30.

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Attesi al corridoio, appoggiato al mio armadietto, attendendo il suono della campanella.
Avevo una grande ansia.
Non sapevo cosa sarebbe accaduto se avessi fatto ciò che ebbi progettato. Ma dovevo.
Guardai impaziente l'orologio, pensieroso.
Solo tre minuti.
Dissi qualche parolaccia a sfavore del tempo che non passava mai. E più volevo che passasse, meno arrivava il momento tanto atteso.
Ma ecco che finalmente, dopo tre minuti esatti, il suo suono rimbombò in tutta la scuola, provocandomi una grande angoscia e insicurezza.
Vedevo come pian piano i corridoi si stavano riempiendo. Ma le persone che stavo cercando, ancora non si fecero vive.
Alcuni mi fissavano, magari chiedendosi cosa stessi facendo paralizzato al mio armadietto, mentre mi guardavo intorno.
Poi vidi Louis sulla mia destra, che stava passando proprio davanti a me.
Appena mi vide abbassò lo sguardo, accelerando. Ma io fui più svelto: lo afferrai: "Aspetta Louis!" dissi. Lui si girò e si ritrovò di fronte me
"Lasciami stare, Harry" disse, ma non avevo alcuna intensione di lasciarlo andare. Capivo la sua rabbia, non lo avrei biasimato se in quel momento fosse incazzato con me. Infondo, anche io lo ero con me stesso.
"No Lou, devi ascoltarmi. Ho bisogno di parlare con te"
"Hai detto che non avresti mai voluto incontrarmi, no? Quindi ora tolgo il disturbo" disse, andando via.
In quell'esatto momento, vidi i miei compagni che mi stavano fissando.
Ecco, quello sarebbe stato il momento perfetto per agire.
"Ascoltatemi tutti!" urlai il più che potei, per attirare l'attenzione di tutte quelle persone nel corridoio. Si girarono verso me. Anche Louis.
"Ho una cosa importante da dire" continuai, mentre tutti mi stavano fissando.
Ecco, stavo per dire addio alla parte più brutta di me, a quella parte che mi ero costruito nella speranza che le cose andassero meglio.
"Sì, i miei amici hanno ragione su quel che hanno detto prima: io sono gay. Anzi no, scusatemi. Frocio. Sono frocio, e me ne sono accorto da quando ho visto quell'angelo laggiù" dissi, indicando Louis che era non molto distante da me, e stava ascoltando ciò che dicevo. In un attimo gli sguardi passarono da me, a lui, e poi di nuovo su di me.
"Ho sempre faticato ad ammetterlo, ma lo amo. E, ragazzi" dissi poi, riferendomi ai miei amici "io vi perdono. Vi perdono per quello che avete detto prima. Vi considero ancora i miei fratelli" non sapevo con quel forza, ma li perdonai davvero "Ma ora dovete dirmi voi: mi accetterete anche così?" domandai, avvicinandomi a loro.
"Harry, ma che cazzo stai dicendo?" chiese Niall
"La verità" dissi semplicemente, tornando al mio armadietto subito dopo "E so perfettamente di essere stata una persona di merda, lo so per certo. Ma quello che avete visto fin'ora, non era il vero me. Il vero me è un altro: non è così incazzato, è abbastanza sensibile. Anzi, tanto. E non avrebbe mai toccato nessuno. L'ho fatto solo per scaricare la rabbia che mi porto dietro da quando avevo undici anni, ed anche per farmi rispettare dalla gente, perché credevo che così facendo, non avrei più ricevuto delusioni. Ma la verità è che nella vita, ci sarà sempre chi vorrà farti del male. E soprattutto, voglio scusarmi con tutti coloro alla quale ho fatto molto male in tutti questi anni. E non parlo solo di male fisico. So che magari le mie scuse non serviranno ad un cazzo, perché ci vorrà molto più per farmi perdonare. Ecco perché ho deciso che, chi vorrà, potrà picchiarmi. Proprio ora, in questo momento. Chi vorrà potrà darmi pungi, calci, schiaffi. Tutto ciò che vuole, per darmi una lezione" dissi, prendendo un grande respiro, aprendo le braccia e chiudendo gli occhi, con la testa abbastanza sollevata. "Avanti" dissi per finire.
Silenzio totale. Nessuno disse nulla, nessuno osò fare nulla.
Finché poi non sentii rompere il ghiaccio: "Se qualcuno prova a toccarlo, se la vedrà con noi" disse la voce di Zayn.
Aprii gli occhi: i miei amici erano ancora con la fronte aggrottata, chiaramente confusi. Ma avevano preso le mie difese, e ciò mi fece capire che mi avrebbero accettato in qualsiasi modo. E capii anche che mi avrebbero amato in qualsiasi modo.
"Bene, quello che avevo da dire, l'ho detto" dissi poi, concludendo.
"Da oggi, Harry Styles tornerà adessere quello che era prima" dissi, voltandomi verso Louis e sentendomifiero come non mi ero mai sentito prima. 

I'm so insane. And I love you - ||Stylinson||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora