13.

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Ci staccammo da quel lungo abbraccio e, di nuovo istintivamente, mi venne da mettere le mie mani sulle sue guance, per asciugargli quelle lacrime che gli stavano invadendo gli zigomi. Che stavano rovinando quel viso così bello.
Lui incrociò di nuovo il suo sguardo con il mio, e questa volta non potei affatto oppormi alla vista delle sue splendide perle che mi stavano osservando. Posai anche io il mio sguardo sul suo, e lo fissai per un po', continuando ad asciugargli le lacrime, alternando poi i miei occhi dai suoi, alle sue guance.
"Perché ti stai comportando così con me?" mi chiese.
Bella domanda. Perché lo stavo facendo? Perché un attimo prima facevo lo stronzo con lui, ed un attimo dopo gli asciugavo le lacrime?
Risposi, insicuro, ma senza pensarci: "Non lo so. Sento che hai bisogno di qualcuno".
Nei suoi occhi potei leggere tanta tristezza.
"Mi fanno sentire come se fossi sbagliato..." disse poi, abbassando, di nuovo, lo sguardo.
Quelle parole furono un'altra botta nello stomaco. Ed anche al cuore.
"No, Louis, no. Non pensarlo, non è così. Sono loro che non capiscono" dissi, ancora con le mani nella stessa posizione, accarezzandogli con i pollici le guance.
"Cosa non dovrebbero capire?" chiese.
Bene. E ora cosa avrei dovuto rispondergli?
Tolsi le mani dalle sue guance, senza più sapere cosa dire.
"Beh loro non...non sanno che sei..." dissi, senza però riuscire a cacciare le giuste parole dalla mia bocca.
"Ecco, vedi? Sono solo una persona molto sbagliata, Harry" disse lui, volgendo lo sguardo sul pavimento e uscendo dal bagno.
Ma non me lo sarei fatto scappare, non di nuovo. Fu più forte di me.
Prima che potesse varcare l'uscita dei bagni, gli afferrai il polso, saldamente, senza aver avuto alcuna intenzione di lasciarlo andare.
Lui si voltò per guardarmi.
Io mi avvicinai ancora di più a lui: "Loro non sanno che persona meravigliosa tu sia, Louis. Non sei sbagliato. Sono loro che non riescono a capire quale persona bellissima hanno davanti".
Quelle parole uscirono tutte dal cuore.
I suoi occhi si alluminarono. Mi sentii felice di aver donato un po' di gioia ai suoi begli occhi blu. Così gli regalai anche un mio sorriso, per confortarlo ancora di più.
Anche lui sorrise, e abbassò lo sguardo, timidamente.
Lo rialzò poco dopo, mentre io avevo ancora il suo polso stretto nella mano, saldato e intrappolato nella mia mano. I suoi occhi fissavano i miei, e i miei i suoi.
Poi prese a fissarmi anche le labbra, e non potei fare a meno che fissargliele anche io.
Dopo, ecco che prese ad avvicinarsi a me.
Sempre di più. La distanza che c'era fra noi si azzerava ogni qualvolta i suoi passi venivano verso me.
Vidi poi che si alzò sulle mezze. E solo un attimo dopo, senza sapere il perché di quel gesto, io chiusi gli occhi.
E passò solo un secondo prima che sentii le sue labbra poggiarsi dolcemente sulle mie.
La mia presa si allentò, e dal polso feci scendere la mia mano sulla sua, prendendogliela.
Posai la mano libera sulla sua guancia, e presi a baciarlo e ribaciarlo dolcemente, mentre anche lui ricambiava.
Assumevo un tocco delicatissimo con le mie labbra, cosa mai fatta prima.
La mia lingua toccò leggermente e lentamente la sua, mentre continuavo ad assaporare la sua bocca.
Quei baci mi fecero sentire completo, come se tutto ciò di cui ebbi avuto bisogno fino a quel momento nella mia vita, fosse davanti a me.
Dopo ci staccammo, lui ritorno con i piedi sul pavimento, continuando a guardarmi, con occhi gioiosi e amorevoli.
E solo quando mi resi conto, realizzando ciò che era appena accaduto, scossi la testa, guardando per terra confuso e iniziando a dire: "No, questo non va bene...non va bene!" alzando sempre di più la voce
"Perché non va bene, Harry?" chiese lui.
Stavo andando decisamente nel panico.
"Louis, tutto questo è sbagliato!" esclamai, mentre il suo sguardo era sempre più confuso.
"Scusami" dissi dopo e uscii subito dal bagno, dirigendomi verso lamensa, anch'io totalmente confuso e disorientato da ciò che era appenasuccesso.    

I'm so insane. And I love you - ||Stylinson||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora