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<< Allora... Come ti é sembrata la festa? >> domandó Paolo mentre camminava
<< Bhe... É carina, insomma odio venirci ma mi piace molto la musica. Il tipo di musica che si balla a queste feste >>
Paolo sorrise << Quindi tipo Electro, dance e House... Pensa non lo avrei mai detto >>
Sara scorse dietro un albero, uno spiazzo e si fermó subito.
<< Qualcosa non va? >> chiese Paolo
<< No, é che... Siamo arrivati >>
Ricominció a camminare e dopo un paio di metri arrivó alla capanna.
Al centro dello spiazzo c'era un pozzo, con una bacinella accanto.
Dietro una montagna di legna tutta ordinata e messa in file, sopra a coprirla un telo.
<< Qui probabilmente ci abita qualcuno >>
Sara non gli diede ascolto e cominció a chiamare la sua amica a gran voce.
<< Elenaaa!!! >>
Ci riprovó. << Elenaaa!!! >>
Sospiró, rivolse lo sgurdo a Paolo
<< Tu cerca intorno alla casa, io guardo nel bosco >>
Paolo annuí e si divisero. Sara guardó prima nei paraggi della casetta poi con un nodo alla gola si addentró nell'oscuritá del bosco. Dopo un paio di minuti i suoi occhi si abituarono al buio e riuscí a distinguere i rami degli alberi e i sassi in terra.
Sentí uno rumore vicino a lei come di un ramoscello che si spezza, si fermó subito. Rimase immobile, i battiti accellerarono. Vide una sagoma. Un cervo era a un paio di metri da lei e la guardava. Sara non mosse nemmeno un muscolo. Stai tranquilla, è solo un cervo. Non ti farà del male. Avrà più paura lui di te. << Saraaa!!! >>
Il cervo guardó in direzione della voce, poi impaurito scappò dall' altra parte. Sara corse verso la voce di Paolo ma si accorse che non stava seguendo il sentierio da qui era venuta prima << Paolo!!! >>
<< Sara!! >> adesso la sua voce era più lontana. Sara acceleró e alcune lacrime scesero lungo le guance.
<< No! Non andare via! >> urló
I rami le graffiarono le guance e cominció a sentire un dolore alla caviglia sinistra, Sara non ci pensava. Continuava a correre. Guardó in alto e riconobbe un pino, si ricordó che quello era l'unico albero diverso dagli altri e vicino alla casa. Corse in direzione di esso. Poi, quando pensava di essere quasi arrivata si bloccó. Davanti a lei c'era l'uomo vecchio incappucciato, il suo Incubo. Sara, è inutile che corri. Non raggiungerai mai i tuoi amici, non te ne sei accorta. Ti sei persa e non tornerai mai a casa. Sara cacció un urlo e corse via, il suo Incubo apparve davanti a lei. Questa volta invece di fermarsi continuó a correre e lo attraversó, come se lui fosse un fantasma. Continuó, apparve di nuovo e lo attraversó. Apparve una terza, una quarta e una quinta volta e lei lo attraversó << Vai via!!! >>
Delle braccia la presero, Sara si dimenó << Lasciami!!! >>
Paolo la strinse a se << Sara sono io, va tutto bene ci sono qui io >>
Le accarezzó i capelli. Sara respiró profondamente e la paura scomparve. Si alzó e si scosse la gonna << Tutto a posto? >> chiese Paolo preouccupato
<< Si, scusami >> sospiró << Hai trovato Elena? >>
Paolo indicó la massa di legna, sopra c'era la sua amica con una bottiglia mezza vuota in mano.
<< Elena, che cosa hai fatto? >>
Elena la guardó, i suoi occhi erano persi nel vuoto << Sara... >> sorrise poi portó lo sguardo ai suoi vestiti << Cosa hai fatto alla gonna? Mmm... Po.. Povera gonna >> singhiozzó e sorrise di nuovo. Sara salì sulla massa e prese la sua amica per le spalle, la puzza di alcool gli invase le narici << Elena, ascoltami dobbiamo andarcene via da questo posto, è pericoloso >>
<< Povera gonna >> disse toccandola
Sara le scosse le spalle << Non preouccuparti della gonna, adesso vieni con me. Torniamo a casa >> Le prese la mano ma la sua amica la ritrasse << No, rimani qui con me. Ci divertiremo molto, tu e io >> gli avvicinó la bottiglia << Bevi un sorso, questo rum é buonissimo >>
Sara prese la bottiglia e la buttó in terra << Adesso basta! Sei ubriaca, ti rendi conto! >>
<< Sara, non trattarla così >> intervenne Paolo
<< Non ti ci mettere anche te >> replicó lei e riportó lo sguardo alla sua amica. Elena indietreggió
<< Tu non puoi dirmi cosa devo o non devo fare... Io >> Elena scivoló e per un attimo Sara credette che fosse tutto finito. Poi vide Paolo e il corpo della sua amica nelle sue braccia. Scese e con l'aiuto di Paolo portarono via la sua amica da quel posto.

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Devo ammettere che mentre scrivevo questo capitolo avevo molta paura. Forse la parte in cui Elena è ubriaca non l'ho scitta bene peró spero che vi piaccia. Scrivitemi sui commenti se ho fatto qualche errore, se c'è qualcosa che non vi torna o che non vi piace. Sarò disposta a rimediare e a migliorare.
A presto!
Veronica :)

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