I raggi del sole penetrano dalla finestra.
Mi alzo e prendo il telefono per vedere che ore sono.
Le 5:17 del mattino.
Oggi é il grande giorno.
Devo partire per New York.
Ho affittato una casa, ma il vero problema è che non so nulla dei miei nuovi coinquilini.
E giá non potevo permettermi di pagare una casa tutta da sola, e poi non mi piace abitare in solitudine,non fa per me.
Oggi lasceró la casa in cui ho vissuto per anni dove ho la mia unica famiglia.
Io abito con i miei zii e i miei due cugini Ariel e la mia cuginetta di 4 anni,e per me e come una sorella ed Austin che é mio cugino maggiore di 17 anni, è solo un anno piu grande di me ed io lo voglio un mondo di bene.
Io sono Ariana, ho 16 anni, capelli castani, lisci, e mi arrivano fino al sedere.
Non sono ne magra ne grassa.
Ho gli occhi castani e sono alta 1,60.
Gli altri mi definiscono una ragazza dolce e che si sa fare amare da tutti ma avvolte riesco ad essere molto "cattiva" cioe che voglio che gli altri mi portino rispetto.
In questi anni ho messo dei soldi da parte per potermi permettere di lasciare questa casa,non andrò all'università per adesso,anche perché a 16 anni non credo si possible,ma voglio staccarmi dalla mia vita e trovare un nuovo punto di inizio.
I miei zii mi hanno cresciuta con loro fin dall'età di 2 mesi, perché mia madre dopo la mia nascita mi aveva abbandonata e mio padre era un alcolizzato. Per i miei primi due mesi di vita sono rimasta in casa con mio padre,ma non è andato mai niente bene fin dal primo momento.
Mia zia mi ha raccontato che vivevo in circostanze spaventose,infatti dopo l'intervento dei servizi sociali sono stata portata via da quella casa e finalmente sono andata ad abitare con loro.
Non voglio ancora disturbare in questa casa anche se loro non pensano che io sia di troppo,ma per me hanno gia fatto abbastanza.
Mi alzo e prendo un paio di jeans corti chiari ed un top bianco
Vado in bagno e faccio una doccia fredda per potermi svegliare.
Siamo ad aprile quindi fa gia caldo.
Appena esco mi asciugo, pettino i capelli e indosso i vestiti che ho scelto prima. Metto le mie amate Adidas e sopra il top una giacchetta nera.
Mi trucco solo con mascara e matita nera per gli occhi.
Prendo la mia borsa dove tengo le cose più utili e metto il telefono.
Metto la borsa nelle spalle e prendo la valigia.
Apro la porta e guardo per un ultima volta la mia stanza. La stanza in qui ho vissuto per anni, dove ho pianto, dove ho tutti i miei ricordi,i miei segreti, i miei sorrisi e la mia infanzia.
Una lacrima mi riga il viso ma il mi affretto ad asciugarla.
Chiudo la porta e mi dirigo verso il salotto dove trovo Ariel a piangere seduta sul divano, i miei zii con gli occhi rossi che si abbracciano e Austin con gli occhi rossi e gonfi ma non sta piangendo per farsi vedere forte.
Vado verso di loro.
- hey non piangete mica sto per andare in guerra.... potete venire a trovarmi quando volete e verró presto pure io- dico facendo una piccola battuta per cercare di farli sorridere.
Come sempre le mie battute squallide non servono molto.
Fanno tutti un piccolo sorriso e si avvicinarono a me per abbracciarmi.
-non voglio che tene vai- mi dice mia zia staccandosi dall'abbraccio
-avete gia fatto abbastanza per me e il minimo che possa fare e poi voglio cambiare aria,voglio capire veramente come vivere la mia vita - rispondo facendo un sorriso falso per non piangere e pentirmi di cio che sto facendo.
-ma lo sai che per noi non e mai stato un problema,tu per noi sei come una figlia e ti vogliamo un mondo di
bene,hai tutto il tempo davanti per capire cosa fare della tua vita,potresti iniziare a pensarci all'ultimo anno di liceo per poter scegliere quale facoltà vorrai frequentare per l'università -
-lo so zia,e ti ringrazio per le tue parole,ma voglio cercare di seguire i miei sogni e vivere a New York è il primo-
- va bene,stai attenta piccola mia,e ricordati puoi ripensarci e tornare a casa quando vuoi- ci abbracciamo un ultima volta e mia zia mi sussura
-sta attenta piccola mia e per qualsiasi cosa chiama sia giorno che notte -
-certo -
Abbraccio mio zio e Ariel.
Poi vado verso Austin
- stai attenta piccola-mi dice
Mi avvicino a lui e lo abbraccio.
Dopo di che gli do un bacio a stampo in bocca. Non siamo fidanzati ma facciamo cosi da quando eravamo piccoli ed e rimasto un vizio.
Arriva il taxi e mi dirigo verso l'aereo porto.
Arrivata salgo sull'aereo e mi vado a sedere.
Dopo una decina di minuti sento una voce.Si prega ai signori clienti di spegnere tutti gli oggetti elettronici e di allacciare le cinture.
Spengo il mio cellulare e guardando fuori dal finestrino mi addormendo.9 ore dopo.
Sento qualcuno toccarmi il braccio e chiamarmi- signorina? Signorina? Si svegli siamo arrivati-
Cosa?!?!
Siamo arrivati?!?!
Ma quanto ho dormito?
Ringrazio la signora per avermi avvertito e scendo dall'aereo.
Prendo un taxi e gli detto l'indirizzo della casa.
Ammiro le strade di New York, i negozi,i parchi...Che Meraviglia!!
Finalmente nella citta dei miei sogni.
Il taxi si ferma davanti una casa molto grande.
Ce un bellissimo giardino, una piscina ed uno spazio per giocare a calcio.
Prendo le chiavi dalla borsa ed apro la porta.
E quando entro........Spazio Autrice
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Il Mio Coinquilino.
FanfictionAriana, una ragazza dolce e simpatica che ha vissuto per 15 anni con i suoi zii e che ha deciso di lasciare la sua casa per trasferirsi a New York la città dei suoi sogni. Dove lí troverà due coinquilini, Cameron che diventerà un suo grandissimo ami...