Capitolo sesto.

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"Cara Catherine,
mi dispiace che questa lettera abbia un aspetto così formale, ma non so scrivere in altro modo le lettere. Mia madre dice che restare sul tono formale con chiunque, per corrispondenza, intendo, è molto più rispettoso.
Volevo solo aggiornarti un po' sul mondo magico, dato che non credo tu possa capire qualcosa tra i Babbani.
Come prima cosa, la settimana scorsa c'è stata la Finale di Quidditch e ovviamente io non me lo sono persa. Non ho perso neppure una partita. Ha vinto la Bulgaria, chiaramente, me lo aspettavo dato che Viktor Krum è il miglior Cercatore del mondo. Ho scommesso cinque galeoni sulla Bulgaria con un tizio del ministero, nonostante mio padre me lo avesse proibito, ma quell'ometto era così stupidamente illuso che l'Irlanda avrebbe vinto che non potevo non farlo. Dunque ho vinto cinque galeoni.
Seconda cosa:alla Finale di Quidditch, o meglio dopo, è comparso nel cielo il Marchio Nero, il marchio di Tu-Sai-Chi. Sono estremamente preoccupato, ma chi non lo è?
Infine volevo avvisarti che il 28 agosto sarò a Diagon Alley per comprare il materiale scolastico per quest'anno e penso che saranno presenti anche Tiger e Goyle. Quindi mi farebbe, cioè ci farebbe piacere se ti unissi a noi. Dopo aver comprato il necessario, potremmo andare al negozio specializzato in Quidditch. Se vorrai ti comprerò un gufo, un libro, una scopa, quello che vuoi.
Ti prego di rispondermi al più presto, dá pure la lettera al mio gufo nero così lui me la porterà alla velocità della luce.
Ci vediamo a Diagon Alley oppure, se non puoi, sul Hogwarts Express.
Draco Malfoy."

Stringo il foglio di pergamena tra le mani leggermente sudate e poi accarezzo con un dito il capo dell'imperioso gufo nero di Draco.

Gli sono così grata di avermi scritto durante quest'estate, così da non farmi perdere il contatto con il mondo magico altrimenti avrei pensato che fosse stato tutto un sogno folle.

'Non vedo l'ora di ritornare a Diagon Alley' penso, aprendo anche l'altra lettera che mi è arrivata stamattina.

Prima di staccare il sigillo di ceralacca, leggo nuovamente la busta:
"Catherine Allin,
la stanzetta mansardata
Nothing Hill, 46
Londra."
Una lettera da Hogwarts per me.

Quanto mi manca Hogwarts, con tutti i suoi passaggi segreti, le torri, le lezioni allegre e la magia.

Sfioro con delicatezza la mia bacchetta scura di mogano. Non vedo l'ora di tornare ad impugnarla e soprattutto ad usarla. Mi sto rendendo conto che odio vivere tra i Babbani.

Apro la busta e leggo la nuova lista di materiali per il nuovo anno scolastico, il secondo per me.

All'improvviso sorrido, mettendomi a pensare alla lettera di Draco, lasciando Hogwarts da parte.

Vuole comprarmi sul serio un regalo?

Fisso il gufo nero appollaiato sulla mia scrivania e poi il mio gufetto chiaro, Andy. So che è un nome terribile per un gufo, ma l'anno scorso la mia fantasia non era delle migliori.

Comunque non voglio un nuovo gufo e neanche una scopa, dato che so a malapena reggermi al manico.

In realtà non voglio proprio niente se non rivedere Draco e be, anche gli altri ovvio. Ma Draco è Draco e poi lui mi ha detto che gli piaccio. Ed io l'ho detto a lui.

Non posso fingere di non esserne felice, mentre sorrido nel buio della notte.

Appoggio la lettera di Hogwarts al centro della scrivania e invece porto quella di Draco con me, infilandola in una scatoletta di latta contenente tutte le lettere che Draco Malfoy mi ha spedito quest'estate. Non so perché lo faccio, conservare queste lettere. Potrei leggerle e poi pronunciare un "Incendio!" e far prendere loro fuoco. Ma non lo faccio per due motivi: uno, non voglio dare fuoco anche alla mia camera e due, non voglio dare fuoco alle parole di Draco.

𝐝𝐚𝐫𝐤𝐞𝐫||𝐝𝐫𝐚𝐜𝐨 𝐦𝐚𝐥𝐟𝐨𝐲Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora