Capitolo 13

243 22 5
                                    

Per fortuna che Giorgio si fermerà qualche giorno.
Salgo su in camera da letto e mi aggomitolo (?) nel letto, a ripensare a Giulio mi cominciano a scendere lacrime che sembrano quasi farmi male, in fine non è successo nulla, non mi frega cosí tanto che ha picchiato Valerio, ma perchè in quel momento io l'ho visto come uno di tanti altri che si schierano contro di me. Adesso che cominciavo a prendere fiducia, che cominciavo a convincermi che lui fosse davvero diverso da tutti quanti. Non è vero che non fa paura, fa paura e piú di quanto immaginavo.
Sento bussare alla porta e spalancarsi lentamente, spunta mio fratello che incrocia le braccia al petto e si appiggia allo stipite della porta.

Gio"che hai?"
Io:" Niente Gio, vai di là"
Gio:" Ila."
Io:" Niente Gio".

Giorgio si sdraia di fronte a me, comincia ad accarezzarmi i capelli, abbasso gli occhi e lui continua a guardarmi.

Gio:" ancora con la storia di Giulio eh?" sussurra quasi sottovoce.
Io:" si Gio. Insomma a quest'ora staremmo a messaggiare, oppure avrebbe cenato qui.. Sai cose cosí" gli occhi mi si riempiono di lacrive che solcano subito dopo il mio viso.
Gio:" la mia piccola.. Vieni qua"
Io:" avrà trovato di meglio adesso".
Giorgio mi tira tra le sue braccia e sentire il cuore di mio fratello battere calmo mi fa tranquillizzare un po.
Giorgio per me è un altro piccolo mondo, un punto di riferimento dove poter andare quando sto male.
Sospiro e piano piano le lacrime passano e resto tranquilla abbracciata a lui.

Io:" a te gio, c'è qualcuna?" sorrido appena.
Gio:" Si" sospira.
Io:" davvero? Come si chiama?"
Gio:" Alison"
Io:" e da quanto vi conoscete"
Gio:" 3-4 mesi, ma usciamo insieme da circa un mese. Ha il mio carattere, gli piace il rap, ha la carnagione scura, è magra. Ma ha un non so che di cupo, che prima o poi devo scoprire"
Io:" wow.. Beh magari quando poi vi fidanzerete te lo dirà da se"
Gio:" Giá" sospira e scioglie l'abbraccio, so sarà stancato le braccia, anch'io sinceramente.
Io:" La ami?".
A questa domanda Giorgio, alza gli occhi al cielo "ahh impicciona. Vuoi sapere troppe cose -sorride- cerca di dormire, notte vipera" mi fa un bel sorriso e se ne va "notte Gio".
La notte non riesco a dormire, mi giro e mi rigiro nel letto, ma non riesco a dormire. Tra un 2-3 ore prima di alzarmi e andare a scuola.
Suona la sveglia, mi alzo dal letto, vado in bagno, faccio una doccia e indosso vestiti a caso formando un abbinamento di tuta, tutto nero e ice force (?) bianche.

Io:" Giooo" urlo.
Gio:" mh? Eh? Chi è?"
Io:" La madonna"
Gio:" gne" fa una smorfia.
Io:" stupido. Vado a scuola"
Gio:" non fare danni"
Io:" potrei uccidere qualcuno. Tipo te"
Gio:" dai vattene a scuola"
Io:" fai schifo gio. A dopo lota"
Gio:" oh tu sei una lota"
Io:" lo so grazie, ciauz"
Faccio per andare via, ma mi sento abbracciare e solleticare sulla pancia, comincio a ridere e a dimenarmi "giohahahaha bastaahahaha" continiuo a dimenarmi e a ridere nel tentativo di farlo smettere "gio bastahahahaha" finalmente smette "dai vai a scuola" mi da un abbraccio e vado via.
Mi incammino verso la scuola ma i miei pensieri ancora che si vanno a posare su Giulio, mi manca ma il pensiero di non voler piangere mi fa pizzicare solo gli occhi.
Arrivo a scuola e vado a sedermi sul muretto da sola, mette le cuffiette e parte la musica mi rilasso. Poco dopo suona la campanella ed entriamo, vado dritta a sedermi al mio posto, accanto a me c'è Giulio.

Giu:" Ila.." sospira.
Io:" cosa vuoi?"
Giu:" Parlarti"
Io:" non è possibile, mi dispiace".

Comincia la lezione e io passo il tempo a far finta di ascoltare ma non ci sto capendo completamente nulla. Arriva la ricreazione "prof vado in bagno" esco dall'aula e vado di sopra, e mi metto sulla finestra seduta, con i piedi a penzoloni, uno fuori nel vuoto e l'altro all'interno. Sento aprire la porta, ma già so chi possa essere, non mi volto nemmeno.

Giu:" Ilarya..."
Io:" perchè mi segui"
Giu:" voglio chiederti scusa"
Io:" pensavo fossi diverso"
Giu:" sono stato stupido"
Io:" già"
Giu:" ma voglio fare pace e mantenere la promessa"
Io:" non mi fido" lo guardo e sorrido arrabbiata.
Giu:" ti prego".
Sospiro e scendo dalla finestra "devo andare". Mi ferma con il braccio mi gira verso di lui e mi da un bacio profondo, ddio le sue labbra, quanto mi sono mancate. È stato cosí veloce, adesso mi ritrovo con le nostre labbra attaccate, quando sciogliamo restiamo una manciata di secondi con le fronti attaccate, lo abbraccio forte "mio" sussurro, "mia" sorride e mi lascia un bacio a stampo.

Io:" ma quanto sono bassa, tu sei 1,60 e ti arrivo alla spalla"
Giu:" nana, la mia nana"
Io:" stupido" sorrido.
Fa per avvicinarsi di nuovo, lo scanso e vado via cosí e rimane cosí.
Arrivata in classe mi siedo e sorrido quando lo vedo arrivare.
Giu:" ma sei una piccola stronza" sorride.
Io:" si, molto" faccio una smorfia.
La giornata di scuola passa in fretta, suonata la campanella corro a sedermi sul muretto, passo un po di tempo con Giulio e poi torno a casa.
"Giorgiooo" non mi arriva risposta "TROIO" urlo. Sento urlare dall'altro lato della casa "Aaoo". Le vedo arrivare dal bagno
Gio:"la vipera è tornata"
Io:" gioo" gli salto in braccio e lui mi prende a volo.
Gio:" sei pesante"
Io:" oh mi sembri fatto di ricotta. Comunque ho fatto pace con Giulio" scendo.
Gio:" davvero? E come?"
Io:" sai in bagno" sorrido maliziosa.
Gio:" Che hai fatto?" quasi urla.
Io:" niente gio, stavo scherzando, mi ha solo chiesto scusa e ci siamo baciati"
Gio:" a mbe."
Io:" scè".
Nel pomeriggio esco con Giulio, passiamo davanti ad un negozio di Giocattoli e fuori c'è una zebra, non appena la vedo penso a Valerio.
Io:" amorr"
Giu:" dimmi"
Io:" Devi chiedere scusa a Valerio. Ti consiglio di fagli un regalo"
Giu:" Hai ragione. Che gli compro?"
Io:" Quella zebra, gli somiglia"
Giu:" stai scherzando vero?"
Io:" No, a lui piacciono le zebre".
Prendo per mano a Giulio r con una scusa compriamo la zebra, la facciamo impacchettare, usciamo dal negozio.
Io:" Mo andiamo a casa sua e gliela diamo"
Giu:" cosí suona male"
Io:" Giulio. - dico secca- e poi tu non cel'hai troio"
Giu:" ho altro. Vuoi provare?"
Io:" Giulio." dico secca quasi urlando.
Ci incamminiamo verso la casa di Valerio e quando arriviamo suoniamo.

X:" Chi è?"
Io:" Ehm.. Due amici di valerio, c'è?"
X:" Certo, ora lo faccio scendere."
Dopo un paio di minuti scende Valerio e io mi metto dietro Giulio.
Giu:" Ehm.. Ciao Vale.. Senti bro ho sbagliato. Stavo già nervoso, poi ho visto quello e.."
Vale:" Niente scuse bro, capisco. Non è successo nienete"
Fanno un veloce abbraccio e prendendo la busta con dentronil regalo mi faccio avanti. "Vale questo è per te". Lui lo scarta e appena vede che è una zebra comincia a ridere di gusto "grazie rega è stupendo".
Dopo i saluti io e giulio andiamo via e passiamo il resto della giornata insieme.

Non Fa Paura||LowlowDove le storie prendono vita. Scoprilo ora