24.03

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sono passati quasi due mesi da quando ho scritto qui.

perché ho smesso poi?

immagino che non fosse più lo stesso. immagino che scrivere le cose sul mio quadernino (qualsiasi cosa ma non diario) sia più terapeutico.

anche se ho scoperto che scrivo quando sono triste, e disegno quando sono felice.

in ogni caso, finisco per avere la mia mano sporca d'inchiostro e la mente sgombra.

ora però non sono triste, e la mia mano non si sta sporcando d'inchiostro, perché non lo sto trascinando mentre scrivo.

mi sento ancora un po' come se fossi nel 2015, non so bene perché.

però dall'inizio dell'anno ho capito tante cose su di me, cose su cui non avevo mai esattamente riflettuto, e penso che la cosa mi abbia fatto bene.

ho pensato.

ho letto nuovi libri.

ho ascoltato nuovi generi musicali.

ho cercato di dire più spesso la mia opinione.

ho cercato di studiare di più il tedesco, perché voglio saperlo parlare bene.

ho passato più tempo con i miei amici.

ho cercato di fregarmene di quello che pensano le mie compagne di hip hop.

ho cercato di guardare meno per terra quando cammino, di non avere paura di come mi vesto e di non avere paura di essere presa in giro per i miei voti a scuola.

ho comprato un anello nero, e sembra stupido, ma è stata una cosa importante.

ho ascoltato la televisione, e quello che ha detto non mi è piaciuto.

ho discusso con i miei genitori, e nemmeno quello che ho sentito dire da loro mi è piaciuto.

ho capito che ho lasciato alle spalle alcune cose che avevo bisogno di lasciarmi alle spalle.

ho pensato.

e ho pensato.

e ho pensato di nuovo.

ho pensato fin troppo. 

mi ci immergo dentro, mi perdo nei miei pensieri,  e certe volte vorrei essere capace di non farlo, e ora vedo le lettere apparire sullo schermo e potrei eliminare tutto, ma allora perché lo avrei scritto, e 

A work in progress;Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora