Presente: Ventisette

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Qualche giorno dopo, quando il sole raggiunse il punto più alto nel cielo, una lunga linea di carrozze arrivò sulla strada acciottolata, sollevando un'enorme nube di polvere. Dalla finestra della birreria riuscii a vedere la sua.

Era nel mezzo, laccata con un nero splendente. Mi sembrò strano che il suo arrivo sembrasse più una processione dovuta alla morte di qualcuno che una celebrazione. L'avvicinamento di dozzine di cavalli e carrozze sembrava un'invasione.

In un certo senso, lo era.

Smettemmo tutti di lavorare, pulendoci le mani sui grembiulini, prima di toglierceli e camminare in gruppo con voci sussurranti verso la parte anteriore del castello.

Sotto l'entrata della grande sala, Harry era in piedi accanto al Re, davanti a tutti i loro dipendenti.

Il mio principe era vestito di verde. Teneva la testa alta, ma sotto la sua maschera imperturbabile, riuscii a vedere quanto fosse diventato teso. Mi sembra che si fossero già incontrati, molto probabilmente. Forse aveva anche passato del tempo con lei durante il suo anno in Spagna. Si erano tenuti per mano? Si erano baciati? La bocca di Harry aveva incontrato la sua più delicatamente di come aveva incontrato la mia qualche giorno prima?

Il suo valletto la aiutò a scendere dalla carrozza, mentre Harry fece un passo avanti per prenderle la mano, piegarsi e baciargliela.

Non respirai per cento anni.

Il suo viso era oscurato dalla tesa del cappello, ma sembrava di altezza media, ma troppo bassa e troppo magra. Era una reale senza carne addosso. Sarebbe potuta essere una serva.

Sarebbe potuta essere qualsiasi ragazza di statura media, che avrebbe sposato l'uomo che mi apparteneva e che un giorno sarebbe diventata la mia regina.

Maria Antonia de la Páxan.

Accanto a me, tutti iniziarono a inchinarsi mentre la principessa si faceva strada verso l'ingresso ampio.

Oltre la strada asfaltata si trovava l'oceano, e oltre quello non c'era niente.

Tra i più di cento corpi fui la penultima a piegarmi. Gli occhi di Mary incontrarono i miei mentre si abbassava accanto a me e quando la guardai, potei vedere che sapeva tutto. Il mio dolore era così vasto, che era filtrato dal mio corpo e aveva attraversato l'aria tra di noi, fino ad arrivare ai suoi occhi.

Le sue dita erano calde tra le mie.

Mi piegai, versando, ancora una volta, i contenuti del mio stomaco sulla ghiaia vicino ai miei piedi.

No Fury [Italian translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora