Lasciammo Anne con James e mentre attraversavamo la collina che separava il nostro capanno dal villaggio, mi voltai e li vidi lì, alla porta.
Gli occhi del padre di Harry erano pieni di preoccupazione, mentre mia figlia piangeva con le mani allungate verso di noi.
Dentro mi faceva male tutto. Non volevo lasciarla neanche per un attimo e non volevo andarmene così: di fretta, emotiva e piena di furia.
Harry mi chiamò e io mi rigirai, muovendomi il più velocemente possibile, in modo da raggiungere lui e Zayn.
"Starà bene," mi disse, guardandomi oltre la spalla. "Torneremo all'alba."
Vidi i suoi muscoli tendersi mentre continuava a camminare.
~~
Quando il capanno fu fuori dal mio campo visivo, mi resi conto che era da più di un mese che non mi allontanavo così tanto da esso. Il sentiero che portava al villaggio era ricoperto dalla vegetazione, come sempre; copriva bene il rifugio di James. Ma conoscevo i rami e le radici così come conoscevo il mio cuore. Sarei riuscita a percorrere quella strada anche ad occhi chiusi.
Ma nonostante ciò, faticai a stare al passo con la velocità di Zayn e la determinazione di Harry.
Non sapevo cosa ci aspettava al castello e mi faceva male il cuore alla consapevolezza che quel bambino avrebbe potuto essere suo.
Probabilmente.
Ma speravo vivamente che non lo fosse.Secondo i miei calcoli, l'ultima volta che Harry aveva giaciuto con Maria era stata molte settimane prima che lui partisse. Era stato via per cinque mesi ed era tornato da poco più di uno.
Guardai il cielo e pregai per questa piccola cosa.
Non mi sembrava una cosa enorme chiedere all'universo, dopo tutto quanto: Ci hai creati per stare insieme. Per tutta la vita abbiamo faticato per arrivare fino a qui. Per favore, non distruggere la mia famiglia.
Perché se Maria avesse provato a reclamare il trono, mi sarei tagliata la testa.
Sentivo i rametti spezzarsi sotto le mie scarpe e vedevo le nuvolette d'aria che lasciavano le nostre bocche per il clima freddo.
Ci fu un momento in cui le nostre menti entrarono in uno stato di trance. Ci muovemmo, respirammo, smettemmo di pensare. Conoscevamo solo l'istante dopo, e quello dopo, e quello dopo. Reagivamo d'istinto.
Era così che mi sentivo in quel momento. Non riuscivo a immaginare cosa ci aspettava. Avevo già detto a Harry di non lasciare il mio fianco neanche per un istante. Quando sarebbe entrato nella sua stanza, lo avrei seguito.
Ma lei avrebbe sentito il gelo della mia ira ancor prima che fossi entrata.
~~
Ero senza fiato mentre correvo e strepitavo dietro i loro passi veloci.
"Harry," sussultai, piegandomi sul bacino e posando le mani sulle ginocchia. "Non riesco più a correre in salita. Per favore."
Lui si fermò, tornando velocemente al mio fianco e accarezzandomi la schiena con una mano. Il suo palmo si mosse in modo lento e circolare da una parte all'altra sulla mia spina dorsale, ascoltando mentre anche lui prendeva fiato.
"Mi dispiace," sussurrò, chinandosi per posare la sua fronte contro la mia. "Mi dispiace. Vorrei che Zayn avesse portato dei cavalli."
"Non fa niente," gli dissi. "Ho solo bisogno di prendere fiato."
Sentii la sua bocca calda premere sulla mia tempia. "Fatti stringere," disse contro la mia pelle. "Solo per un po'."
Raddrizzai la schiena e avvolsi le braccia intorno a lui, necessitando di una piccola pausa dove c'eravamo di nuovo solo noi due. E ci prendemmo del tempo per capire quello che ci attendeva.
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No Fury [Italian translation]
FanficIl principe nacque nella lussuosa camera della madre tre giorni prima che io emergessi sul pavimento squallido della birreria. Lui faceva parte della famiglia reale . . . lei no. Ma l'amicizia segreta che nacque tra i due durante l'infanzia, divent...