21. Nell'antro della Strega.

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"Salve, o Selene dal lucente trono,

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"Salve, o Selene dal lucente trono,

e salute anche a voi, stelle, che siete

compagne al carro della dolce Notte."

Teocrito – L'Incantatrice.


-Crator chiede se siamo arrivati- comunicò Lucky impassibile, strusciando ancora svogliatamente i piedi avanti sull'erba.

Si stava facendo buio: avevano passato quasi due ore a camminare senza nemmeno una sosta per riprendere fiato. Il cielo si era tinto di arancio e di blu.

Non era stato difficile convincere il Consiglio a lasciare che gli altri l'accompagnassero, l'unico che aveva opposto resistenza sulle prime era stato Prodel, ma Hugo aveva liquidato il discorso giurandogli che sarebbero tornati prima dell'alba successiva.

Bugiardo. Aveva pensato Prim, ma non l'aveva detto.

Fra le fronde degli alberi soffiava un venticello pungente. Prim non lo sentiva, pensava solo a come fare ad intrufolarsi in un castello probabilmente fortificato e a come trovare Ailore e Sybilla, liberarli e poi scappare senza farsi notare.

Ora che ci pensava, era una follia. L'unica garanzia che avevano era il contatto mentale che i gemelli stavano mantenendo con il Consiglio: non appena si fosse interrotto, le streghe sarebbero tempestivamente intervenute.

Gripho inchiodò davanti a tutti e si voltò di scatto con un'espressione stizzita stampata sul viso. -Beh, puoi dire a Crator che dovrebbe andare a farsi...-

Hugo avanzò e posò una mano sulla sua spalla, stringendola forte.

-Hey,- disse, guardandolo dritto negli occhi –calmati, è tutto okay.-

Gripho gli lanciò un'occhiata incerta, poi sospirò e si passò una mano fra i capelli biondi. –E' snervante- dichiarò voltandosi di nuovo e riprendendo a camminare.

Prim strinse forte i pugni ma non disse una parola. Si era pentita: non avrebbe dovuto permettere che la seguissero, che mettessero a repentaglio la loro vita così.

Rischiavano, e tanto anche.

-Non manca molto. Siamo quasi arrivati. Uno o due minuti al massimo- affermò all'improvviso Pyper.

Continuava a rigirarsi fra le mani una cartina sgualcita di Runadium che avevano rimediato alla biblioteca da Chai-Lee.

I loro piedi scalpicciavano sul terriccio umido, il silenzio era denso di paure non dette.

Prim sentiva il cuore palpitarle forte nelle orecchie. Cosa avrebbe fatto se si fosse trovata di fronte ad Isobel? L'avrebbe uccisa o l'avrebbe di nuovo lasciata andare?

Runadium - La città delle stregheDove le storie prendono vita. Scoprilo ora