Sogni

3

<< Sara! >> disse Elena mentre passava la mano davanti al suo viso
<< Eh... si, che c'è? È successo qualcosa? >> rispose
<< Si un asteroide ha distrutto casa tua... Ma dai, cosa hai oggi? Sei distratta >>
<< Scusa, non dormo bene la notte >> disse mentre si massagiava la fronte
Elena fece seria << Davvero? Mi dispiace >>
<< Fa nulla >> rispose Sara con un sorrissetto
Le due amiche si avviarono a scuola. La giornata fu pesante per Sara, i prof non avevano pace davano sempre un sacco di compiti. Era un periodino palloso: compiti, interrogazioni, la notte piena di incubi, litigate con i genitori. Menomale che c'erano Paolo e Elena, i suoi migliori amici da cui non si sarebbe mai separata. Loro si che gli rendevano le giornate più leggere e divertenti. Dopo cena la mamma chiese al babbo se poteva andare a buttare la spazzatura. Sara si mise in mezzo << Vado io! >> pensò che per andare più d'accordo con i suoi doveva fare qualcosa al posto loro. Sara si avviò ai cassonetti. Faceva freddo e tirava vento così si mise a correre per scaldarsi un po.
Sara... sono qui!
Sara fece un balzo, l'aveva sentita, aveva sentito una voce. Qualcosa si mosse dietro a dei cespugli. Sara si girò e lo vide. Vide lo stesso uomo del suo incubo, lo stesso che aveva scagliato contro quei specie di globi neri. A Sara gli si geló il cuore, non poteva essere vero, come aveva fatto ad apparire li? Nella realtà. L'uomo parlò ciao Sara, si lo so, mi hai già visto. Io sono "il tuo incubo"
Ti starai chiedendo perché mi vedi e come faccio a parlare con te senza muovere le labbra. Sono un sogno e esisto solo nella tua mente. Tutte le volte che mi immaginerai io appariró, così. Schiocchió le dita. Ciao Sara, ci rivedremo presto. L'uomo allargó le braccia e cominciò a dissolversi nell'aria finche non sparì. Sara rimase scioccata, non sapeva che fare e che dire. Tornò a casa correndo mentre le singole parole di quel discorso gli frullavano in testa.