Passeggiamo per le vie di quel quartiere, c'è un venticello fresco che venire i brividi.
Non so se fidarmi di Giorgio, se davvero mi fará andare a casa, magari l'ha fatto per farmi stare bene e non mi porterá a casa, conviene non fidarmi, almeno se è vero sará un'emozione indimenticabile, se non è vero almeno non ci resto di merda.
Se mi sta prendendo per il culo me la pagherá lo giuro, inutile riservargli odio prima del previsto, quindi non ci penso.Gio:"hai freddo? Vuoi tornare a casa?"
Io:" è uguale" sorrido.
Gio:" va bene. Andiamo"Andiamo a casa e dopo fatto una piccola merenda andiamo a letto.
Entro in camera mia e dopo essermi messa il pigiama messaggio un po con Giulio. Mi manca da morire.
Dopo circa un ora mi addormento.Sono in una stanza, Giulio è su una poltrona e mi chiede aiuto urlando, mentre un gruppo di ragazzi e ragazze gli fanno del male a parole. Io sono sull'uscio della porta di questa stanza, piango e sussurro "sto arrivando amore mio" , non mi sente. Riprovo, ancora niente. Va bene, provo ad avvicinarmi a lui, non sento le gambe, non riesco a camminare, è faticoso, sento le cambe cedere.
Boom, casco. Sono accasciata per terra con la mano tesa verso Giulio e piangendo sussurro ancora "giulio, sto arrivando" .Mi sveglio urlando "Giulio." Mi guardo intorno avvilita, è buio, accendo il telefono e segna le 03:45am. Mi alzo ancora mezza addormentata e vado nella camera di mio fratello. Sta dormendo beatamente, ha sorriso leggero stampato sulle labbra, stará sognando qualcosa di bello, almeno lui dorme bene. Ha la cresta tutta spettinata, gli sta bene però, alzo le coperte e ci scivolo dentro, mi ricopro lasciando solo il naso e gli occhi fuori. Si accorge della mia presenza e mi stringe "hai fatto un incubo?" Sospira. "Si. Notte" non risponde e subito ci addormentiamo.
*SPAZIO AUTRICE*
Salve raga.
Scusatemi ma non avevo idea, sono consapevole che questo capitolo fa schifo, vi lascio la libertá di linciarmi.
♥
(Scusate se c'è qualche errore)
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Non Fa Paura||Lowlow
Fanfiction"perchè non ci si libera facilmente di uno come lui, ed io probabilmente non me ne vorró mai liberare"