Fede

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*il giorno della festa*

Ci svegliammo tutti molto presto, per gli ultimi preparativi. La festa si sarebbe svolta in una sala molto grande, vicino la spiaggia e con un ampio cortile dov'era collocato il palco. Non potevo affrontare questa giornata, finché non avessi fatto pace con Giulia, così andai da lei in cucina e le dissi:
"Ei... Senti... Oggi è un giorno importante e quindi sono venuto per chiederti perdono. Perdono per tutte quelle volte che ti ho fatto soffrire e per tutte le mie cazzate". Mi fissava allibita, sorrise e poi rispose:
"Non è colpa tua, sono io che mi sono comportata come una bambina. E quindi sono io quella che ti deve chiedere scusa". Le sorrisi, contento del nostro chiarimento, così senza pensarci due volte l'abbracciai e lei ricambiò. Le baciai il naso e le dissi:
"Stasera andiamo a cena tutti insieme, così festeggiamo il tuo compleanno".
"Certo" disse lei sorridendo. Naturalmente lei non sapeva che le avevamo organizzato una festa e con un ospite speciale per giunta. Sarebbe stata una serata fantastica e io finalmente dopo un mese e mezzo le avrei cantato la canzone scritta da me e Benji. Ero pronto, la sera arrivò molto velocemente e ci eravamo divisi i compiti. Io dovevo portare Giulia alla festa, ma facendo un tragitto abbastanza lungo, mentre Benji e Gwen erano lì in sala a dire a tutti che era una festa a sorpresa e tutte queste cose qui. La solita noia insomma. Uscimmo di casa alle sette, la portai a fare una passeggiata in riva al mare e poi l'avrei portata alla festa. Nessuno di noi parlava e così per rompere il ghiaccio le dissi:
"Ed oggi sono 18 eh. Stai invecchiando!". Si girò e cominciò a ridere.
"Hahahaha mica tanto. Non noto nessuna differenza, l'unica cosa è che posso prendere la patente" rispose divertita.
"Beh, stasera sarà una serata unica vedrai" le dissi. Ci avviammo verso la sala, era molto affascinante. Indossava un vestito rosso scollato che le arrivava alla coscia, aveva una borsa nera che si abbinava alle scarpe con il tacco anch'esse nere. I capelli li aveva raccolto sulla nuca, le punte erano dei boccoli. Era bellissima e sapevo che stasera sarebbe stata la giornata più bella della sua vita, una festa a sorpresa e io le avrei detto ciò che provavo e avrei provato a chiederle se si voleva mettere con me. Speravo in un si, ma era tutto da vedere. Alle otto e mezza arrivammo alla sala, avevamo fatto un tragitto mooooooolto lungo ma lei non aveva obbiettato, sospirammo all'unisono e poi entrammo...

Finalmente siamo arrivati alla festa, cosa succederà?!😏❤️😍

New York❤️ #WATTYS2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora