17 - Sciroppo di ghiande ♛

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Magari fosse stato infastidito. Alexander era furioso. Continuava ad aprire l'armadio e prendere panni a caso per poi infilarli malamente in una valigia, come un gesto meccanico, ma potevo vedere la tensione nelle sue spalle contratte.

«Per partire io e la mia fidanzata no, ma un viaggetto ai confini del mondo con lui sì», continuava a ringhiare. Mi avvicinai, cercando di calmarlo, ma era davvero intrattabile. Stavo per indicare il corridoio per mandarlo a calmarsi fuori, ma poi mi venne in mente che se avesse incontrato il padre si sarebbe scatenato il finimondo. Allora, per cercare di dare una mano ma non peggiorare il suo umore, tirai fuori tutti i panni che aveva messo alla rinfusa nella valigia e cominciai a piegarli e riporli ordinatamente.

Avendo sentito le parole di Wladimir al telefono, presi anche un bel po' di maglioni e pantaloni invernali, che in quel periodo si trovavano in fondo all'armadio, e magari anche qualche coperta. Lui le vide e disse: «Siamo a luglio, femmina», ma io feci finta di nulla, perché sospettavo che il padre non gli avesse detto dove erano diretti precisamente.

Chiusi la valigia e la misi in piedi, e mi sentii abbracciare da dietro. Il suo naso sfiorò l'incavo del mio collo, e sussurrò: «Mi mancherai tantissimo».

Mi voltai fra le sue braccia, cercando di sussurrare "Anche io", ma lui fu più veloce e mi baciò.

«F-f-fai il br-a-avo», gli dissi quando si scostò, afferrando la valigia ed uscendo il corridoio.

«Sul comodino c'è il mio cellulare», mi spiegò, «ti mando un messaggio appena arrivo».

Annuii, sorridendogli e lui mi guardò sconfitto per poi scomparire dietro l'angolo.

Il giorno dopo ricevetti un messaggio che era puro stile maschio alpha.

Appena arrivati. Non fa poi così freddo per tutte quelle coperte, femmina. Dammi un solo buon motivo per non lasciare mio padre qui.

Ridacchiai, e scrissi il messaggio velocemente. Ma dove siete? Riuscire a comunicare in modo più efficiente dei monosillabi era quasi una liberazione, purtroppo questo includeva la lontananza.

Scandinavia, ma non so dove.

Non fa poi così freddo in Scandinavia? La prossima volta ti faccio girare in bermuda.

Adesso provochi anche per messaggi intercontinentali?

Non lo farei mai, mio bel verginello. Sorrisi come una stupida, immaginando la sua reazione dall'altro capo del telefono. Non riuscivo ancora a crederci, il Principe così tanto desiderato fino al mio arrivo non aveva intrattenuto nessuna per più di qualche bacetto? Le viscere mi si serrarono in un moto di gelosia. Da una parte ero contenta che non avesse fatto nulla, ma dall'altra sapere che non ero stata la prima ragazza era fastidioso.

FEMMINA. Fu il suo ultimo messaggio per quel giorno, mentre io continuavo a leggere quella parola e a ridere come se fosse la barzelletta più divertente di sempre. Non sapevo se sperare che sbollisse prima di tornare o giocare ancora a punzecchiarlo.

******

Alexander mi aveva detto che mi avrebbe avvisato quando avrebbe preso l'aereo del ritorno, ma dopo tre settimane non ricevetti nessun messaggio al cellulare, e questo non fece che allarmarmi. Cordelia ora impaziente e preoccupata, quasi quanto me, ma doveva fare buon viso a cattivo gioco per non minare alla stabilità del Regno. Io controllavo che non ci fosse nulla contro lei ed il bambino, ma era praticamente inutile perché Wladimir aveva incaricato sei – e dico sei! – guardie per tenerla sott'occhio.

Deimon 3 - La congiura del DemonioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora