09.

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Uscii dal bagno e mi diressi nell'aula in cui sarei dovuto andare, con sguardo basso e tanti pensieri che mi si formavano nella mente, tante scene che avrei tanto voluto scomparissero.

Avrei avuto biologia. Un professore pacato e gentile, simpatico. Per fortuna, non si sarebbe arrabbiato per il mio tremendo ritardo.
Continuai a camminare, diretto all'aula, senza preoccuparmi dell'orario.
Arrivi davanti la porta e bussai. La aprii, ed il professore alla lavagna che stata spiegando fu la scena che mi ritrovai davanti.
"Styles" disse lui, guardandomi "Come mai questo ritardo?"
"Ho...avuto dei problemi, professore" risposi, con tono decisamente abbattuto.
"Mh, okay. Va' a sederti" disse lui, voltandosi di nuovo alla lavagna.
Io mi sedetti al mio solito banco, mentre non mancarono le occhiatacce delle persone, mentre passavo per dirigermi in fondo all'aula.
Mi sedetti, distesi le gambe e incrocia le braccia, tenendo ancora lo sguardo fisso al pavimento, pensieroso e senza prestare minimamente attenzione alla lezione.
Sentii poi una voce provenire alla mia sinistra, una voce che mi stava chiamando. Era quella di Liam.
Mi ricordai, appena sollevai la testa e incontrai il suo viso, che avremmo affrontato l'ora insieme.
"Cosa hai?" mi chiese con il labiale, dato che fu distante da me.
Scossa la testa ed alzai le spalle, leggermente, tornando poi con lo sguardo verso il pavimento.
Quando passarono le altre ore e suonò la pausa pranzo, mi diressi immediatamente verso la mensa, andando al mio solito tavolo, dove c'erano già gli altri.
Mi sedetti.
"Harry" fece Liam "Cosa ti è successo?" mi domandò, ancora
"Già amico, non hai affatto una bella faccia" affermò Michael
"Sto bene" dissi semplicemente. Ci fu silenzio per qualche secondo.
"Non prendi nulla?" domandò poi Michael
"Non ho fame" risposi, sempre freddamente e tenendo gli occhi bassi sul tavolo
"Ma, devi mangiare qualcosa!" insistette Niall
"Ho detto che non ho fame!" dissi io, alzando la voce, decisamente alterato, mentre alcuni si girarono dalla nostra parte e si rigirarono appena videro che la voce fu la mia.
Mi alzai di scatto dal tavolo, intento ad uscire fuori di lì e andando in qualche posto isolato, in cui potevo starmene tranquillo.
Mentre camminavo, passai accanto al tavolo di Louis, che notai ebbe socializzato con alcune persone. Io e lui ci guardammo, finché non lo oltrepassai.
Poi uscii dalla mensa, girandomene per i corridoi.
Non sapevo cosa fare e dove andare, ma poco mi importava.

Feci un giro per la scuola, finché non incontrai il preside.
Fu l'unica persona che non mi dispiacque aver visto in quel momento.
"Harry!" mi fece, con tono sorpreso. Evidentemente si era domandato come mai l'unico momento della giornata scolastica che preferisco, non lo stavo passando a consumare nella mensa.

Alzai la testa.
"Che ci fai qui?" mi domandò
"Nulla di che" risposi
"E' successo qualcosa?" chiese lui, con il solito tono premuroso
"Sto bene" dissi, ancora, freddamente
"Dal tuo aspetto e dal tuo tono non si direbbe. Hai voglia di parlarne?" cavolo, mi veramente aveva sempre trattato come un figlio.
Ma non potevo di certo dirgli del fatto che mi divertiva picchiare la gente e che avevo alzato le mani su Louis.
Non potevo.
Ma avrei potuto girarci in torno.
"Non voglio rubarle del tempo e né voglio annoiarlo" dissi io, sperando però che avrebbe insistito
"Non mi rubi del tempo e se mi avessi annoiato, non ti avrei mai chiesto di parlarne" rispose lui
"...Okay allora" dissi io, alzando le spalle.
Riprendemmo a passeggiare ed io iniziai a spiegargli come mi sentivo, senza fargli capire cosa facevo tutti i giorni lì dentro: "Ecco, vede...io ho un amico" scusa prevedibile, ma non ebbi altra scelta "E questo mio amico...diciamo che è un po'...stronzo con la gente, ma a lui non dispiace" dissi, mentre il preside nel frattempo annuiva "Lui in pratica si diverte a picchiare la gente..." dissi, e a quella frase il preside alzò le sopracciglia e spalancò gli occhi "E, beh...lui ha dato uno schiaffo ad una persona, ma...si sente una merda dopo quello che ha fatto, ecco. Ed ora è molto confuso e...mi ha chiesto un consiglio. Mi ha chiesto come mai ha provato quella sensazione dopo anni in cui ha sempre alzato le mani sulle altre persone. Lui...lui non riesce a capacitarsi del fatto che ora, dopo anni in cui si era sempre comportato in quel modo, abbia dato un insulso schiaffo a questa persona e si sia sentito in questo modo. Io non so cosa dire a questo mio amico, e così...beh, magari lei può capirne qualcosa..." conclusi.
Il preside sembrò aver capito: "Beh, probabilmente, questo tuo amico si sta rendendo conto che picchiare la gente non è poi così divertente come credeva"
"No, non penso sia questo..." risposi io
"E come puoi esserne così sicuro? Tuttavia, se non si è mai pentito dei gesti che ha commesso, e questa è stata la prima volta che ha davvero avuto rimorso, allora può darsi che...gli piaccia questa persona!" esclamò lui e a quella frase io sgranai gli occhi "Ma, no...non credo sia per questo" continuò
"Avete detto una cazzata preside" dissi, ridacchiando
"Sì, può darsi che l'abbia detta" disse lui, iniziando a ghignare
"Mi ha fatto piacere parlare con te, Harry. E sappi che per qualsiasi cosa, sono a tua competa disposizione. Ora devo proprio andare, scusami. Ci vediamo!" disse il preside, salutandomi
"Sì, sicuramente mi rimanderanno molto presto nel suo ufficio" gli risposi, alzando la mano per ricambiare il saluto e detto quello il preside alzò gli occhi al cielo, ridendo. Poi si girò e proseguì verso il suo ufficio.
Nel frattempo io ripensai a quella frase.
A me non piaceva Louis. Non poteva essere così.
Ero etero. Eterissimo!
Anzi, iniziai a pensare che avrei dovuto smettere di sentirmi in quel modo stupido e pensare cose così stupide.
A me lui non piaceva come persona. Non mi portava rispetto. Non mi piacevano i suoi atteggiamenti. Non mi piaceva il suo tono di voce.
Io odiavo Louis William Tomlinson.






SPAZIO AUTRICE
BELLA GENTEEE
E beh, sono tornata dopo anni di assenza! (alcuni di voi 
potrebbero pensare "ma chi cazzo se ne!").
Chiedo scusa per la mia assenza, ma ho avuto una ragazza
francese in casa per dieci giorni, per un gemellaggio. 

Saltiamo la parte in cui racconto che mi sono affezionata tantissimo
a questa ragazza e che ho pianto come una brutta bestia quando lei
e le altre sono andata via, e diciamo, piuttosto, che farò
taaaanti bei aggiornamenti. 
CI BECCHIAMO BABIES <3 <3

I'm so insane. And I love you - ||Stylinson||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora