzo.

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