Unexpected Love || Niall Horan || [Diall Fanfiction]

Chapter 57

POV Niall

Quando alzo lo sguardo verso il comodino vedo che l'orologio segna le 02:30. Mi alzo subito dopo essermi stiracchiato un po' e indosso i primi vestiti che trovo nell'armadio. Dopo essermi dato un'ultima occhiata allo specchio esco dalla stanza, portando la mia valigia e il mio zaino.

Cerco di fare tutto silenziosamente, ma con la fortuna che ho è ovvio che non ci riesco. Mentre scendo le scale inciampo, rotolando fino al pavimento. Appena il mio fondoschiena si schianta a terra gemo dal dolore e mi mordo il labbro inferiore per impedire di urlare. Spero solo di non aver svegliato qualcuno, ma dubito che qualcuno mi abbia sentito, perché fortunatamente non sono rimaste tante persone a casa. La maggior parte dei lavoratori è tornata a casa per le ferie, quindi una parte di me può starsene tranquillo.

Mi alzo dal pavimento e mi dirigo verso la stanza di Chloë. So che lei non è tornata a casa e di certo passare le ferie qui a casa non le farà bene. Per questo ho organizzato un viaggio solo per me e lei. In realtà non l'ho proprio organizzato, mi è venuto in mente il giorno prima e ho subito comprato due biglietti da Internet.

Sono stato molte volte fuori Irlanda, per i viaggi di lavoro di mio padre, ma ora che ho organizzato un viaggio da solo con Chloë mi sento più emozionato. Il posto in cui andremo è davvero speciale e so che Chloë ne sarà contenta. Non vedo l'ora di salire su quell'aereo che mi porterà lontano da casa per una settimana e mezza. Onestamente, ho davvero bisogno di prendere una pausa. Non faccio nulla dalla mattina alla sera, a differenza di altre persone, ma sento quel strano bisogno di staccare e di allontanarmi da casa. Stare lontanto dalle persone che conosco; respirare un'aria diversa e soprattutto stare da solo con Chloë senza avere quella strana sensazione di paura ogni volta che stiamo insieme. Insomma, stare lontano in un ambiente che ormai conosco benissimo mi rinfrescherà un po' la testa e credo che servirà anche a Chloë.

Appena giungo davanti alla porta della stanza di Chloë, entro dentro lentamente per evitare di fare rumore nel caso anche Marian e Kathleen siano rimaste. Fortunatamente appena entro dentro vedo due letti vuoti e in uno Chloë distesa che dorme beatamente. La sveglierò dopo. Nel frattempo comincio a cercare una valigia dove infilare i suoi vestiti. Non ci serviranno molti vestiti, dato che non rimarremo fuori Irlanda per un mese, ma non si sa mai. Una ragazza è in grado di portarsi un armadio intero anche se sta via per un giorno.

Appena vedo una valigia posta sopra l'armadio cerco di prenderla, senza successo. L'armadio è talmente alto che non riesco a raggiungere la fottuta valigia neanche saltellando. Odio questi momenti, perché mi fanno capire quanto sono basso. Ci sono persone messe peggio di me, però: Kathleen è alta più o meno un metro e cinquanta e Tomlinson può essere considerato l'ottavo nano mancante di Biancaneve. Non li invidio ad essere sincero.

Sobbalzo appena sento un urlo acuto dietro di me e quando realizzo che è Chloë, corro verso di lei per tapparle la bocca con una mano. La sua voce è talmente acuta che potrebbero sentirla anche le persone dall'altra parte del mondo.

"Perché devi sempre urlare così forte?" Sussurro e i suoi occhi esprimono spavento. Persino al buio i suoi occhi riescono a brillare. Resterei immobile solo per perdermi nel suo sguardo, ma so che sembrerei un pazzo, quindi mi limito a fargli un occhiolino appena vedo le sue spalle rilassarsi appena si rende conto che sono soltanto io.

Mi avvicino più lentamente a lei, senza togliere la mia mano dalla sua bocca. Le sue labbra sono così morbide al tatto e vorrei toccarle con le mie labbra, assaporandole come faccio spesso, ma non voglio perdere tempo. Abbiamo un aereo da prendere.

"Dovresti urlare quando lo faremo. Quindi risparmia la tua bellissima voce per quel momento, mia cara Chloë Grace." Sussurro con tono perverso, mordendomi il labbro inferiore mentre penso a quel momento.