Capitolo 3

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Nuovo giorno... stessa vita. Ancora una volta, stanotte non sono riuscita a dormire un gran che e se vado avanti di questo passo, dovrò presto iniziare ad usare del trucco per coprire le occhiaie sempre più pronunciate.

Oggi mi tocca anche il turno di pomeriggio e lo faccio volentieri visto che a casa comunque non avrei molto da fare. Per pranzo mangerò una fetta del dolce che ho preparato ieri e che, stranamente, mi è venuto meglio del solito. L'ho messo in un piccolo contenitore accompagnato da un succo di frutta a pera, il mio preferito.

È presto e non c'è molta gente in giro così mi soffermo ad osservare le mie Converse –una volta bianche-avanzare sul marciapiede. Mi stringo il busto con le braccia alla ricerca di un po' di calore e lascio che la mia mente vaghi libera. Osservo le vetrine di una piccola pasticceria artigianale in cui sono già esposte le prima paste, il fornaio intento a litigare con sua moglie, il fattorino che porta il latte al bar e i primi bambini che escono di casa per andare a scuola, tenendo per mano le loro mamme. E in un attimo un flashback mi si presenta davanti agli occhi: una bambina con un grazioso grembiulino bianco, i capelli legati in due codini e delle ballerine rosa, tiene per mano una signora tirandola verso il chioschetto dei gelati. La madre si blocca puntando i piedi a terra e le molla uno schiaffo dicendole che dovevano tornare a casa perché c'era il fratellino che le aspettava. Io e mia madre.

Scaccio dalla mia mente l'immagine di quella donna e mi incammino più rapidamente verso la libreria. Lascio che il buon odore dei libri mi calmi e con calma accendo le luci e apro le tende lasciando che l'intero ambiente venga illuminato. Mi reco nella piccola area relax sul retro e metto la torta e il succo in frigo e poi torno all'ingresso.

Accendo il computer che è vicino alla cassa e prima che possa allontanarmi squilla il telefono.

"Pronto?"

"Bambina sono io – la signora Lane naturalmente – oggi non posso venire in libreria. Ci pensi tu?"

"Certo ma è successo qualcosa?"

"No solo che Erik ha un po' di influenza e Caroline deve andare in banca. Non può proprio rimandare questo appuntamento. Gliel'ho sempre ripetuto che poteva lasciare che la aiutassi io con il mutuo evitando di affidarsi a quegli strozzini ma quella donna è così testarda da farmi saltare i nervi e.."

Quando le mie orecchie sono ormai sature, la blocco "Ho capito! Non si preoccupi, ci penso io. Adesso però devo proprio andare"

"Non vorrai mica attaccare il telefono perché pensi che abbia parlato troppo, vero bambina?"

Beccata. "Ma no signora Lane, cosa pensa? Lo sa che lei parla sempre il minimo indispensabile" rispondo con un tono ironico.

"Ricorda che sono il tuo capo. Non prenderti gioco di me" Mi risponde con lo stesso tono.

"Non lo farei mai"

"Buon lavoro e non strapazzarti troppo"

"Passerò stasera per vedere come sta Erik. Buona giornata"

Scrocchio le dita davanti a me e, preso un bel respiro, mi metto a lavoro. Dagli appunti lasciati dalla signora Lane, ieri sono arrivati dei libri per bambini e naturalmente tocca a me sistemarli. Vado in magazzino a recuperare lo scatolone e lo trascino a fatica verso il reparto per i più piccoli. Naturalmente gli scaffali sono molto più bassi del solito per permettere ai nostri piccoli lettori di scegliere con calma e quindi sono costretta ad abbassarmi per riordinare.

Mi siedo e incrocio le gambe. È troppo presto perché qualcuno arrivi e posso lavorare in pace. Ripongo sui vari ripiani copie di Cenerentola, Pinocchio, Biancaneve e recupero un volume de "La bella e la Bestia". È sempre stato il mio libro preferito e conosco a memoria le battute del cartone animato. Ogni volta che lo trasmettono in Tv non me lo perdo mai. Da piccola mi avevano regalato una videocassetta e io passavo il mio tempo libero a guardarla raggomitolata su una vecchia poltrona con una coperta rosa sulle gambe. Era il mio angolo di serenità e naturalmente anche quello mi era stato strappato. Ricordo ancora il tacco di mia madre che rompeva la cassetta e le fiamme del fuoco che scioglievano il nastro. Sfoglio le pagine del libro con malinconia osservando il volto sorridente di Belle mentre ballava con la Bestia. E questo fin quando un paio di stivali neri non entrano nel mio campo visivo. E qualcosa mi dice che so anche a chi appartengono.

Coloring Sky (SOSPESA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora