CAPITOLO 20

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Eravamo appena arrivati davanti al ristorante.
Edward mi diede una mano a scendere ed entrammo dentro nel locale.
Come prima cosa ci sedemmo al nostro tavolo.
Insieme a noi c'erano i miei genitori, James e i fratelli di Edward.
Ovvio che Tris era con noi..E anzi, non vedevo l'ora di abbracciarla di nuovo!

Mia mamma mi raggiunse e mi abbracciò.
"Sono così fiera di te!" Disse tra le lacrime.
Non sapevo cosa rispondere.
Mentre stavo per parlare arrivò mio padre.
"Edward..posso parlarti?" Chiese.
"Certo" rispose mio..mio MARITO.
Si allontanarono e io rimasi seduta al tavolo con mia madre e le mie amiche a parlare.
Sapevo benissimo che mio padre stava dicendo a Edward di trattarmi bene..E che se non lo avesse fatto, lo avrebbe smolecolarizzato all'istante.

Dopo circa cinque minuti ritornarono al tavolo.
Dalla faccia di Edward si capiva che il mio precedente pensiero fosse assolutamente ed incondizionatamente esatto.
Mi strinse la mano sotto il tavolo.
Sorrisi.

Dopo pranzo iniziammo a ballare.
Il ristorante aveva allestito tutto quanto in un bellissimo roseto.
Il mio sogno!
Edward fu obbligato a ballare con mia madre e io con mio padre..non voglio commentare.

"Esme.." disse mio padre mentre volteggiavamo in mezzo a tutti.
"Dimmi"
"Voglio che tu sia felice.."
"Lo sono"
Lui annuì impercettibilmente.
"È che non mi aspettavo di diventare nonno e vederti salire all'altare nello stesso mese..E figuriamoci a 18 anni!" Disse pensieroso.
"Mi dispiace averti deluso..non era nei miei programmi sposarmi a questa età.." dissi.
"lo so..Ma sono felice per te!"
"Grazie papà..prima cosa hai detto a Edward?"
"Lo sai benissimo.." Disse scherzosamente.
"Lo hai minacciato di morte violenta?" Sussurrai allarmata.
Esplose in una fragorosa risata.
"Assolutamente si!" Disse.
Gli tirai un pugno leggero sulla spalla.
Continuavo a pensare alla luna di miele, fino a quando ci fermammo.
Guardai dietro le spalle di mio padre e vidi James.
"Posso?" Chiese.
Alludeva a ballare con me.
Mio padre annuì e ci lasciò soli.

Mi mise una mano dietro la schiena e con l'altra prese la mia mano, mi irrigidì all'istante.
"Allora..come ci si sente?" Chiese.
"A far cosa?" Chiesi stranita dalla leggerezza della sua domanda..era felice.
"A essere sposata..!" Disse sorridendo.
"Bene" dissi incredula.
"Lo so che stai pensando che io sia pazzo!" Continuò a sorridere.
Ma cosa aveva da sorridere così tanto?!
"Sono sorpresa..non sei arrabbiato?"
"No! Ora mi sono innamorato.." Disse mentre mi guardava negli occhi.
"Ah si? Camilla lo sa?" Chiesi impaurita dalla risposta che avrebbe potuto darmi..mio fratello è strano!
"Che scema! Mi sono innamorato di Camilla!" Disse ridendo.
Sospirai di sollievo.
Stavo per ribattere quando sentii Edward che parlava al microfono.
Mi girai di scatto.

"Allora..qualcuno mi ha chiesto di raccontarvi come ho conosciuto mia moglie" Iniziò lui.
O mio dio! Mi staccai da James e andai verso Edward.
"Era una sera come tante e stavo lavorando al pub. Poi al bancone si avvicinano due belle ragazze e mi chiedono da bere" Disse guardando me e Betty.
"Una delle due era totalmente ubriaca" Disse iniziando a ridere.
I miei genitori mi guardarono esterrefatti.
"Ovviamente quella sopra non era Esme..appena la vidi me ne innamorai!
La baciai quella stessa sera." Disse vittorioso. Gli sorrisi.
"Ecco qui come abbiamo fatto a trovarci con una figlia bellissima e una fede al dito.." Disse suscitando una risata generale.

Scese dal palco e lo abbracciai.
"Ti amo" dissi al suo orecchio.
"Ti amo tantissimo.." Disse lui.
"Lo so"
"Direi che noi potremmo andarcene..non credi?" Chiese con fare malizioso.
"Mmh..e dove?" Provai ad avere informazioni sulla destinazione.
"Non te lo dico dove ti porto..dovrai resistere un po' di ore!" Disse prendendomi per mano.
"Ore?!" Urlai.
"Si..cambiamo stato." Rise beffardo.
Sapeva che ero curiosa come una scimmia.
"Non dovremmo dire che ce ne andiamo?"
Volevo almeno salutare Tris!
"Lo sanno già..e comunque Tris non si accorge nemmeno se ce ne andiamo.." Disse trascinandomi in macchina.
"Va bene..Ma almeno dammi un indizio!" Dissi allacciando la cintura.
"Non saprai niente fino al nostro arrivo" Disse sorridendo.
Lo fulminai con lo sguardo.
"Comunque le tue amiche hanno delle belle idee.." lasciò la frase in sospeso.
"Spiegati" dissi girandomi verso il finestrino.
"Per la storia della giarrettiera.." come se fosse una cosa ovvia da pensare!
Diventai di tutte le tinte esistenti.
"Con te non si possono avere segreti!" Dissi girandomi a guardarlo.
Sorrise con malizia.
Possibile che non pensasse ad altro?
"Sono un uomo..non pretendere molto!" Disse scherzosamente mentre mi metteva una mano sulla coscia.
Al suo contatto rabbrividii.
Lui se ne accorse e sorrise guardando la strada.

Dopo innumerevoli, estenuanti e indecifrabili ore di viaggio in aereo, arrivammo a destinazione.
Edward non mi aveva detto nulla, quindi la mia curiosità cresceva ogni minuto di più.
Era ormai una missione scoprire dove avrei passato la mia prima notte di nozze!

Quando uscimmo dall'aeroporto capii.
PARIGI!

"Edward..siamo a Parigi?!" Chiesi urlando.
"Oui, ma chêre.." mi sorrise.
"Oh mio dio!" Non potevo credere di trovarmi a Parigi insieme a mio marito.
Il mio fantastico e bellissimo marito.

"Ora andiamo in hotel?" Chiese.
Iniziò a salirmi l'ansia.
Non sarebbe stata la prima volta con Edward..ma era diverso!
"Stai tranquilla..." Disse sentendo i miei pensieri.
"Ok" presi la mia valigia.
"Sali sul taxi. Io mi occupo delle valigie.."
Gli diedi un veloce bacio.

Dopo circa un quarto d'ora mi trovavo davanti al Luxury.
Seriamente?
Edward aveva prenotato nel miglior hotel di Parigi?!
Ero felicissima.

Arrivammo alla reception.
Una donna vestita con un tailleur blu ci guardò e sorrise.
"Bon soire!" Disse la ragazza.
"Buona sera"
"Oh..voi siete inglesi?" Chiese la donna con il solito accento francese.
"Si..la signora e il signore Hurt" Disse Edward stringendomi a se. Io persi un battito..come al solito.
"Certamente. La vostra stanza nuziale si trova nell'attico..è l'unica a quel piano, non potete sbagliarvi!" Disse cordialmente.
Poi ci passò le chiavi e ci augurò una buona permanenza a Parigi.

Ero agitata in un modo assurdo.

Quando aprii la porta rimasi paralizzata.
C'era un enorme letto a baldacchino, con sopra adagiati dei petali di rosa rossa.
Le tende erano color panna e beige.
I mobili in stile vittoriano.
Era magnifica.

Mi giarai lentamente.
Edward era appoggiato allo stipite della porta e mi sorrideva.
Si avvicinò e mi abbracciò da dietro.
"Ti piace?" Sussurrò.
"Si.."
"Sarebbe meglio entrare?" Chiese ridendo.
Annuì e lui mi prese in braccio come la tradizione impone.

Spazio autrice:
Sono troppo felice di questo capitolo!!
Solo che ho ancora dei dubbi.
Ve li elenco:
1) la storia potrebbe proseguire in "infinitamente noi 4".
2) se la storia continuasse (come dice il punto uno), dovrei andare avanti con gli anni.
3) se andassi avanti con gli anni, Tris sarebbe grande..E quindi si potrebbe innamorare.
4) ho ancora un sacco di sorprese! Ma non so se condensarle in questo libro.

Io penso che se mi mettessi di impegno riuscirei a fare il quarto..ma ho paura di annoiarvi..anche se mi invento cose davvero complicate.

Vi prego di dirmi se volete il quattro!
Me lo potete comunicare tramite messaggio o commento.
È IMPORTANTE!

Grazie..e buona lettura♥

-Edward♥forever

INFINITAMENTE NOI 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora