"Come mi chiamo?"
Alzai lo sguardo per lo shock e i fiori selvatici, che avevo raccolto nella mia gonna, caddero sul terreno della foresta.
"Vostro Onore," dissi, cadendo sulle ginocchia e appoggiando le mani sul suolo, per poi portare il viso su di esse.
"Alzati," ordinò. La sua voce era profonda, non era più traballante.
Avevamo compiuto sedici anni sette mesi prima, ed anche se lo vedevo ogni volta che lasciava le mura del castello, lui non mi parlava da quando aveva fatto cadere la bambola vicino alle mie ginocchia.
"Tu sei Cathryn," mi incoraggiò, guardandomi mentre stava sul suo cavallo. "Qual è il mio nome?"
Il mio stomaco stava andando a fuoco, le mie ossa erano diventate acqua. Mi guardava con dolore negli occhi, con nessuna traccia di un sorriso.
Lo amavo. Lo avevo sempre amato. Lo amavo come mio sovrano, come il ragazzo in mezzo al campo e il confidente in mezzo all'erba alta.
Amavo le sue labbra piene e gli occhi dolci. I ricci scuri e selvaggi, gli arti impossibilmente lunghi, il fascio di muscoli che dava forma alle sue spalle.
"Vostra Altezza."
"No, Cathryn. Il mio vero nome."
Era ovvio che lo sapevano tutti. Venimmo a sapere del suo nome e della sua nascita nel momento stesso. Conoscevamo il suo cibo preferito, la sua bevanda preferita e la sua stagione preferita. Conoscevamo il suono della sua risata, il ritmo dei suoi passi.
Ma non potevo farlo. Non avevo mai detto il suo nome ad alta voce.
Non lo avrei fatto.
"Siamo soli," disse, ora più gentilmente. "Sono stato io a chiedertelo. Di' il mio vero nome, Cathryn."
"Non posso, vostro Onore." Chiusi gli occhi, cercando di trattenere le lacrime. "Questo non è il mio posto. Non lo è mai stato."
Lui sbatté le palpebre, deglutì e poi incitò il suo cavallo al galoppo.
____________________
Spero non sia troppo tardi.
Domanda:
Come ve lo immaginate il vostro futuro?
Io cerco sempre di non pensarci, perché ho paura di deludere me stessa. Ma spero tanto di realizzare ciò che ho sempre sognato.
Buonanotte. x
STAI LEGGENDO
No Fury [Italian translation]
FanficIl principe nacque nella lussuosa camera della madre tre giorni prima che io emergessi sul pavimento squallido della birreria. Lui faceva parte della famiglia reale . . . lei no. Ma l'amicizia segreta che nacque tra i due durante l'infanzia, divent...