Capitolo 21

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Scatto in piedi come se mi avessero dato una scossa elettrica ed aspetto che qualcuno si palesi davanti a me. La mia bocca è completamente secca e per un attimo poso di nuovo lo sguardo su Isaac che mi guarda con un'espressione divertita; non ho il tempo di strangolarlo perché qualcosa cattura la mia attenzione: davanti a me c'è una signora che tiene per mano un bambino. Per un attimo tutti e tre rimaniamo a fissarci, poi, poco delicatamente, do un pizzicotto al braccio di Isaac facendolo mugolare e, finalmente, alzare.

"Nonna" la saluta sventolando in aria la mano destra mentre poggia la sinistra alla base della mia schiena. In automatico arrossisco come se solo con quel contatto la signora davanti a me potesse capire cosa stavamo facendo due minuti prima sul divano e, senza dare, particolarmente nell'occhio, cerco di allontanarmi facendo un passo di lato ma vengo prontamente seguita da Isaac che mi si incolla ancora di più.

Mi fermo un attimo ad osservare la donna che mi sta di fronte ed in lei ritrovo molti dei caratteri di Isaac: lo stesso taglio degli occhi, lo stesso sorriso e gli stessi vestiti totalmente neri solo che la signora non indossa degli orrendi anfibi ma delle eleganti scarpe dal tacco basso. I capelli sono legati in una treccia avvolta a formare uno chignon e un elegante giacca a vento il cui colore si adatta perfettamente al colore verde dei suoi occhi.

La mia osservazione è interrotta da Isaac che mi stringe leggermente il fianco prima di rivolgere la sua attenzione al bambino accanto alla donna.

"Allora piccoletto, ti sei divertito con la nonna?"

Lui deve essere il fratello di Isaac, Peter. In effetti la sua maglietta rossa e i pantaloni blu elettrico, che contrastano con il nero degli altri due.

"Mi sarei divertito di più se mi avesse lasciato mangiare un hamburger con le patatine" borbotta con un broncio.

"Giovanotto guarda che so benissimo che tuo fratello non fa che prepararti quelle schifezze quando sei con lui, per cui non lamentarti se quando pranziamo insieme ti faccio fare conoscenza con frutta e verdura" lo riprende la nonna mentre il bambino alza gli occhi al cielo. Quando mi stavo comodamente godendo il siparietto, Peter punta il suo sguardo su di me e mi sento come se tre Isaac mi stessero osservando contemporaneamente.

"Ciao" saluto sventolando la mano in aria in direzione di entrambi. La signora mi sorride gentilmente e fa qualche passo verso di me: mi porge una mano e quando gliela stringo, la ricopre con l'altra.

"Io sono Charlotte. La nonna di questa peste -dice facendo un cenno verso il bambino alle sue spalle- e di quello spilungone -e questa volta indica il ragazzo alle mie spalle.

"Io sono Avery" rispondo timidamente.

"non sono uno spilungone, sei tu ad essere diventata più bassa"

"Posso ancora fartela pagare, volendo" lo minaccia Charlotte sorridendo e guardandoli, si riesce a percepire l'amore che scorre nel loro sangue.

"E tu piccoletto, non ti presenti?" chiede Isaac rivolgendosi a Peter che fa qualche passo incerto in avanti, fermandosi davanti a noi. Continua a studiarmi in silenzio e dopo un minuto buono alza lo sguardo verso l'alto per raggiungere quello del fratello.

"È diversa da Marissa".

Oh-oh. Io mi irrigidisco sul posto, Charlotte spalanca leggermente la bocca e Isaac serra la mascella. Si stacca da me, mettendomi dietro di lui e solleva dalle ascelle Peter, portandolo alla sua altezzaa.

"Non fare più certi paragoni e chiedile scusa".

Peter resta per un attimo stranito e poi prende coraggio. "Devo chiederle scusa perché mi è più simpatica di Marissa?" chiede dubbioso.

Coloring Sky (SOSPESA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora